Il disegno di legge per il divieto della carne coltivata in Italia procede, mentre potrebbero esserci rischi con l'Europa

L'approvazione del testo conduce il disegno di legge all'ultimo step di fronte al Presidente della Repubblica, ma si sollevano dubbi nei confronti dell'Europa.

20 Nov 2023 - 12:34
Il disegno di legge per il divieto della carne coltivata in Italia procede, mentre potrebbero esserci rischi con l'Europa

Nella seduta di giovedì 16 novembre la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge contro la carne coltivata: Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali e l'abbinata proposta di legge: Carloni ed altri C. 746.

L'approvazione del testo, votato dalla maggioranza laddove il Pd si è astenuto e M5s e Avs hanno votato contro, conduce il disegno di legge al suo ultimo step di fronte al Presidente della Repubblica per l'esame in vista della promulgazione. Ma il testo, così com'è, porta con sé una serie di dubbi e polemiche, non solo da parte dell'opposizione ma anche e soprattutto di fronte all'Europa. 

Il problema che si pone, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, è che il provvedimento, vietando la produzione e vendita di carni sintetiche che ancora non avviene in Europa, potrebbe entrare in contrasto con il diritto internazionale e le regole europee con un divieto "preventivo".

Una spiegazione in termini semplici della questione, nel contrasto con le direttive europee, si può leggere sul sito dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS: anche se il provvedimento di divieto di produzione e immissione sul mercato di carne coltivata fosse approvato, non si potrà farlo prevalere su uno dei principi fondanti dell'Unione europea: ovvero la libera circolazione delle merci. Questo significa che "Se l’Unione europea approvasse la commercializzazione di carne coltivata, l’Italia non potrebbe vietare ad altri paesi dell’Unione di portarla da noi, esponendosi a una procedura di infrazione".

Secondo i detrattori del divieto, il provvedimento non aiuterà il made in Italy, l'economia e le imprese, piuttosto scoraggerà investimenti in una nuova nicchia di mercato, tagliando fuori l'Italia da quello che potrebbe essere uno sviluppo futuro dell'alimentazione, di cui ancora si sa forse troppo poco per decidere in via tanto definitiva.

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