Il mercato della birra nel 2021: recupera il fuori casa, ma fa meglio il largo consumo
Nel 2021 il canale Cash&Carry delle bevande recupera parzialmente le perdite del 2020. Ma per le ondate pandemiche, è ancora nell'ambito domestico che avviene una parte significativa dei consumi. Un focus sul mercato della birra secondo l'analisi IRI.
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Il comparto del Largo Consumo Confezionato ha chiuso l’anno 2021 con risultati ancora positivi (+3,1% in volume e +2,8% in valore), e le bevande hanno guidato la crescita. Durante il 2021, le ondate pandemiche hanno portato ancora in ambiente domestico una parte significativa dei consumi, normalmente soddisfatta nei canali del Fuori Casa.
Come evidenziato dal servizio IRI Grossisti Bevande, nel 2021 si assiste ad un recupero ancora parziale per i Grossisti Bevande: il canale riguadagna poco più del 60% del fatturato perso nel 2020 con un trend del +31,9%. A guidare la ripresa sono Spirits e Bollicine.
La Birra, che è la categoria più importante in fatturato, chiude il 2021 con un trend del +22,7%, risultato tuttavia ancora fortemente negativo se confrontato con il dato del 2019, anno caratterizzato da trend anomali dati dalla pandemia (trend 2021 vs 2019 -21,2%).
Premium Price in crescita anche nel fuori casa, calo di quota per le fasce Mainstream e Primo prezzo.
Torna infine a normalizzarsi la dinamica di sviluppo del Cash&Carry che chiude il 2021 con ottimi risultati: trend del fatturato Birra pari a +11,3% e trend in volume pari a +7,7%. Si registra quindi un’inversione di tendenza rispetto al 2020 con la crescita di quota della fascia Superpremium a discapito del segmento Mainstream e una forte crescita del formato da 33cl, indici di una qualificazione dell’offerta spiegata presumibilmente con un ritorno alla vocazione privilegiata Horeca oriented del canale Cash&Carry.
La Birra nella distribuzione moderna
Dopo la performance eccezionale del 2020 (+9,1% in fatturato), decisamente positivo il risultato della Birra anche nel 2021: la categoria continua a crescere confermando la sua rilevanza nel contesto del Largo Consumo Confezionato. Parliamo di un fatturato che supera i 2 miliardi di Euro ed un tasso di crescita del +5,4%; più contenuto il trend in volume +3,3%. L’aumento del prezzo medio che spinge il valore del mercato è forse l’aspetto più interessante dell’anno da poco concluso. A determinare infatti l’incremento non è solo un reale aumento dei prezzi a scaffale (visibile maggiormente sul segmento basso prezzo), quanto piuttosto l’evoluzione del mix acquistato: guadagnano quota le brand Premium e soprattutto Superpremium a discapito dei segmenti Mainstream e ancora di più Saving. Inoltre l’aumento dei prezzi è calmierato soprattutto nella fascia Mainstream (Standard e Sophistication) dall’utilizzo della leva promozionale che, con un livello medio sempre molto elevato per questa categoria, ritorna ai livelli pre-pandemici. Le Birre speciali sono le protagoniste indiscusse del 2021, con una quota volume pari a 17,7 ed un price index di 168 che determina una quota valore di 29,6; presentano un tasso di crescita di +10,8% in volume. Nel 2021 torna a crescere l’ampissimo e variegatissimo assortimento a scaffale che era stato razionalizzato nel 2020. È qui che si concentra maggiormente l’innovazione e gli sforzi delle aziende degli ultimi anni. Nonostante l’elevato posizionamento di prezzo, molto positiva anche la performance nel Discount. Le Birre standard, il principale segmento del mercato con una quota volume del 42,1, nel complesso mostrano una performance a volume in linea con la media del mercato, calo di quota in ipermercato e supermercato, accompagnato da una contrazione dell’assortimento, è compensato da un andamento positivo nel Discount, dove al contrario si registra un allargamento dell’offerta. Crescita a doppia cifra per le birre Light e Analcoliche, segmento di nicchia ma molto dinamico negli ultimi anni, nel 2021 in media quasi una referenza in più a scaffale. Nel complesso per la Birra il Discount è diventato un canale decisamente importante, movimenta il 25% dei volumi (pari al 19,8% in fatturato) della categoria con un trend di +4,9% in volume e +9,5% in valore. Si consolida l’attitudine agli acquisti on-line, il canale ha sviluppato 22 mio di euro, +3 mio rispetto al 2021.
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