In Europa il mercato del biologico vale 34 miliardi
Il mercato del biologico in Europa continua a crescere. In otto anni le superfici coltivate a bio in Europa sono aumentate del 70% con 37,3 miliardi di euro dei quali 34,3 miliardi di euro nell’Unione Europea.
Al Biofach (13-16 febbraio, Norimberga), fiera internazionale per gli alimenti biologici, l’Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica (FiBL), l’Agricultural Market Information Company (AMI) e i partner hanno presentato i dati 2017 sull'agricoltura biologica in Europa.
L’Unione Europea rappresenta il secondo più grande mercato per i prodotti biologici nel mondo dopo gli Stati Uniti (40 miliardi di euro). A crescere anche le superfici coltivate sia nell’Unione europea (+0,8 milioni di ettari nel 2017) che in Europa in generale (+1 milione di ettari). Le estensioni più grandi sono in Spagna (2,1 milioni di ettari), Italia (1,9 milioni di ettari) e Francia (1,7 milioni di ettari). I produttori biologici sono 400mila in Europa e 305mila nell’Ue, il numero maggiore in Turchia (più di 75mila) e in Italia (più di 68mila).
Il numero di produttori è cresciuto di quasi il 7% in Europa. La Svizzera ha il più alto consumo pro capite di alimenti biologici in Europa e nel mondo, la Danimarca la quota di mercato bio più alta, con il 13,3%.
Il Paese con il maggior numero di importatori è la Germania (quasi 1.700 per un mercato da 10 miliardi di euro, il più grande d’Europa), mentre l’Italia ha il primato delle imprese di trasformazione (più di 18mila nel terzo mercato europeo per valore, pari a 3,1 miliardi). Il mercato europeo ha registrato un tasso di crescita di quasi l’11%, ed è la terza volta che le vendite al dettaglio hanno un tasso di crescita a due cifre dalla crisi finanziaria.
Tra i mercati chiave, l’incremento più ampio è stato osservato in Francia (18%). Nel decennio 2008-2017, il valore dei mercati europei e dell’Unione europea è più che raddoppiato. Le aziende bio sono in media due volte più grandi e hanno rese inferiori dal 40 all'85% rispetto a quelle convenzionali, con molta variabilità secondo il prodotto. Nel latte, per esempio, le rese sono quasi equivalenti. Il divario tra le rese viene compensato con sovrapprezzi alla produzione più alti in media del 150% rispetto ai prezzi normali. Le importazioni nell'Unione Europea di alimenti biologici hanno totalizzato 3,4 milioni di tonnellate nel 2018. A volare la domanda di materie prime, con la Cina principale fornitore con oltre 415 mila tonnellate.
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