Innovativa e mediterranea la nuova visione del Ristorante Le Terrazze al Colosseo

L'Executive Chef Daniele Marzella presenta la nuova idea di cucina del ristorante Le Terrazze al Colosseo: dai piatti della tradizione alle innovazioni creative

30 Maggio 2024 - 11:48
Innovativa e mediterranea la nuova visione del Ristorante Le Terrazze al Colosseo

Un’idea di cucina libera e netta al contempo, voluta per accogliere una clientela variegata, capitolina e internazionale, pensata per raccontare il territorio in modo fedele ma che, arricchita da tecnica, innovazione tecnologica e creatività, riesce a portare in tavola, e con lo stesso piglio, sia grandi classici sia convincenti variazioni sul tema del sapore e della valorizzazione della materia prima. Su questa filosofia mette la firma chef Daniele Marzella, per presentare la nuova visione mediterranea del Ristorante "Le Terrazze al Colosseo" dell'Hotel Capo d'Africa, nel vibrante e suggestivo angolo del Rione Celio a Roma.
Il mondo della cucina è ampio, fatto di amore, emozioni e creatività ma il tutto deve essere accompagnato da una precisa conoscenza dei sistemi di cottura, delle materie prime e delle tecniche di lavorazione delle stesse” - racconta lo Chef Daniele Marzella - “la fame di scoprire, la curiosità, la riverenza per la cucina e la sete di conoscenza e tecnica, mi hanno spinto nell'approfondire lo studio della cucina mediterranea”.

Il Menù

Il Menu in carica è infatti una summa di piatti storici, omaggi alla tradizione romana e piatti creativi, tutti pensati sotto l’egida di una cucina identitaria e confortevole, nella costruzione di una linea di sapori autentici, mediterranei e contemporanei.

È per questo che la carta inizia con una sezione dedicata ai “Piatti della tradizione romana” - dove compaiono le immancabili Cacio e Pepe, Carbonara, Amatriciana, Gricia e il Saltimbocca alla romana. Per poi passare alla sezione di proposte d’impronta mediterranea e tecnologia al servizio dei gusto e del sano nutrimento, che annovera pietanze realizzate con ingredienti di selezione come la pasta di grano Senatore Cappelli, il pescato delle coste italiane, ortaggi e verdure di stagione, formaggi del territorio laziale, tagli di carni pregiate ed eccellenze italiane. Ne sono un chiaro esempio tra gli antipasti la “Parmigiana di Melanzana laccata con aceto balsamico di Modena, coulis di pomodoro, spuma di parmigiano stravecchio”; il “Girello di vitello rosé cotto a 52°, pesto di pistacchio, caprino con perlage di tartufo nero”; il “Carpaccio di ombrina con punte di asparagi, gel al mandarino e sale al nero”. Tra i primi le “Linguine con Vongole, Lupini, Friggitelli e Bottarga di Muggine”; il “Risotto Colosseo (piatto storico della struttura) con Zabaione allo Zafferano, Polvere di carbone, ristretto di stinco e gocce di Pecorino” e i “Paccheri ai tre pomodori con polvere di capperi burrata d’Andria e mandorle tostate”. 

Il Risotto Colosseo unisce idealmente e cromaticamente Roma e Milano, lì dove il riso scuro colorato dalla polvere di carbone rappresenta la notte e il giallo le tonalità calde della sera, i lampioni che si accendono. La preparazione attinge in parte alla tradizione milanese che ho scomposto realizzando uno zabaione allo zafferano e sostituendo il midollo con un fondo bruno realizzato con lo stinco di manzo; mentre le gocce di Pecorino sono un’immancabile citazione alla tradizione romana a tavola”, racconta lo Chef.

Tra i secondi il “Millefoglie di manzo con robiola tre latti su radicchio brasato e demi-glacé al tartufo bianchetto”; la “Rosa di triglia dis coglio din guazzetto”; la “Guancia di Manzo stufata alla Vaccinara con Parmentier alle erbette e Purea di Asparagi”. Tra i dolci spicca il “Babà con crema allo Zabaione e Caramello salato fumé con Gelato di Ricotta”.

Le portate descrivono una cucina mediterranea d’esperienza, un approccio al prodotto sapiente, che viene lavorato con nuovi metodi di cottura, tecniche tradizionali e innovative, geometrie e piglio cromatico.  Una scelta che poggia sulla voglia di valorizzare al massimo la materia prima e di beneficiare delle sostanze nutritive di ognuna, accostando ingredienti e consistenze anche molto diverse e lontane tra loro, che nel piatto trovano insolite e convincenti alleanze.

Se la Sala centrale e le Terrazze panoramiche possono ospitare a cena più di 90 coperti e servire - con diverse modalità - molti più ospiti, l’accoglienza è sempre personalizzata, nonché abilmente orchestrata dal giovane quanto competente Maître Sebastian Arbelaez e dal suo attento Staff. 
La carta dei vini e della mixology è invece curata da Carreri srl, realtà che dal 1992, forte di una filosofia tailor made, distribuisce prodotti top level su Roma e Provincia secondo i criteri di ricerca delle eccellenze, esclusività, qualità e massima attenzione.

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