Investimenti Sostenibili 4.0: dal 18 maggio al via le domande per i contributi
Dal 18 maggio potranno essere inviate le domande per usufruire degli incentivi del programma "Investimenti Sostenibili 4.0". Tra i pubblici esercizi potranno accedervi le “Mense e catering continuativo su base contrattuale” con codice ATECO 56.29
A partire dal 18 maggio 2022 potranno essere presentate tramite il sito web Invitalia le domande per usufruire della misura “Investimenti sostenibili 4.0”, volta a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale delle PMI. Già da ora è possibile accedere al portale per iniziare a compilare la propria istanza, anche se verrà trasmessa solo a partire da mercoledì.
Come riporta Fipe sul suo portale, per il comparto Pubblici Esercizi, tra i potenziali beneficiari dell’intervento figurano le “Mense e catering continuativo su base contrattuale” con codice ATECO 56.29.
Gli incentivi finanziano programmi per la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0 (allegato 1 del decreto ministeriale 10 febbraio 2022).
Hanno priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso.
A tal fine sono valorizzati, sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati, i programmi che puntano:
- alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare
- al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, con il conseguimento (attraverso le misure indicate nell'allegato 3 del decreto ministeriale 10 febbraio 2022) di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento, non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente.
- macchinari, impianti e attrezzature
- opere murarie strettamente funzionali alla realizzazione degli investimenti in nuove tecnologie, nei limiti del 40% delle spese ammissibili
- programmi informatici e licenze per l’uso di macchinari
- acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 (ad es. Ecolabel) o delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD).
- Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono ammissibili anche le spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto delle misure di efficientamento energetico, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.
- per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;
- per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;
- per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
- Per i programmi di investimento realizzati nei territori delle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, nel caso in cui siano conclusi entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta (nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dalla normativa), una maggiorazione del contributo in conto impianti del 5%. Tale maggiorazione viene erogata contestualmente all’erogazione del saldo delle agevolazioni.
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