La misura come identità: al GHV Hotel & Spa di Vicenza apre la Wine Room di Luca Tegon
La Wine Room di Luca Tegon al GHV Hotel & Spa porta a Vicenza una cucina contemporanea fondata su ascolto, equilibrio e territorio
RISTORANTI - Vicenza aggiunge un tassello nuovo alla sua geografia gastronomica con l’apertura della Wine Room by Luca Tegon, il ristorante fine dining che vive all’interno del GHV Hotel & Spa di Creazzo ma che, fin dal primo sguardo, appare come un progetto autonomo, nato per raccogliere un’idea di cucina che sceglie la misura, l’ascolto, la concentrazione.


Luca Tegon ha trent’anni, arriva da Nervesa della Battaglia e porta con sé un percorso che attraversa Mirazur, Flocons de Sel, La Vague d’Or, Stüa de Michil, Il Marchesino. Quando gli si chiede quale esperienza abbia segnato la sua visione, non racconta mai un episodio. «Non c’è stato un momento fondativo», dice. «È un insieme. Ogni posto in cui ho lavorato è stato una tessera, quello che ho visto, imparato, sbagliato, osservato».
È un modo di guardare alla cucina che lo accompagna ancora, una costruzione che nasce dalla stratificazione e dalla sottrazione, più che dalla ricerca dell’effetto. Il punto di partenza è sempre il lo stesso «Mi piace partire dal prodotto, non dalla tecnica», una frase semplice, che però orienta tutto, sapori, scelte, persino il ritmo del menù. «La tecnica è importante», aggiunge, «ma deve scomparire nel risultato. Se la vedi, vuol dire che non funziona».
Da qui prende forma un percorso degustazione nitido e calibrato: la tartare di gambero rosso con carciofo croccante, il foie gras che incontra il broccolo fiolaro, il risotto al sedano rapa, la selvaggina, i dessert, una cucina che avanza con passo breve, preciso.




Anche il territorio viene trattato come materia viva, nessun repertorio da replicare, nessuna nostalgia. «Non volevo rifare la tradizione» - afferma - «volevo lasciarmi attraversare dagli ingredienti del luogo», come la sarda di lago o la selvaggina che diventano strumenti di un racconto personale, dove si riconosce la memoria senza lasciarsene imbrigliare.
Il piatto che più di tutti concentra questo modo di pensare è il risotto. «È la mia tela bianca», spiega. «Racconta equilibrio, sensibilità, tecnica invisibile. Cambia sempre, non posso mai affrontarlo allo stesso modo». Una dichiarazione d’intenti che restituisce il senso di una cucina in movimento, attenta alle variazioni della materia.

Anche la scelta di aprire tre sere a settimana, dal giovedì al sabato, solo a cena, rientra nella stessa logica. «La qualità richiede tempo e concentrazione, non voglio correre, voglio capire chi ho davanti». Una frase che definisce il ritmo del luogo, non un servizio da riempire ma un incontro che si prende il tempo di respirare.
Il GHV Hotel & Spa offre la cornice, le colline palladiane, la spa, la piscina estiva, gli spazi ampi. Ma è la cucina della Wine Room a definire l’identità del progetto. «Volevamo un’esperienza attuale, riconoscibile», racconta il direttore, Riccardo Bacchi Reggiani. «Un ristorante capace di dialogare con il territorio senza fermarsi alla retorica della tradizione».
Alla fine rimane un’impressione chiara, una cucina che non chiede complicità immediate, ma attenzione, che si affida alla precisione e al dettaglio, che preferisce l’ascolto alla dichiarazione, che non alza la voce, ma traccia un solco sottile, netto, dentro cui riconoscere la direzione del suo cammino.
Wine Room by Luca Tegon accoglie gli ospiti dal giovedì al sabato, solo a cena.
Per informazioni e prenotazioni
https://ghvhotel.com/wine-room-by-luca-tegon/
GHV Hotel
Wine Room
via Carpaneda 5,
36051 Creazzo (VI)






