Le Donne del Vino a Vinitaly
A Vinataly domenica 10 aprile si presenta una ricerca sull’enoturismo al femminile commissionata a Nomisma Wine Monitor da Associazione Città del Vino, Le Donne del Vino e Associazione La Puglia in Più. Lunedì 11 aprile in programma la degustazione organizzata dalla delegazione Lazio delle Donne del Vino
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Il turismo del vino e le donne: quale futuro? Se ne parlerà domenica 10 aprile a Vinitaly in occasione della presentazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino che quest’anno vede alleati l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l’Associazione La Puglia in Più. Il questionario e l'analisi successiva sono stati curati da Nomisma – Wine Monitor, maggior centro di ricerca italiano sul wine business, sotto la guida di Denis Pantini.
L’appuntamento è alle 15 nello Spazio Mipaaf interno alla fiera, alla presenza del ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Interverranno Donatella Cinelli Colombini, presidente Donne del Vino; Angelo Radica presidente nazionale di Città del Vino e il senatore Dario Stefàno presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea a Palazzo Madama. Modera la giornalista Lara Loreti, IlGusto (La Repubblica, La Stampa).
La novità di questa edizione del Rapporto è la «declinazione al femminile» in quanto analizza il tema del turismo del vino, oltre che dal punto di vista dei Comuni, focalizzando l’attenzione sulle donne che appaiono le vere protagoniste dell’accoglienza turistica nelle cantine italiane. L’indagine Nomisma -WineMonitor ha anche spacchettato l’enoturismo italiano rivelando le diversità fra le varie parti d’Italia, le evoluzioni attese e le tipologie di investimenti in programma nei prossimi anni. Nel complesso, l’indagine mostra, un settore sul cui la stragrande maggioranza delle cantine punta molto anche se non facilissimo da gestire.
La parte dedicata alle donne è stata fortemente voluta da Donne del Vino (Vinitaly - stand Centro Servizi Arena, Galleria tra Pad. 6/7 Box 25) e dal Senatore Dario Stefàno, primo estensore della normativa sulle cantine turistiche. Ha il fine di mettere le basi della cabina di regia nazionale del turismo del vino, dando spazio alle donne.
L'indagine va a formare il XVIII Rapporto dell'Osservatorio sul Turismo del Vino dell'associazione Città del Vino (Vinitaly - Padiglione 9 stand C4): "Il turismo del vino unisce una fitta rete di soggetti – afferma il presidente di Città del Vino Angelo Radica – che una cabina di regia nazionale dovrà guidare nelle politiche di sviluppo e di promozione, questo è l’auspicio e la proposta di Osservatorio sul turismo del vino che facciamo al Ministro per le Politiche Agricole, declinando su ogni territorio le buone pratiche e valorizzando le tante differenze e peculiarità dei territori che fanno del turismo del vino e dell’olio, altro settore emergente, un volano strategico per la ripresa dopo la crisi pandemica".
"Le donne sono sempre più protagoniste dell’accoglienza turistica nelle cantine italiane – commenta la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini - Una circostanza che fa intravedere nei nuovi settori del vino – export, comunicazione, marketing e appunto turismo – la nuova frontiera della parità di genere".
"Avere un set aggiornato di dati, tendenze e prospettive del fenomeno dell’enoturismo - oggi finalmente normato - era necessario e utile agli operatori e alle tantissime operatrici del settore – rileva il senatore Dario Stefàno - Ma credo, ugualmente, che un sistema di rilevazione e elaborazione di dati su questa proposta di turismo che vede già l’Italia come la meta tra le più ambite a livello mondiale sia parimenti necessario tanto alla politica quanto alle realtà amministrative locali al fine di costruire e irrobustire quel percorso di crescita su cui l’enoturismo è ormai ben instradato, come peraltro già appare dallo studio che ci apprestiamo a presentare".
A Vinitaly Le Donne del Vino del Lazio raccontano il fascino dei vini vulcanici
Vini e vulcani. Praticamente un connubio perfetto e un punto di riferimento per i winelover, spesso alla ricerca di etichette che siano contraddistinte da questa liaison. Perché i vini da uve allevate su terreni vulcanici sono unici per carattere, profilo organolettico e genesi. Il vulcano, inteso come ambiente naturale e culturale, è un sistema complesso ad alto tasso di produttività. Il carattere dei beni agricoli, quindi vino ma non solo, qui realizzati presenta segni di singolarità e distinzione: il territorio vulcanico plasma ciascun prodotto grazie al suo carattere maieutico. E in tal senso il Lazio non è secondo a nessuno. “Il Lazio dei vini è infatti, - sottolinea Alessandro Brizi, Consigliere Nazionale ONAV, redattore di Leggo, firma importante del giornalismo di settore e Capo Redattore de l’Assaggiatore - per la sua quasi totalità, un ambiente di origine vulcanica; un paradigma, quindi, che detta stile e personalità a ciascuna etichetta, sempre riconoscibile e inconfondibile nel panorama dell'enologia italiana”. Da queste considerazioni, oltre che per la passione per i vini “vulcaniani”, nasce la degustazione organizzata dalla delegazione Lazio delle Donne del Vino che avrà luogo nel Padiglione Lazio Lunedì 11 Aprile alle ore 16.00. Otto etichette, otto splendide interpretazioni che vedranno protagoniste le uve della regione e che verranno raccontate da Brizi. “È il vulcano l’ingrediente segreto che rende gran parte dei vini prodotti nel Lazio assolutamente unici, di carattere, fortemente identitari. – spiega Manuela Zennaro, giornalista enogastronomica, direttore responsabile Excellence Magazine e delegata Lazio dell’Associazione Nazionale Donne del Vino - Perché in pochi sanno che il Lazio vitivinicolo insiste in gran parte su terreni vulcanici che dal Lago di Bolsena si spingono fino a Cori, delineando un dorso collinare che ama la vite, la coccola, la esalta ed è capace di generare vini che, anno dopo anno, sfoderano grinta, carattere e grande eleganza. I tempi sono maturi, oggi siamo pronti per competere con i grandi vini italiani”. Questi i Vini in degustazione: Camere Pinte - cesanese del piglio docg superiore riserva 2019, L’avventura Torre del Piano - Cesanese del Piglio DOCG superiore riserva 2019, Az. Casale della Ioria Villa dei Preti Frascati Superiore Docg 2021 (SQNPI), Az. Agr. Villa Simone Kori - metodo classico Pas Dosè – 2016, Cincinnato Mater Divini Amoris Malvasia Puntinata Classico 2020, Capizucchi Cesanese del Piglio DOCG Superiore Riserva "Vajoscuro " 2019, Cantina Giovanni Terenzi HEREDIO Frascati superiore docg 2021, Casale Vallechiesa Viognier Ars Magna 2019, Ômina Romana La degustazione nel programma eventi della Regione Lazio, il giorno 11, alle ore 16, nel Padiglione A - Lazio
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