Necessarie regole chiare per le etichette alimentari. La Ministra Bellanova all'Europa
La Ministra Bellanova sostiene la necessità di regole chiare per l'etichettatura alimentare sulle indicazioni d'origine e dei nutrienti.
La Ministra Teresa Bellanova è intervenuta a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura e della Pesca per ribadire ancora una volta la posizione italiana sull'etichettatura d'origine, questione direttamente legata alla Strategia "Farm to fork", al centro della discussione europea.
L'Italia sostiene la necessità di indicazioni chiare sull'origine dei prodotti e degli ingredienti in etichetta, respinge il Nutri-Score e propone come alternativa il sistema Nutrinform Battery, che si basa non sulle proprietà dei singoli alimenti, ma sul fabbisogno nutrizionale (calorie, grassi, zuccheri, sale, etc) in base a una dieta completa.
"Dobbiamo mettere il consumatore nelle condizioni di effettuare scelte consapevoli, sulla qualità dei prodotti alimentari che decide di acquistare, ma anche sull'affidabilità, dal punto di vista della sicurezza alimentare, dei Paesi in cui le materie prime sono prodotte", ha sottolineato con forza Bellanova.
L'italia condivide lo spirito e gli obiettivi della strategia "Farm to Fork" nel ridurre l'impronta ambientale e climatica del sistema alimentare, migliorare la qualità dei prodotti e garantire la sicurezza alimentare e la salute pubblica, ma ritiene che la maggiore sostenibilità dei processi produttivi debba tradursi in concrete opportunità per gli agricoltori, e questo può accadere solo prevedendo regole chiare ed armonizzate sull'etichettatura dell'origine dei prodotti agricoli.
"Classificare un prodotto alimentare come 'buono' o 'cattivo' per la salute dei consumatori, sulla base di un indicatore sintetico come una lettera o un colore, è un modo profondamente sbagliato e fuorviante per rappresentare il reale valore di un alimento: si perde completamente il senso ed il valore della qualità degli alimenti, che invece devono contribuire ad una dieta equilibrata", ha sottolineato la Ministra.
"Solo una dieta equilibrata, ovvero il complesso delle abitudini alimentari rapportate allo stile di vita ed ai fabbisogni della singola persona, può essere valutata come più o meno sana, certamente non il singolo prodotto, - ha ribadito con forza la Ministra. - La banalizzazione del concetto con un messaggio a carattere esclusivamente prescrittivo non contribuisce certamente all'educazione alimentare e all'adozione di decisioni informate da parte dei consumatori: si rischia di fornire un falso senso di sicurezza verso prodotti classificati 'con luce verde', che induce a trascurare il controllo delle porzioni e l'equilibrio complessivo della dieta alimentare, con il rischio concreto di raggiungere il risultato diametralmente opposto e di peggiorare le abitudini alimentari dei nostri cittadini", ha concluso la Ministra.
Compila il mio modulo online.