Nuovo menù per lo stellato Iris Ristorante e Velvet Bar
Il ristorante 1 stella Michelin Iris di Verona aggiunge i signature più richiesti in carta, mentre Velvet Bar innova il suo menù con l'aiuto dell'IA.
RISTORAZIONE - Nelle atmosfere del quattrocentesco Palazzo Soave, situato nel centro storico di Verona, lo chef Giacomo Sacchetto di Iris Ristorante – 1 Stella Michelin – e il bar manager Paolo Anfosso di Velvet Bar hanno inaugurato i due menu estivi. Se al ristorante è stata aggiunta una nuova sezione in menu dedicata ai signature più richiesti – Piatti d'autore – al cocktail bar la nuova drink list è un vero e proprio libro di storia, creato grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale.
Lo chef racconta la genesi di questa scelta: "Da tanto tempo alcuni clienti mi chiedevano sempre di assaggiare tre piatti del menu: lo Spaghetto turanico, Sogni d'oro e Viola. Era dall'apertura di Iris che non riuscivo a toglierli dai menu degustazione. Dedicar loro una sezione a parte credo sia il compromesso ideale: i clienti storici potranno sperimentare nuovi piatti nei menu degustazione, chi ci ha conosciuto solo di recente potrà assaggiare alcune delle portate che più ci caratterizzano, aggiungendole al proprio percorso degustazione", ha dichiarato lo chef Giacomo Sacchetto. Una filosofia che dimostra l'attenzione verso le diverse esigenze della clientela.

credits: Nicolò Brunelli
IL MENU ESTIVO DI IRIS RISTORANTE
Iris si conferma un ristorante attento alle materie prime locali e di stagione. Nel menu estivo, lo chef Sacchetto utilizza, fra le altre, la ciliegia della Val d'Alpone, un prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) veneto.
Nel menu Raccontami, il percorso senza filtri dello chef, sono tre i piatti a destare la maggior attenzione. Rapa rossa alla brace e anguria, caponata di Trètener, chipotle e crema di pinoli affumicati esalta il mondo vegetale. La caponata alla base del piatto, a base di melanzane, carote, peperoni, sedano verde, viene accompagnata dalla rapa rossa affumicata, da rose di anguria e da due creme: una ai pinoli affumicati e una crème fraîche al chipotle (un peperoncino jalapeño affumicato ed essiccato). L'antipasto gioca a 360° su note gustative e consistenze insolite. Ciliegia della Val D'Alpone, caprino, timo e yogurt è un dessert a base di una varietà di ciliegia locale, proveniente da una valle del veronese che confina con la provincia di Vicenza, qui cotta con vino rosso e succo di limone. Ad accompagnarla, pan brioche alla vaniglia, caprino al naturale, falde di ciliegie cotte con vino rosso, zucchero e succo di limone, timo, gelato allo yogurt bianco e un guazzetto di ciliegie aromatizzata al timo.

credits: Nicolò Brunelli
Nel menu Adriatico e dintorni è invece il pescato italiano a essere protagonista. Tonno rosso, soia, pomodoro, olio di mandorla, mela verde, in questo caso ritorna in carta una versione diversa rispetto allo scorso anno, adesso a base di tonno a cubetti, olio di pomodoro, gel di soia, di mela verde e di olio di mandorla. La portata è un mix di note acide, fruttate e morbide, perfette in abbinamento al tonno, un pesce dall'elevato contenuto di grassi. In Astice blu alla brace, olio al cipollotto, lattuga al sambuco e mais la varietà più pregiata di astice, anche nota come europeo, viene cotta in acqua, sgusciata e grigliata, accompagnata da una bisque delle sue teste, olio al cipollotto e da una lattuga marinata allo sciroppo di sambuco e farcita con crema di mais.

credits: Nicolò Brunelli
L'abbinamento vini, curato dal sommelier Andrea Puliga, viene costruito sartorialmente sulle esigenze della clientela. In questo periodo, in cui Verona è meta di turismo internazionale, la proposta è quella di piccole produzioni locali, come il Bianco del Casal IGT di Ca' La Bionda della Valpolicella (4000 bottiglie l'anno) o Fittà di Suavia del Soave (2000 bottiglie l'anno). Con l'ampia carta vini, da 1000 etichette, l'obiettivo è quello di soddisfare una clientela che è sempre più in cerca del piccolo produttore, piuttosto che della denominazione geografica.
Il menu degustazione Raccontami viene servito a un prezzo di 140 €, con abbinamento vini a 65 €, nella versione 5 portate e a 170 €, con abbinamento vini a 95 €, nella versione 8 portate, con tre portate a sorpresa dello chef. Adriatico e dintorni viene servito a un prezzo di 160 €, con abbinamento vini a 80 €.

credits: Nicolò Brunelli
I PIATTI D'AUTORE
Novità del menu è la sezione Piatti d'autore, composta dai tre piatti più richiesti dello chef Sacchetto.
Lo Spaghetto turanico, canocchie, asparagine e liquirizia è liberamente ispirato dagli anni di esperienza fatta tra le cucine di Alfio Ghezzi e Giancarlo Perbellini. La pasta è realizzata con farina di grano Turanico dal Pastificio Mancini ed è servita su un letto di asparagine spontanee, un sugo di canocchie e polvere di liquirizia. Sogni d'oro è un dolce rimando al mondo (dorato) del miele e delle api. Gli ingredienti? Mousse alla camomilla, lastra di miele croccante, assoluto di mandorla, miele, gelato al fior di latte e mandorla, cialda croccante. Viola, cioccolato bianco, limone, rosa e more è un dessert che rimarrà in carta fino a ottobre, per via della stagionalità del fiore. Nel piatto si alternano note floreali, acide ed emotive, perché il gelato alla viola nasce da un ricordo dello chef Sacchetto, ispirato alle violette candite da lui assaggiate durante le visite alla sua famiglia in Piemonte.

Altra novità del menu riguarda il pranzo e, nella fattispecie, La scoperta del giorno, un piatto che cambia di settimana in settimana ed è realizzato con le migliori materie prime sul mercato.
LA DRINK LIST ESTIVA DI VELVET BAR
La drink list estiva di Velvet Bar è ispirata a un libro di storia, attualizzato in chiave presente. Ogni cocktail è dedicato a un personaggio protagonista del passato, che ha lasciato il segno in campi quali arte, storia o religione. All'interno del menu viene associato graficamente, grazie all'intelligenza artificiale, a un cocktail e a delle gesta epiche surreali.

Il Vita Nova è un signature d'aperitivo che più rappresenta lo stile di miscelazione di Velvet Bar. L'idea è quella di rivisitare il Vermouth & Soda in una chiave personale, con vermouth rosé Nove di Dante, scelto in omaggio all'omonimo rinomato cocktail bar newyorkese – dove viene servito vermouth alla spina e uva ghiacciata - sherbeth al limone e uva ghiacciata. Hokusai (dal nome dell'omonimo artista giapponese dell'opera La grande onda di Kanagawa) è un twist sul Negroni, fresco come una brezza marina, a base di shochu allo shiso, Luxardo bitter bianco, St. Germain, un liquore ai fiori di sambuco, Venturo aperitivo, con aromi mediterranei tra cui limone e rosmarino, e aria di mare.
Nella drink list c'è spazio anche per la Trilogia liquida di amaro, dolce e secco, un'esclusiva selezione di tre cocktail d'autore, uno dei quali è il Martini d'Alba: un twist on classic del celebre drink, ricreato con soli ingredienti italiani. La Vodka Altamura foglia oro, a base di un mix di antiche varietà pugliesi, viene miscelata con vermouth al tartufo bianco di Dennis Zoppi e bitter al cacao amaro. Il cocktail, secco, terroso e aromatico, è accompagnato da wafer e caviale di tartufo nero.

credits: Nicolò Brunelli
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