Pasta. L'Italia top in Europa con 6,2 miliardi di euro di valore

L'Italia domina il panorama europeo della pasta, producendo il 68% dell'unione, 4,2 milioni di tonnellate, per un valore di 6,2 miliardi di euro.

28 Nov 2024 - 09:42
Pasta. L'Italia top in Europa con 6,2 miliardi di euro di valore

MERCATO - La pasta continua a essere un simbolo della tradizione alimentare europea, con una produzione e un valore in costante crescita. L’Italia si conferma leader indiscusso, occupando il primo posto sia per la produzione che per l’esportazione, con dati che riflettono una solidità significativa in un mercato sempre più competitivo. Secondo i numeri riportati da Eurostat, nel 2023 la produzione complessiva europea ha raggiunto 6,2 milioni di tonnellate, per un valore di 8,9 miliardi di euro, segnando un lieve aumento rispetto ai 6,1 milioni di tonnellate del 2022, ma con un incremento di valore pari a 1,1 miliardi di euro.

Italia top in Europa

L’Italia domina il panorama europeo con 4,2 milioni di tonnellate prodotte, il 68% del totale UE, per un valore di 6,2 miliardi di euro, pari al 70% del valore complessivo. Dietro l’Italia si collocano la Spagna, con circa mezzo milione di tonnellate, e la Germania, con oltre 290.000 tonnellate. Anche sul fronte delle esportazioni, il primato italiano è netto: nel 2023, 2,0 milioni di tonnellate, pari al 76% del totale UE, sono state esportate dal Bel Paese, mentre la Spagna e la Germania seguono con percentuali molto più basse. Sul versante delle importazioni, la Germania e la Francia si distinguono come principali acquirenti, rappresentando rispettivamente il 28% e il 24% delle importazioni totali europee, con destinazioni extra UE come Regno Unito e Stati Uniti che continuano a mostrare un’alta domanda.

L'espansione spagnola e i rischi del cambiamento climatico

Come sottolineato da Il Sole 24 Ore, la Spagna ha registrato una crescita costante nella produzione di pasta, favorita da una crescente domanda interna e internazionale. Nel 2023, il Paese ha raggiunto 485.131 tonnellate prodotte, posizionandosi al secondo posto in Europa, subito dopo l’Italia. Tuttavia, il settore affronta sfide significative legate al cambiamento climatico. La disponibilità di cereali come il grano duro, materia prima essenziale, è minacciata da fenomeni come siccità e ondate di calore prolungate, che stanno compromettendo i raccolti.

Secondo il Ministero per la Transizione Ecologica spagnolo, nonostante una riduzione delle aree colpite dalla siccità nel 2023 rispetto agli anni precedenti, vaste regioni agricole continuano a soffrire per la mancanza d’acqua. Il grano duro, coltivato su oltre 328.000 ettari in Spagna, ha visto cali significativi nella resa, con aziende come Grupo Gallo che riportano raccolti dimezzati. Questo scenario spinge i produttori a esplorare strategie innovative, come l’adozione di colture più resistenti e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, per mitigare i rischi e garantire la sostenibilità del settore.

Un esempio di resilienza è rappresentato da Ebro Foods, leader dell’industria alimentare spagnola, che ha scelto di investire anche in Italia, acquisendo il 70% di Bertagni, azienda nota per la produzione di pasta ripiena con una storia che risale al 1882. Questo dimostra come l’integrazione tra i mercati europei sia una strategia vincente per affrontare le sfide future.

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Compila il mio modulo online.