Settore Horeca: 727mila imprese per 107 miliardi di valore. Necessario maggiore coordinamento

Presentati i dati Agrodipab–Cribis sul settore Horeca: la filiera vale 107 miliardi con 727mila imprese, ma presenta diverse criticità.

29 Ottobre 2025 - 10:58
Settore Horeca: 727mila imprese per 107 miliardi di valore. Necessario maggiore coordinamento

INDAGINI E RICERCHE - Un comparto che genera un valore di 107 miliardi di euro, raccoglie più di 727 mila aziende e costituisce l'essenza del Made in Italy: il settore Horeca rilancia dalla Capitale la richiesta di un Tavolo Permanente presso il MIMIT per dotarsi finalmente di una struttura di governo stabile, ufficiale e condivisa. La determinazione è emersa oggi durante la terza edizione degli Stati Generali della Filiera Horeca, organizzati da Agrodipab Horeca nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove sono stati illustrati i nuovi dati Agrodipab–Cribis sulla situazione del comparto Food & Beverage italiano.

Lo studio descrive una filiera ampia e vivace ma ancora sottoposta a rischi considerevoli: il 63% delle attività opera nel canale Horeca, con una marcata presenza nel Sud e nelle Isole (40%), e un incremento delle nuove aziende pari al +9,7% nel biennio 2023–2024. Il comparto si contraddistingue per apertura – con un'incidenza di imprenditorialità femminile del 26,5%, giovanile del 23% e straniera del 12,7% – ma rimane vulnerabile sul versante economico: soltanto una azienda su quattro mostra un rischio contenuto e meno del 7% effettua pagamenti puntuali.

L'analisi mostra che la filiera F&B italiana, in tutte le sue fasi – dall'industria al commercio all'ingrosso e distributori, dal commercio al dettaglio alla GDO fino all'Horeca – comprende oltre 727.000 aziende. La maggioranza delle attività si trova nell'Horeca (63%) e nel Sud Italia e Isole (40%), mentre il Nord-Ovest raccoglie il 22% del totale. Nel biennio 2023–2024 si registra una leggera contrazione del fatturato complessivo e una crescita moderata delle nuove aziende, sostenuta principalmente dal canale Horeca (+9,7%). Il settore si distingue tuttavia per una maggiore inclusività rispetto alla media italiana, con percentuali di imprenditorialità femminile pari al 26,5%, giovanile al 23% e straniera al 12,7%.

L'indagine evidenzia un grado di rischiosità elevato, specialmente nell'Horeca, dove solo il 25% delle aziende si posiziona nella fascia di rischio basso o inferiore alla media. Il bilancio tra aperture e chiusure rimane positivo, ma le aziende con meno di 15 anni di attività risultano più fragili e soggette a instabilità nei flussi di cassa. Persistono inoltre marcate differenze nella regolarità dei pagamenti: le industrie alimentari (31,4%) e il commercio all'ingrosso/dettaglio (27,5%) sono i più affidabili, mentre Horeca (6,7%) e GDO/DO (5,5%) registrano le percentuali più elevate di ritardi oltre 90 giorni, con picchi nel comparto ristorazione e catering (7,6%). A livello internazionale, l'Italia si posiziona all'ultimo posto in Europa per pagamenti puntuali nel settore bar e ristoranti, con -26% delle transazioni saldate alla scadenza.

"I dati Agrodipab–Cribis dimostrano la centralità della filiera Food & Beverage nel tessuto economico italiano, ma anche la necessità di politiche strutturali per sostenerla," ha dichiarato Giuseppe Maria Arditi, Presidente di Agrodipab HoReCa. "Per questo ribadiamo la nostra proposta di un Tavolo Permanente presso il MIMIT, che unisca imprese, istituzioni, formazione e credito per affrontare in modo coordinato i temi di competitività, sostenibilità e ricambio generazionale. L'Horeca è il cuore del Made in Italy, ma deve poter contare su un'identità riconosciuta e su strumenti adeguati per crescere."

"Il settore Horeca è uno dei pilastri del nostro Made in Italy, un comparto che genera valore, occupazione e innovazione in tutto il Paese" ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. "Il Governo è al vostro fianco per riconoscerne il ruolo e garantire regole chiare e trasparenti. Con il nuovo disegno di legge sulle PMI e le misure contro le recensioni false, abbiamo posto le basi per una tutela effettiva degli operatori e della qualità. È un primo passo per rafforzare un ecosistema che sostiene le filiere agricole, alimentari e produttive italiane. Insieme possiamo continuare a promuovere l'eccellenza italiana nel mondo."

"Apprezzo davvero le parole chiave di questi Stati Generali, che sono in linea con il nostro modo di agire: Identità. Riconoscere, rilanciare, riformare," ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. "Difendere ciò che ci rende unici significa valorizzare i nostri 895 prodotti DOP e IGP, rafforzare la coesione della filiera e dare il giusto valore a tutti gli attori che creano ricchezza e lavoro. La filiera Horeca è il biglietto da visita dell'Italia nel mondo: attraverso il cibo e l'ospitalità rappresentiamo l'Italia migliore nelle sue tante declinazioni."

Al termine del convegno, la filiera Horeca ha deciso di avviare un percorso condiviso per la costituzione del Tavolo Permanente, aperto a tutti gli operatori che hanno partecipato agli Stati Generali. Nei prossimi giorni sarà condivisa una bozza di proposta comune, su cui raccogliere osservazioni, adesioni e firme, con l'obiettivo di presentare pubblicamente – attraverso una conferenza stampa – il documento programmatico che definirà identità, obiettivi e priorità della filiera, da sottoporre poi formalmente ai Ministeri competenti.

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