Un primo passo verso il "giusto riconoscimento alla tazzina tricolore"
L'approvazione da parte del Mipaaf, della candidatura a patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco del caffè espresso italiano con un commento del Consorzio Promozione Caffè.
Già da qualche anno erano iniziati i lavori per avviare la candidatura del caffè espresso italiano a Patrimonio Unesco.
Il Presidente del Gruppo di lavoro Unesco del Mipaaf, Giuseppe Ambrosio era stato incaricato a marzo 2021 dalla Commissione Italiana Unesco di addivenire a un unico dossier di candidatura del caffè espresso, con l'obiettivo di presentare nel 2022 una candidatura rappresentativa del panorama culturale italiano.
Del resto, già nel 2020 nasceva la “Comunità del Rito del Caffè Espresso”, presentata in occasione della Giornata Mondiale del Caffè il 1° ottobre, con l'obiettivo da parte del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale di dare vita a una campagna a sostegno della candidatura del Caffè Espresso Italiano a Patrimonio immateriale dell’Umanità presso l’Unesco.
Come vi abbiamo raccontato nella nostra recente news, il 20 gennaio 2022 è stato mosso il primo passo ufficiale: la candidatura è stata trasmessa alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco, confidando che venga approvata e inviata entro il 31 marzo a Parigi.
In merito al recentissimo annuncio del Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, il Presidente del Consorzio Promozione Caffè Michele Monzini ha commentato:
“Come Consorzio Promozione Caffè esprimiamo la nostra soddisfazione per questa importante conferma dell’eccellenza della nostra amata tazzina tricolore. Abbiamo seguito gli sviluppi della candidatura Unesco del caffè espresso che finalmente vede in questo importante momento di passaggio il riconoscimento dell’impegno, della passione e della professionalità degli operatori della nostra filiera. Si tratta di un risultato importante, il giusto riconoscimento di un prodotto capace di unire le molteplici ricchezze e le diverse tradizioni del nostro incredibilmente vario territorio in un unico rito, quello del caffè al bar: un rito di piacere, socialità, identificazione, che ci viene riconosciuto – e mi permetto di dire con orgoglio, copiato- in tutto il mondo. Non solo: ricordiamo il valore simbolico del caffè anche per l’economia italiana, in quanto fiore all’occhiello della qualità made in Italy, fortemente richiesta anche all’estero.
Oltre 800 torrefattori, più di 7.000 dipendenti, un fatturato di 3,6 miliardi di euro: un settore strategico per la nostra economia messo a dura prova dalla crisi pandemica, ma che vede in prima linea l’impegno appassionato di torrefattori, di costruttori di macchine da caffè professionali, di tutta l’industria collegata e della professionalità dei baristi per garantire al consumatore un prodotto italiano di ottima qualità in tutto lo stivale”.
Il Consorzio Promozione Caffè riunisce le principali aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè (torrefatto, decaffeinato, solubile, in capsule e in cialde), oltre che i produttori di macchine professionali per l’Ho.Re.Ca (Hotellerie – Restaurant – Café) e fornitori di attrezzatura. Da oltre 30 anni promuove il settore, l’immagine e la cultura del caffè attraverso un programma di comunicazione continuativo, per educare il consumatore e informare la comunità scientifica sui benefici del caffè per l’organismo e il ruolo di questa bevanda nei moderni stili di vita.
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