Una eco–Smart in attesa del ritorno del maxi vaso dell’Amarena Fabbri
La mattina di martedì 30 ottobre i bolognesi che sono passati per via Emilia Ponente, davanti alla sede storica di Fabbri 1905, si sono trovati di fronte a una vera e propria sorpresa: a riempire temporaneamente il “vuoto” lasciato lo scorso agosto dal vaso extra large che da decenni accoglie gli ospiti Fabbri e saluta i bolognesi, attualmente in restauro, è stata issata sul tetto della portineria dell’azienda una vera eco-Smart bianca decorata con gli stessi arabeschi faentini blu.
La rimozione del celebre vaso dell’Amarena Fabbri, un simbolo per Bologna, aveva scatenato una vera e propria rivolta fra i bolognesi, che avevano addirittura inveito contro gli operai che lo smontavano, fotografando il “fattaccio” con gli smartphone.
Un giallo che aveva costretto addirittura Nicola Fabbri, a nome della famiglia che guida l’azienda da 113 anni, a intervenire per rassicurare i residenti del quartiere di Borgo Panigale: “Lo ritroveremo presto più bello che mai!”.
È già in programma, infatti, che tra qualche settimana il maxi-vaso dell’Amarena Fabbri torni ad occupare il suo posto al 276 di via Emilia Ponente in forma smagliante: “Vorremmo che il ‘ritorno a casa’ del nostro vaso – continua Nicola Fabbri – diventasse un momento condiviso con tutti i bolognesi che ci hanno manifestato così tanto affetto: trasformeremo quel momento in una piccola cerimonia a cui invitiamo fin da ora tutti i nostri concittadini”.
La Smart che da martedì sostituisce, solo temporaneamente, il maxi-vaso di Amarena è a zero emissioni. L’istallazione provvisoria è infatti un messaggio simbolo dell’impegno concreto che Fabbri 1905 da anni ha nei confronti dell’ambiente, in particolare della sua città, ed è stato lanciato in co-marketing con la concessionaria StarEmilia, che ha sposato l’iniziativa mettendo a disposizione e decorando l’auto elettrica.
Nella società delle immagini, quindi, una eco–Smart bianca e blu per raccontare ai bolognesi che già sei anni fa l’azienda ha aderito alla Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale di Confindustria attraverso il suo Programma Goccia Verde, che riassume i punti fondamentali del suo percorso green: rispetto del patrimonio idrico, con riduzioni del consumo di acqua del 60% negli anni ’90, ulteriormente ridotte del 30% negli ultimi quindici anni; impegno contro gli sprechi d’energia, con un risparmio complessivo di gas del 20%; controllo delle emissioni con sistemi di abbattimento polveri e filtri. Infine, la scelta di usare Pet anziché vetro: imballaggi completamente riciclabili e imballi di protezione ridotti.
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