Vini sostenibili e eccellenze gastronomiche al Merano Wine Festival 2023

Il Merano WineFestival si aprirà con la rassegna bio&dynamica. L'evento non darà spazio solo al vino, ma anche alle eccellenze food nella Gourmet Arena

31 Ottobre 2023 - 14:40
Vini sostenibili e eccellenze gastronomiche al Merano Wine Festival 2023

Il ritorno alla formula originaria per la 32° edizione del Merano WineFestival significa partenza con la rassegna bio&dynamica, a dimostrazione dell'attenzione del patron Helmuth Köcher per un’agricoltura sempre più sostenibile e con uno sguardo verso il benessere delle giovani generazioni, senza arretrare di un passo in termini di eccellenza.
L'appuntamento con il futuro della viticoltura è fissato quindi per venerdì 3 novembre nelle sale del Kurhaus dove protagonisti sono i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e vini da agricoltura integrata.
Grazie alla crescente diffusione di questo segmento del mercato, quest'anno il Merano WineFestival vedrà in esposizione ben 160 produttori e più di 300 etichette bio&dynamica, il che significa un +50% rispetto all'anno pre-pandemico.
Tra gli appuntamenti da non perdere “Percorrendo l’Italia” con l’enologo Luca D’Attoma.

Vini biodinamici e varietà PIWI, ovvero vini derivanti dai nuovi genomi viticoli ottenuti dall'incrocio di viti resistenti alle sempre più invadenti malattie fungine. Spiega Köcher: «Puntare su vitigni resistenti e sostenibili significa intraprendere la strada migliore e più efficace per una reale viticoltura sostenibile. Infatti, è nota la loro naturale resistenza alle malattie fungine grazie alla quale è possibile ridurre drasticamente il numero dei trattamenti, in questo modo aumentando di molto la tutela dell'ambiente, dei territori e delle persone. Allo stesso tempo, questi vini sono capaci di raggiungere vette di eccellenza assoluta», rimarca il patron del Merano WineFestival che aggiunge: «Sostengo quanto detto, dopo avere visitato decine tra le aziende presenti nella rassegna bio&dinamica, alcune di queste trasformate anche in fattorie didattiche o fattorie sociali. Ho toccato con mano come la drastica riduzione dei trattamenti in queste aziende coincida con un minor consumo energetico e il compattamento del suolo, oltre all'abbattimento delle emissioni di CO2. Aziende presenti al Merano WineFestival perché capaci di produrre eccellenze sostenibili, spesso anticipando quello che dovrà essere il solco della viticoltura di domani», chiude Helmuth Köcher.

Questi vini sono sinonimo di eccellenza, alta sostenibilità e minori emissioni di CO2 nell'atmosfera. Infine, dati alla mano, varietà resistenti alle principali malattie della vite come la peronospora, l'oidio e la botrite, permettono una sensibile riduzione dei trattamenti, così come un utilizzo moderato di antiparassitari e un risparmio nei consumi di acqua ormai diventato bene prezioso, viste le siccità che sempre più sfideranno l'agricoltura. 

Sostenibilità e rispetto del territorio che era uno dei principi di vita in Agitu Ideo Gudeta. Di origine etiope, Agitu era diventata nel mondo una persona di riferimento per chi voleva intendere la montagna come luogo di pace tra uomo e natura. La sua Azienda casearia “La Capra Felice” per tanti rappresentava una meta di pellegrinaggio per incontrare una donna che raccontava di un futuro migliore per le nuove generazioni. Tragicamente scomparsa il 29 dicembre 2020, Agitu è oggi simbolo di quel connubio tra ambiente e il concetto “difficile” di antropizzazione sostenibile del territorio. La 32° edizione del Merano WineFestival vuole ricordarla, intitolandole il Mercato della Terra di Slow Food Alto Adige Südtirol. Per questo motivo, il 4 novembre 2023 alle ore 10 in Piazza della Rena a Merano sarà la stessa presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, a dedicare il mercato contadino alla lungimiranza di una donna arrivata dai luoghi più poveri dell'Etiopia per arricchire di saggezza il nostro futuro. Al mercato parteciperanno 15 piccole aziende agroalimentari e artigiani del gusto, e saranno inoltre ospiti la comunità dei Cibi Fermentati, Il presidio dei Mieli di Alta Montagna Alpina, una rappresentanza del Mercato della Terra della Comunità degli Altopiani Cimbri nonché di vini e vignaioli dell’Alto Adige.

Non solo vino, il Merano WineFestival sempre più testimone delle eccellenze nella gastronomia italiana.

È un’esplosione di gusti e sapori della cucina italiana, la 32° edizione del Merano WineFestival grazue alla mitica “Gourmet Arena”, un padiglione che corre sulle passeggiate meranesi accanto all'edificio del Kurhaus, dove le eccellenze del mondo vitivinicolo trovano da oltre tre decenni la loro casa naturale. 

Proprio come nell'accezione degli antichi greci, “Arena” è un termine indovinato per indicare quel luogo dove si scontrano, incontrandosi, le eccellenze del ricco territorio italiano che parla tanto di pistacchi siciliani, quanto di panettoni campani oppure di prosciutti emiliani, se non di grappe trentine. 74 gli stand FOOD - SPIRIT - BEER che, tra gli altri prodotti, presentano le eccellenze candidate al prestigioso riconoscimento PLATINUM conferito dal Wine&Food Hunter meranese.

Gourmet Arena, quindi, luogo ideale per gli spettacoli degli oltre venti showcooking programmati nei due spazi dedicati a Campania Felix e Abruzzo Sostenibile. Tante anche le star stellate della cucina presenti come Chef Umberto De Martino del Ristorante “Florian Maison” di Bergamo che domenica 5 novembre alle ore 15:30 negli spazi di Campania Felix delizierà i suoi ospiti trasformando il gusto della cucina di Sorrento in una foto-ricordo, affinché l’esperienza rimanga impressa vividamente nella memoria. 
Dal canto suo, alle ore 17:00 negli stessi spazi a De Martino succederà in una staffetta del gusto e della fantasia il collega Lino Scarallo del Ristorante Palazzo Petrucci di Napoli. Primo chef stellato nella storia di Napoli, Scarallo è ormai un habitué del Merano WineFestival il quale ogni anno è capace di stupire con la sua cucina mediterranea da napoletano irriverente, così come ama descriversi.
Dalla città del Tasso, lo spirito rivoluzionario è quello di Chef Peppe Aversa, ambasciatore di quella accoglienza sorrentina che ha fatto della cucina italiana un marchio non solo di qualità ma anche di ospitalità turistica. Alle ore 15:00 di lunedì 6 novembre attesissima “The Final Session” che metterà assieme in uno spettacolare showcooking il genio creativo di quattro grandi testimoni della cultura popolare e alimentare campana: Chef Umberto De Martino, Chef Lino Scarallo, Chef Peppe Aversa e Chef Antonio Tubelli.
Nell'area Abruzzo Sostenibile, imperdibili le vere e proprie lezioni sulla cucina rurale che venerdì 3 novembre tra le 11:00 e le 15:00 Chef Davide Baboro e Chef Carlo Auriti presenteranno al pubblico in un incontro con le antiche tradizioni del passato quando queste si intersecano con le tecniche più innovative della cucina moderna.
Sempre nello stesso spazio, domenica 5 novembre, ancora un occhio di riguardo per la cultura contadina, questa volta ideata e impiattata da Chef Matteo Di Panfilo e Chef Carlo Auriti i quali alle 11:00 proporranno la loro versione personale dell'incontro tra tradizione e sostenibilità, come detto, marchio distintivo dell'agroalimentare abruzzese.

Il Merano WineFestival è anche il luogo e il momento nel corso del quale viene assegnato il prestigioso “Premio Godio” alla carriera. Il riconoscimento al cuoco regionale che opera in contesti montani lontani dalle grandi direttrici turistiche ma che allo stesso tempo ha dimostrato capacità di innovare la sua cucina, coraggio nella scelta dei prodotti e ricerca in termini di qualità e gusto. Il Premio Godio, frutto di un lungo lavoro di ricerca in collaborazione con l'Accademia della Cucina italiana, rappresenta il giusto riconoscimento a chi, esattamente come fece Chef Gianfranco Godio (primo stellato altoatesino), si è dimostrato capace di dare un significativo contributo alla cultura gastronomica regionale.

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