5-Hats. "HIC ET NUNC" Dobbiamo agire ora
Ritorna su Horecanews la rubrica a cura di 5-hats con una riflessione sul turismo e le opportunità che gli imprenditori devono cogliere per far rinascere il settore
Torna anche questo mese la rubrica a cura di 5-hats, azienda nata per supportare gli imprenditori ad emergere nel business del food&beverage.
Andrea Pilotti oggi propone una riflessione sul momento complicato che si trova a vivere il turismo e sulle opportunità esisenti - e da cogliere - per gli imprenditori al fine di poter superare la crisi e riprendere in mano le redini del comparto.
Partiamo da un concetto chiaro: la situazione del turismo italiano è delicatissima e l’intero comparto sta affrontando una enorme tensione emotiva, professionale ed economica e nessuno può dirsi escluso da questo vortice minimizzando il momento. Faccio questa precisazione per non essere frainteso nel mio comunicare che, nonostante tutto ciò, le opportunità ci sono se si vuole fare impresa! Credo che questo sia purtroppo l’ostacolo, ovvero la parola “impresa” che è un concetto sfuggente per molti; cosa intendiamo quindi con questa espressione e perché la soluzione è fare impresa? Essere imprenditore è una professione e considerando che stiamo analizzando le parole, se parliamo di imprenditore non sono inclusi concetti come padrone, capo o gestore: l’imprenditore è un valore aziendale e non un ruolo. In questo momento di ripartenza, infatti, si percepisce laddove è presente l’imprenditore e dove no. Ci sono strumenti ed opportunità di ripartenza che sono colti solo da chi vuole fare impresa. Cosa si intende con questo concetto? Fare impresa significa utilizzare tutti gli strumenti a disposizione come il capitale finanziario-economico o come le competenze e le risorse umane per creare nuovo business con prodotti o servizi, attraverso una strategia pianificata nel tempo. Per fare questo, però, si deve guardare oltre la quotidianità: per anni la maggioranza di tali operatori hanno guardato solo o in gran parte al lavoro quotidiano, senza preoccuparsi di pianificare un futuro diverso; a loro è andata bene così, fino all’arrivo del Covid. Ora che che è arrivato - ho pensato in cuor mio - cambieranno e penseranno a pianificare ed ad usare strategie innovative che porteranno a nuovi servizi o prodotti turistici, oppure creeranno progetti per attirare nuovi flussi internazionali... invece no, molti sono rimasti a guardare la quotidianità, a non vedere oltre, a lamentarsi aspettando che gli altri trovino le soluzioni al loro posto. Mi rivolgo sopratutto ai player come i gruppi alberghieri e gli operatori turistici che hanno le potenzialità di ridisegnare l’incoming, attirando nuovi target e sviluppando progetti in nazioni strategiche per la nostra economia: ora sono loro che dovrebbero avviare la ripartenza della filiera perchè gli strumenti finanziari sono sui tavoli che contano (di questo se volete ne possiamo parlare attraverso una richiesta di contatto attraverso la redazione) eppure se si bussa alla loro porta si dicono troppo indaffarati a piangersi addosso. Pensiamo per un attimo alla grande opportunità che ora abbiamo per ridisegnare non solo i servizi, ma anche per orientare tutti i flussi turistici dei prossimi anni, riscrivendo il turismo esattamente come lo hanno fatto gli operatori degli anni Cinquanta-Sessanta creando un miracolo Italiano. Non pensiamo che non ci siano le opportunità, perchè per gli imprenditori non esiste il concetto di assenza di opportunità. Ora ed in questi giorni, le opportunità ci sono per chi le vuole cogliere, per chi sa ascoltare delle proposte chiare e dirette, per chi non ha paura di mettersi in gioco e per chi vuole reagire alla paura di non farcela con la sua attività. Sì, ci sono le opportunità, occorre solo voler far impresa “vera”, ovvero quella che fa la differenza sul mercato. Tra le attività del Tutor ci sono anche quelle dirette a scuotere l’interlocutore, per farlo reagire ad una situazione e per non peggiorarla. Oggi lo scossone deve essere questo: se siete imprenditori, agite! Se invece non siete imprenditori perché vi è andata bene così fino ad oggi, è arrivato il momento di diventarlo per uscire da questa situazione delicata e critica.
Partiamo da un concetto chiaro: la situazione del turismo italiano è delicatissima e l’intero comparto sta affrontando una enorme tensione emotiva, professionale ed economica e nessuno può dirsi escluso da questo vortice minimizzando il momento. Faccio questa precisazione per non essere frainteso nel mio comunicare che, nonostante tutto ciò, le opportunità ci sono se si vuole fare impresa! Credo che questo sia purtroppo l’ostacolo, ovvero la parola “impresa” che è un concetto sfuggente per molti; cosa intendiamo quindi con questa espressione e perché la soluzione è fare impresa? Essere imprenditore è una professione e considerando che stiamo analizzando le parole, se parliamo di imprenditore non sono inclusi concetti come padrone, capo o gestore: l’imprenditore è un valore aziendale e non un ruolo. In questo momento di ripartenza, infatti, si percepisce laddove è presente l’imprenditore e dove no. Ci sono strumenti ed opportunità di ripartenza che sono colti solo da chi vuole fare impresa. Cosa si intende con questo concetto? Fare impresa significa utilizzare tutti gli strumenti a disposizione come il capitale finanziario-economico o come le competenze e le risorse umane per creare nuovo business con prodotti o servizi, attraverso una strategia pianificata nel tempo. Per fare questo, però, si deve guardare oltre la quotidianità: per anni la maggioranza di tali operatori hanno guardato solo o in gran parte al lavoro quotidiano, senza preoccuparsi di pianificare un futuro diverso; a loro è andata bene così, fino all’arrivo del Covid. Ora che che è arrivato - ho pensato in cuor mio - cambieranno e penseranno a pianificare ed ad usare strategie innovative che porteranno a nuovi servizi o prodotti turistici, oppure creeranno progetti per attirare nuovi flussi internazionali... invece no, molti sono rimasti a guardare la quotidianità, a non vedere oltre, a lamentarsi aspettando che gli altri trovino le soluzioni al loro posto. Mi rivolgo sopratutto ai player come i gruppi alberghieri e gli operatori turistici che hanno le potenzialità di ridisegnare l’incoming, attirando nuovi target e sviluppando progetti in nazioni strategiche per la nostra economia: ora sono loro che dovrebbero avviare la ripartenza della filiera perchè gli strumenti finanziari sono sui tavoli che contano (di questo se volete ne possiamo parlare attraverso una richiesta di contatto attraverso la redazione) eppure se si bussa alla loro porta si dicono troppo indaffarati a piangersi addosso. Pensiamo per un attimo alla grande opportunità che ora abbiamo per ridisegnare non solo i servizi, ma anche per orientare tutti i flussi turistici dei prossimi anni, riscrivendo il turismo esattamente come lo hanno fatto gli operatori degli anni Cinquanta-Sessanta creando un miracolo Italiano. Non pensiamo che non ci siano le opportunità, perchè per gli imprenditori non esiste il concetto di assenza di opportunità. Ora ed in questi giorni, le opportunità ci sono per chi le vuole cogliere, per chi sa ascoltare delle proposte chiare e dirette, per chi non ha paura di mettersi in gioco e per chi vuole reagire alla paura di non farcela con la sua attività. Sì, ci sono le opportunità, occorre solo voler far impresa “vera”, ovvero quella che fa la differenza sul mercato. Tra le attività del Tutor ci sono anche quelle dirette a scuotere l’interlocutore, per farlo reagire ad una situazione e per non peggiorarla. Oggi lo scossone deve essere questo: se siete imprenditori, agite! Se invece non siete imprenditori perché vi è andata bene così fino ad oggi, è arrivato il momento di diventarlo per uscire da questa situazione delicata e critica.
Di Andrea Pilotti, 5-hats
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