Addio a Giovanni Santambrogio, l’imprenditore che ha trasformato l’industria delle bevande

Giovanni Santambrogio, imprenditore di successo, ha rivoluzionato il settore delle bevande e delle acque minerali, con imprese come Boario e Birra Wuhrer.

3 Sett 2024 - 11:21
Addio a Giovanni Santambrogio, l’imprenditore che ha trasformato l’industria delle bevande
Ph. credits:

PROTAGONISTI - Come riporta la testata "Il Cittadino Monza e Brianza", è deceduto martedì scorso all’età di 96 anni Giovanni Santambrogio. La sua carriera imprenditoriale affonda le radici a Lissone nel 1928, dove il nonno gestiva una piccola fabbrica di bevande gassate. Dopo aver completato gli studi classici a Milano e lavorato con il padre nella produzione di acque gassate a Lissone, Santambrogio si laurea in legge nel 1954. Durante gli anni universitari, trova anche il tempo per giocare a calcio, prima nella nazionale dell’Università Cattolica e successivamente in Serie C con la Pro Sesto per quattro stagioni. L'attività sportiva, ricorda la famiglia, gli permise di guadagnare i primi soldi per acquistare la sua prima auto.

Nonostante i successi sportivi, Santambrogio decide di abbandonare il calcio e si iscrive all'albo degli avvocati e procuratori di Monza, ma il destino lo porta a intraprendere una carriera diversa: un viaggio a New York lo spinge a lasciare la pratica legale per dedicarsi al mondo dell'impresa. Negli anni successivi, Santambrogio diventa un nome noto nel settore delle bevande e dell'alimentazione. Tra le sue realizzazioni ci sono la Santambrogio di Lissone, Boario, Baveno, Birra Wuhrer, Birra Sempione, Gajum, Fontenova, Giommi e Bibital. A rappresentare il suo più grande successo le Gocce di Carnia, che, dopo una gestione iniziale difficile, ha visto un incremento esponenziale del fatturato e del mercato, espandendosi dal Triveneto in Germania, Austria, Repubblica Ceca e persino negli Stati Uniti. All'interno dell'azienda Santambrogio ha ricoperto vari ruoli, inclusi consigliere di amministrazione e presidente.

Dalla vendita di Boario al successo di Birra Wuhrer

Nel 1971, Giovanni Santambrogio vende Boario ai francesi del gruppo BSN, l'anno successivo accetta l'incarico di consigliere delegato presso la Birra Wuhrer, che stava attraversando una crisi profonda a causa della recessione economica. Come riportato nella sua biografia, Santambrogio affronta la sfida con determinazione e riesce a risanare le gravi perdite accumulate negli anni precedenti. Nel 1975, chiude il bilancio in pareggio, dimostrando una notevole capacità di recupero.

Riconoscendo l'importanza dell'internazionalizzazione per superare le difficoltà del mercato interno, Santambrogio orienta la Birra Wuhrer verso l'esportazione. Nonostante la forte concorrenza di marchi internazionali, soprattutto tedeschi e olandesi, la Birra Wuhrer riesce a imporsi sul mercato americano con il prodotto Crystall Wuhrer, contrastando efficacemente la recessione e consolidando la posizione dell'azienda a livello globale.

Santambrogio trasforma Boario in azienda leader del settore delle acque minerali

Negli anni successivi al suo ritorno dagli Stati Uniti, Santambrogio ha utilizzato la sua esperienza e intuizione imprenditoriale per trasformare la Boario in un gigante del settore. Dal 1956, quando l'azienda contava solo poche unità lavorative, la crescita è stata esponenziale. La manodopera è aumentata fino a superare le 500 persone, e lo stabilimento di Boario è stato modernizzato con l'installazione di impianti all'avanguardia. Nuove costruzioni e ampi capannoni sono stati eretti seguendo le tecniche più avanzate dell'epoca, facendo dello stabilimento un esempio di eccellenza, efficienza e innovazione.

La trasformazione dell'azienda è stata documentata anche da un video conservato presso l'Archivio Luce, realizzato in occasione del primo Congresso nazionale sull'imbottigliamento delle acque minerali, che evidenzia l'importanza e il progresso dello stabilimento.

L'azienda fondata da Santambrogio è diventata un modello di successo, non solo per la sua struttura esemplare e il rendimento economico, ma anche per la rete di relazioni personali che ha saputo costruire. Nel 1971, Boario si affermava come leader del mercato italiano, detenendo una quota del 10% su un totale di 1 miliardo di litri di acqua minerale consumati nel paese.

Ha avuto quattro figli: Filippo, Roberto, Rossella e Annalisa. I funerali si sono celebrati lo scorso sabato a Milano.

Ph. credits: "Il Cittadino Monza e Brianza" https://www.ilcittadinomb.it/news/economia/industria-lissone-addio-a-giovanni-santambrogio-re-acque-minerali/

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Compila il mio modulo online.