Al Festival della Scienza di Genova un laboratorio permanente sui salumi italiani
Fino al 1° novembre l'Istituto Valorizzazione Salumi Italiani è al Festival della Scienza di Genova con "Do you speak salumese", laboratorio permanente per scoprire il grande mondo della salumeria italiana, dalla storia più antica alle tecniche più recenti, non c'è regione italiana che non abbia i suoi salumi tipici.
L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) partecipa al Festival della Scienza di Genova - dal 2003 evento di riferimento a livello internazionale per diffondere la cultura scientifica - con un laboratorio permanente dal titolo “Do you speak salumese?”, presso la Piazza delle Feste, Area porto antico di Genova.
Quello fra IVSI e il Festival è un sodalizio che dura da oltre 15 anni e ogni volta si rinnova con esperienze formative sempre nuove. In questa edizione, dedicata ai linguaggi, l’Istituto ha voluto testare la conoscenza che le persone – di tutte le età - hanno dei salumi: alimenti antichissimi, di cui si ha traccia dal tempo degli etruschi. Prodotti della storia del nostro Paese, che affondano le loro radici nella cultura dei territori di cui sono espressione e che ben comunicano la grande varietà che il nostro Paese vanta in termini di produzioni agroalimentari. Basti pensare che non c'è Regione italiana che non abbia i suoi salumi tradizionali, con addirittura 666 preparazioni salumiere diverse (di cui 91 soltanto in Lombardia, la Regione regina), che impiegano la carne suina come ingrediente principale.
“Do you speak salumese?”, questo il titolo del laboratorio nato dalla collaborazione con IVSI, vuole condurre il partecipante alla scoperta di tale mondo, per far conoscere come queste lavorazioni si siano trasformate nel corso del tempo, dando vita alla grande salumeria italiana. Profumi, forme e colori che contraddistinguono queste produzioni, affrontate con l’aiuto degli animatori scientifici del Festival, accompagnano così i visitatori in un viaggio unico fra gusto e scoperta, per conoscere più a fondo parole e sensazioni di un settore colmo di storia e sapienza produttiva.
“La struttura del laboratorio è molto semplice. Siamo partiti dal contenuto dei salumi andando ad indagare cosa c’è all’interno attraverso i sensi, in primis l’olfatto. Dopo aver sentito i vari profumi e le fragranze, dal sale al peperoncino, si passa all’assaggio finale dove i partecipanti ritroveranno quella sensazione provata attraverso l’olfatto poco prima.
Con l’aiuto di una sagoma disegnata del maiale, una sorta di ‘mappa del suino’, si interrogano i partecipanti sull’origine dei salumi, per scoprire se conoscono da quale parte dell’animale i vari prodotti - come ad esempio lardo, prosciutto, pancetta o capocollo - siano ricavati; si passa poi alla loro origine geografica, alla scoperta delle Regioni di provenienza, in cui si evidenziano le differenze produttive” ha affermato Emanuele Bargelli, Progettista eventi e relazioni con gli sponsor.
“L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani partecipa ormai da più di 15 anni al Festival della Scienza. Per l’Istituto è un grande onore essere presenti in un contesto così qualificato ed internazionale, nel quale c’è la possibilità di trattare gli aspetti scientifici di prodotti molto legati alla tradizione. In questi anni, attraverso le nostre iniziative, abbiamo contribuito a diffondere la conoscenza delle caratteristiche tipiche dei salumi italiani e dei territori cui appartengono, soprattutto fra il pubblico più giovane” ha affermato Monica Malavasi, Direttore di IVSI.
La presenza dell’Istituto si conclude il 1° novembre con un evento programmato alle 18:00 presso il Mercato Orientale di Genova, che vede la partecipazione di Giovanni Ballarini, Professore Emerito dell’Università di Parma e profondo conoscitore di questi prodotti: a lui sarà affidato il compito di raccontarne le origini, la storia e le tradizioni.
Seguirà poi il gioco finale: un quiz con domande apparentemente semplici, ma che poi si rivelano spesso difficili per molti, come per esempio, “il prosciutto crudo si ricava dalle cosce anteriori o posteriori del maiale?” L’esperienza del passato ha evidenziato non poche sorprese, dimostrando quanto poco si conosca in realtà di questi prodotti
Dopo il gioco seguirà un aperitivo, con la degustazione di diverse tipologie di salumi, tra cui il prosciutto crudo, il prosciutto cotto, la mortadella e il salame.
Maggiori informazioni:
https://www.festivalscienza.it/site/home/programma-2022/eventi-in-presenza/do-you-speak-salumese.html
L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani è un consorzio volontario senza fini di lucro, nato nel 1985 per diffondere la conoscenza degli aspetti produttivi, economici, nutrizionali e culturali dei salumi promuovendo un patrimonio alimentare unico al mondo. Tante le iniziative realizzate da IVSI in Italia: ricerche di mercato, analisi sui prodotti, seminari, degustazioni, eventi, pubblicazioni. Numerosi i programmi promozionali sviluppati all’estero: Germania, Francia, Inghilterra, Svezia, Finlandia, Belgio, Russia, Brasile, Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan e Giappone. Nel 2005 IVSI ha ideato il concept SalumiAmo®, un nuovo modo di intendere l’aperitivo che diventa un’esperienza sensoriale e culturale. Oltre al momento conviviale, infatti, centrali sono le informazioni sui salumi italiani, che vengono così degustati in modo piacevole e consapevole. L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha creato anche il Manifesto IVSI che raccoglie i valori identificativi delle aziende produttrici di salumi, sintetizzati in: storia e tradizione, informazione e cultura, qualità e sostenibilità, legame con il territorio, stile di vita italiano, gioco di squadra e orientamento al futuro. Sette valori che testimoniano l’impegno delle aziende a favore dei consumatori.
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