Al via la commercializzazione stagionale del cavolfiore della Val Venosta
Un boccone di Val Venosta che non ha il dolce-aromatico sapore della mela, ma che rappresenta il frutto del 95% della produzione orticola di una magica vallata.
Parliamo del cavolfiore della Val Venosta, la più diffusa fra le molte verdure di montagna che, anche d'estate, spuntano dai campi grazie ai benefici effetti di un microclima unico, povero di precipitazioni e mitigato dalle nottate fresche e secche dell’Alto Adige.
Le 3.700 tonnellate che, anche quest'anno, saranno raccolte dai produttori associati al consorzio VI.P garantiranno, nelle parole del responsabile vendite verdure Reinhard Ladurner, “un rifornimento costante da metà giugno fino alla metà di ottobre, senza mai derogare sul fronte della qualità e senza perdere nulla delle proprietà di una vera e propria eccellenza”.
Di colore bianco candido, sempre croccante e dal gusto più delicato di quello dei cavolfiori che siamo abituati a cucinare, il cavolfiore estivo della Val Venosta vanta del resto una tradizione orticola ormai cinquantennale, aggiornata costantemente secondo i più moderni criteri di sostenibilità e curata da agricoltori, nelle parole di Ladurner, “sempre più preparati e al passo coi tempi”.
La prova migliore del connubio di successo fra saperi antichi e innovazione tecniche che, anche quando si parla di cavolfiori, caratterizza l'ambiente venostano sta allora, sempre nella visione di Ladurner, “nell'esplosione produttiva dell'ultimo quinquennio, che ha innalzato le quote annuali distribuite ai consumatori di oltre il 50%”.
A giovarne, in un percorso certificato che in meno di una giornata, passando dal campo attraverso un repentino abbattimento di temperatura, prepara le verdure per gli scaffali della grande distribuzione, sarà il mercato Italia che assorbe il 99% della produzione stagionale e potrà fare ancora affidamento sui consueti stringenti standard di qualità: “il nostro Cavolfiore – conclude Ladurner - sarà presente in tutta Italia sia nei mercati ortofrutticoli principali che nella DO e GDO attraverso una rete di vendita capillare.”
[caption id="attachment_33309" align="aligncenter" width="680"] Reinhard Ladurner[/caption]
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