Allegrini presenta la sua nuova brand architecture a Vinitaly 2024
Nasce Allegrini Wines, realtà che ingloba la storica cantina della Valpolicella, Allegrini Wine Distribution e il nuovo centro produttivo Tenuta Merigo
Vinitaly segna il debutto ufficiale di Allegrini Wines, il nuovo soggetto che unisce tutte le attività della famiglia Allegrini nel campo vinicolo. Dopo una recente riorganizzazione aziendale, con l'acquisizione della maggioranza delle azioni da parte dei fratelli Francesco, Matteo e Giovanni - figli di Franco - insieme alla cugina Silvia, figlia di Walter, ora al comando dell'azienda, verrà svelata durante l'importante evento fieristico la nuova "architettura del brand".
La volontà della nuova governance della storica cantina della Valpolicella è quella di mettere al centro il vino e tutti i progetti mirati alla sua valorizzazione, facendo al contempo chiarezza su ruoli, competenze e perimetro di azione all’interno della struttura aziendale. Nasce così Allegrini Wines e, con essa, un logo nuovo di zecca con le iniziali stilizzate del naming.
«Insieme all’agenzia di comunicazione integrata Hangar Design Group abbiamo portato a compimento il rebranding che sancisce ufficialmente l’inizio del nuovo corso aziendale. Vogliamo mantenere Allegrini al centro di tutto ed è il motivo per cui questo nome resta cruciale, pur venendo declinato in più ‘units’ relative alle diverse anime e sfaccettature del nostro operato», afferma il CEO Francesco Allegrini.
Ecco quindi che sotto il cappello di Allegrini Wines si colloca innanzitutto Allegrini, lo storico marchio che da sempre promuove i “signature wines” della Valpolicella (e da qualche anno anche il Lugana) nel mondo. Allegrini Wine Distribution è invece la società di distribuzione che nasce dalla volontà di affiancare ai vini in gamma una serie di prodotti di realtà affini per filosofia e rispetto della tradizione, a cominciare dalle referenze di Corte Giara, la linea creata nel 1989 dalla famiglia Allegrini e dedicata ai vini con un ottimo rapporto qualità-prezzo, ma al contempo con una grande ricerca volta alla materia prima e attenta alle mutazioni dei consumi globali. Ad arricchire il portfolio di Allegrini Wine Distribution si sono aggiunte inoltre di recente: Agricola Lanciani, una realtà marchigiana, completamente biologica, che punta alla valorizzazione di due vitigni storici di questa regione, ovvero il Pecorino e il Montepulciano; Domaine du Couvent, piccola azienda a conduzione familiare della Borgogna, più precisamente di Gevrey-Chambertin; e Jacques Picard, dell’omonimo artigiano “vigneron” della Champagne. Tra le firme straniere già distribuite in Italia si segnalano inoltre Olivier Leflaive, Thibault Liger-Belair, Domaine Henri Rebourseau - uno dei riferimenti più importanti sulla borgognona Côte de Nuits per la produzione di grandi vini - e, direttamente dalla Champagne, il rinomato Valentin Leflaive.
A completamento del progetto di innovazione della cantina veronese rientra infine, sempre nell’orbita di Allegrini Wines, Tenuta Merigo, il nuovo centro produttivo che vedrà la luce nei prossimi anni a Fumane, in memoria della nonna paterna dei cugini Allegrini, nell’area adiacente all’attuale sede aziendale. Tenuta Merigo sarà anche lo spazio di Allegrini dedicato all’accoglienza eno-turistica e alla valorizzazione del territorio della Valpolicella, uno degli obiettivi imprescindibili perseguiti dalla nuova governance.
Allegrini avvia la sua attività nel 1854, quando Giovanni Allegrini fonda l'azienda a Fumane, nella Valpolicella Classica. La sua visione e dedizione l'hanno trasformata in un punto di riferimento nel settore vitivinicolo per solidità, innovazione ed efficienza, fino a farla diventare una delle cantine italiane più rinomate al mondo, come dimostrato dalla importante presenza sui mercati esteri dagli innumerevoli riconoscimenti e premi ottenuti negli anni. Uno su tutti, il Fieramonte - Amarone della Valpolicella Classico Riserva D.O.C.G. - si è aggiudicato per due anni consecutivi i 100 punti da parte di Decanter, “bibbia” internazionale del vino. Dopo la scomparsa di Giovanni, i suoi figli ne hanno tramandato l’eredità, mantenendo viva la tradizione di famiglia e promuovendo il marchio a livello internazionale. Dal dicembre 2023 l’azienda è stata acquisita dalla settima generazione, rappresentata da Francesco, Giovanni e Matteo, figli di Franco, e dalla cugina Silvia, figlia di Walter.
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