Appuntamenti enogastronomici hanno animato l'Adunata degli alpini
Cinquecentomila alpini hanno invaso nel week end del 12 maggio la città di Milano per la 92esima edizione dell'adunata dell'Associazione Nazionale Alpini (Ana) fondata l'8 luglio. Festeggiamenti in ogni angolo della città anche dal sapore gourmet con la nascita del "Panino dell'Alpino", creato per l'occasione da Deliveroo, in collaborazione con Panino Giusto e Bocconcino, come vi abbiamo raccontato nella nostra news Deliveroo celebra il centenario degli Alpini con due ricette, il Panino dell'Alpino è stato declinato in due ricette ispirate alle atmosfere e all'ambiente della montagna e dedicate a sostenere le attività del Coro dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Milano, il coro del capoluogo milanese che proprio quest'anno celebra il suo 70esimo anniversario.
Partner delle celebrazioni è Confagricoltura presente al Villaggio degli Alpini in piazza Castello con "Casa Confagricoltura", uno stand nel quale sono proposte le eccellenze agroalimentari delle aziende associate. Tra le proposte alimentari nel corso dell'adunata in Piazza Duomo e Piazza Castello quattro mortadelle giganti da 900 kg e lunghe 6 metri l'una.
Amaro Braulio
Protagonista dell'adunata l'Amaro Braulio, che ha portato con sé i profumi di montagna e della Valtellina dove viene prodotto secondo la ricetta originale tramandata inalterata sin dal 1875 tra le generazioni della famiglia Peloni. L’Amaro Braulio è stato presente all’Adunata degli Alpini con cinque postazioni di somministrazione, veri e propri bar dislocati in differenti punti nevralgici della manifestazione. La botte Braulio, realizzata in collaborazione con esperti artigiani, ha dato il benvenuto ai partecipanti di fronte al Castello Sforzesco, per regalare un momento di relax, respirando l’atmosfera e il calore di un vero rifugio alpino. Oltre a scoprire dettagli e curiosità sulla storia dell’amaro e sulla sua ricetta segreta, presso le cinque postazioni è stato possibile gustare l’amaro nelle due varianti: Braulio Classico – che invecchia nelle botti almeno 15 mesi – e Braulio Riserva – dal gusto più corposo e intenso che necessita di almeno 24 mesi di invecchiamento.
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