Caldo: danni a frutta e verdura ma nessun rischio siccità
Cominciano ad emergere le stime dei danni al comparto di frutta e verdura italiano colpito in questo periodo da un caldo che non ha precedenti.
Secondo Coldiretti le alte temperature hanno provocato perdite dal 10% al 30% del raccolto in alcune aziende della Pianura Padana, dove si registrano i picchi di calore più elevati.
Tra i frutti di stagione è l'anguria a risentire molto delle elevate temperature.
Trattandosi di un frutto consumato soprattutto con le temperature calde, l'anguria ha perso parte della stagione soprattutto a causa della pioggia che ha dominato il mese di maggio. Nel mese di giugno le angurie mostrano invece evidenti segni di scottature con sfregi bianchi sulla buccia.
Con il grande caldo, spiega la Coldiretti, gli agricoltori stanno ricorrendo all'irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature.
Le piante sono infatti a rischio stress idrico e colpi di calore che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali.
Al momento, comunque, non c'è allarme siccità; le abbondanti precipitazioni del mese di maggio garantiscono di non correre questo rischio.
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