Carpenè Malvolti presenta la "SABI Collection" a Vinitaly: pioniera in comunicazione
Un marchio, per potersi definire storico, deve aver superato la prova del tempo ed aver vinto le continue sfide imposte dagli eventi, forte dell’affinamento del proprio know-how e della permeabilità alle spinte innovative. E se si parla di storicità ed attitudine all’innovazione l’esempio per eccellenza è quello della Carpenè Malvolti, Cantina fondata a Conegliano nel 1868 da Antonio Carpenè e contraddistintasi nel corso di tutta la sua storia, attraverso cinque Generazioni, per le pionieristiche determinazioni imprenditoriali.
È stata la prima a produrre quel vino che oggi gode di fama internazionale, il Prosecco, a sperimentarne un metodo di spumantizzazione ad hoc e a riportare in etichetta un riferimento concreto al vitigno di origine nonché al suo legame con il Territorio di provenienza, iscrivendo per prima il termine Prosecco. E con altrettanto spirito innovativo è stata la prima a credere nei mezzi e nelle dinamiche comunicative per accrescere la brand awareness nel corso della sua storia.
Su tali premesse è stata presentata al Vinitaly, presso lo stand della storica Casa Spumantistica, la ricerca “Una marca nel tempo” - condotta dagli Studenti della Scuola Enologica di Conegliano e della Fondazione ITS Academy - sul percorso evolutivo che ha caratterizzato lo stile comunicativo della Carpenè Malvolti dalle origini al oggi.
“Ancora una volta – commenta Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia – la Carpenè Malvolti si impegna ad investire nella formazione delle nuove generazioni coinvolgendoli nella rilettura storica dell’evoluzione del proprio stile comunicativo. Un lavoro prospettico finalizzato ad un più ampio progetto di valorizzazione di quel Vino Spumante, a cui ci pregiamo di aver dato i natali. L’innovazione comunicativa del marchio è un processo che è andato di pari passo con l’evoluzione del prodotto e, così come si evince dal lavoro condotto dagli Studenti, è strettamente connesso alle tappe storiche che hanno contraddistinto lo sviluppo del Prosecco quale eccellenza del nostro Territorio”.
“Una marca nel tempo” è sia una rilettura storica delle principali tappe compiute nel corso degli anni che hanno contribuito ad accrescere la brand awareness sia lo studio di quell’insieme di fattori e valori fondanti che hanno permesso l’affermazione di un brand di successo.
Un excursus storico sulle modalità e gli strumenti di comunicazione utilizzati da fine Ottocento ad oggi. Come comunicava l’Impresa di marca nel settore vitivinicolo un tempo e come comunica nel presente, utilizzando i canali tradizionali e cercando altresì di governare il mondo della comunicazione digitale; la visione pionieristica della Carpenè Malvolti in tale ambito rappresenta una case history autorevole ed innovativa.
Ed è proprio per celebrare la comunicazione e la brand identity di Carpenè Malvolti, attraverso ciò che più iconicamente rappresenta un'azienda che produce Prosecco ovvero le etichette, la SABI Collection nasce per onorare uno storico artista.
SABI Collection: la Limited Edition dedicata al grafico degli anni Trenta Sabi
Si chiama “SABI Collection” ed è dedicata a Sandro Bidasio degli Imberti - in arte SABI - la limited edition della Carpenè Malvolti. Quattro Magnum di Prosecco Superiore, identificate ciascuna con un numero di serie, quattro etichette che rappresentano ciascuna un decennio del lungo sodalizio che ha unito il celebre grafico di Conegliano alla storica Cantina.Etichetta anni Trenta: le doti terapeutiche del Prosecco Spumante Carpenè Malvolti
La prima delle quattro Magnum è dedicata agli anni Trenta e riproduce una prescrizione medica del luminare Augusto Murri - considerato il primo Testimonial dell’Impresa – in cui si raccomandavano le doti terapeutiche del Prosecco Spumante Carpenè Malvolti.Etichetta anni Quaranta: l'interesse per il Prosecco cresce
La seconda etichetta è dedicata agli anni Quaranta ed è la rappresentazione della curiosità e dell’interesse che andava crescendo intorno al Prosecco.Etichetta anni Cinquanta: tecnica grafica nuova
mentre l’immagine ispirata dagli anni Cinquanta volge verso la modernità utilizzando una tecnica grafica nuova, quella del disegno stilizzato in cui si ritrae un incontro conviviale, solenne e festoso.Magnum dedicata agli anni Settanta: la "prima volta" del Prosecco
Infine la Magnum dedicata gli anni Settanta, ritrae l’evoluzione dei consumi del Vino Spumante, tradotta nell’immagine della storica bottiglia recante la prima iscrizione in etichetta della dicitura Prosecco, interpretata con uno stile grafico proiettato al futuro ed in sintonia con il sentiment delle pubblicità del tempo. Personaggio eclettico, Sandro Bidasio degli Imberti, enotecnico di formazione e disegnatore autodidatta di spiccato acume ed umorismo, si è distinto per i suoi schizzi incisivi e freschi, per i bozzetti di ricerca vivaci e di tocco immediato, semplice ed efficace in cui si ritrovavano una eccellente sintesi espressiva accompagnata da un misurato cromatismo e un perfetto equilibrio compositivo e formale.Sandro Bidasio e il suo legame con la famiglia Carpenè
Attraverso la SABI Collection, Carpenè Malvolti sceglie ancora una volta di celebrare e dare valore alle proprie radici, ispirandosi per le etichette alle quattro campagne pubblicitarie storiche ritenute più significative tra tutte quelle realizzate appositamente da Sandro Bidasio. Illustratore di cartellonistica pubblicitaria, etichette e slogan commerciali, è stato l’artefice di importanti campagne pubblicitarie in ambito vitivinicolo e ciò lo ha portato ad incontrare la Famiglia Carpenè – da sempre pioniera anche in campo comunicativo – per la quale ha realizzato alcuni dei suoi progetti più importanti. Il primo lavoro che li ha visti protagonisti insieme, è stata la realizzazione dell’etichetta stampata sulla pancia di una bottiglia di grappa a forma di zucchetta, che di fatto ne sancì a quel tempo il lancio commerciale. Tuttavia il primato dell’Impresa nell’essere precursori dell’utilizzo dei testimonial nelle campagne per promuovere, nobilitare e far conoscere i propri vini e distillati, fece si che da quel momento in poi la Carpenè Malvolti si avvalesse della sua arte grafica in più occasioni. A determinare tale scelta comunicativa strategica fu Etile, la seconda Generazione, a cui si ascrive altresì il merito di essere stato l’artefice del primo, storico, approccio alla propaganda per il marchio in un contesto ufficiale, in occasione dell’Esposizioni Riunite di Milano del 1894 fece realizzare, con l’intento di promuovere il prodotto ed altresì legarlo alla valorizzazione del Territorio, un pozzo in stile medievale nel cortile della Rocchetta nel Castello di Milano, dove venivano offerti in degustazione vino e distillati di Carpenè Malvolti. La visione pionieristica dimostrata da sempre dalla Carpenè Malvolti in ambito comunicativo, fa di essa un emblematico esempio dell’importanza del saper interpretare e governare strategicamente gli strumenti comunicativi disponibili nel corso del tempo per accrescere la propria brand awareness. Dai mezzi di comunicazione più o meno tradizionali del passato, alla presenza odierna nel mondo digitale e sui social.
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