Dalla sanità alle iniziative sociali: le azioni solidali delle aziende del food & beverage
La donazione di Conserve Italia al Banco Alimentare
Circa 143.000 prodotti alimentari tra scatole di pomodoro, vasetti di legumi e brik di succhi di frutta, pari a oltre 52 tonnellate di alimenti e bevande destinati a famiglie indigenti che in questa emergenza sanitaria ed economica necessitano ancor più di un sostegno concreto. È la donazione straordinaria effettuata da Conserve Italia alla Fondazione Banco Alimentare dell’Emilia-Romagna, che rifornisce abitualmente 770 strutture di carità e assistenza in tutta la regione raggiungendo 120.000 persone bisognose. La consegna dei prodotti è avvenuta nello stabilimento di Pomposa di Codigoro (Fe), dove il Gruppo cooperativo dei marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani produce conserve di pomodoro, vegetali e frutta in scatola. “La solidarietà e la mutualità sono valori che fanno parte del nostro dna cooperativo, ogni anno doniamo centinaia di tonnellate di prodotti sia al Banco Alimentare che ai diversi Empori Solidali presenti nelle vicinanze dei nostri stabilimenti, così come ad associazioni di volontariato, Caritas, parrocchie ed enti non profit – dichiara il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti -. In particolare, con la Fondazione Banco Alimentare dell’Emilia-Romagna abbiamo un rapporto consolidato che prosegue da oltre 25 anni e che ci porta a rifornire in maniera costante questa grande rete di solidarietà presente in tutta Italia, consentendoci anche di incrementare le nostre donazioni nei momenti di maggiore bisogno come questo”. Dall’inizio di aprile, nell’ambito dell’ordinaria attività di donazione, Conserve Italia ha infatti consegnato al Banco Alimentare 20 tonnellate di prodotti (perlopiù succhi di frutta e legumi), alle quali si aggiungono le 52 tonnellate della donazione straordinaria effettuata oggi. “In questo frangente così particolare e drammatico, abbiamo continuato, pur tra tante difficoltà la nostra quotidiana attività di recupero e distribuzione, mettendoci anche a disposizione delle istituzioni per dare il nostro contributo - dichiara Stefano Dalmonte, presidente della Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna -. In questo periodo abbiamo ricevuto molte richieste da parte di persone che prima non avevano necessità di un sostegno alimentare. È un grosso sforzo che come Banco Alimentare Emilia Romagna - e come Rete Banco tutta sull’intero territorio nazionale stiamo facendo per non far mancare a nessuna persona in stato di fragilità, pregressa e nuova, l’aiuto alimentare. Ringrazio quindi Conserve Italia, che già da anni collabora con noi, per la donazione straordinaria di prodotti in questa situazione di emergenza”.Conserve Italia è un Gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo), leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e lavora 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro. Conserve Italia dà lavoro in Italia a oltre 3.000 persone tra lavoratori fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.
Bofrost a sostegno del personale sanitario con 1,5 milioni in buoni spesa donati agli ospedali italiani
Dopo aver raccolto 350 mila euro da destinare a oltre 50 ospedali italiani per l’acquisto di attrezzature sanitarie, Bofrost ora pensa a sostenere direttamente il personale sul campo con un altro gesto concreto: buoni per la spesa alimentare online che medici, infermieri e professionisti impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus potranno utilizzare per l’acquisto delle specialità surgelate dell’azienda. A ciascuna delle strutture che hanno beneficiato dei fondi raccolti fra i clienti delle varie filiali in tutta Italia, Bofrost donerà infatti anche un pacchetto da 1.000 buoni spesa del valore di 30 euro. In tutto si tratta di 1,5 milioni di euro messi a disposizione da Bofrost per la spesa alimentare dei sanitari. "Vogliamo dare un sostegno e un segno di vicinanza direttamente a quelli che sono davvero i nostri eroi, i sanitari in prima linea nelle corsie, con un pensiero anche alle loro famiglie duramente provate. Quando tutto questo sarà finito, non dobbiamo dimenticarli – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin –. Per questo, oltre al denaro raccolto tramite l’iniziativa 'Insieme siamo una forza', le nostre filiali consegneranno agli ospedali anche buoni spesa per l’acquisto online di prodotti Bofrost". Ogni buono presenta un codice univoco da inserire sul sito web di Bofrost; la distribuzione avverrà a cura delle singole strutture, secondo i criteri ritenuti più opportuni. Con questa iniziativa di solidarietà Bofrost ha puntato sul legame che ogni filiale instaura con i propri territori, con la clientela e anche, in questo difficile momento, con gli ospedali che in quei territori operano. "Quello con le realtà locali è un legame che abbiamo sempre coltivato – conclude Tesolin –. In particolare, in queste settimane, i nostri venditori continuano con grande impegno a garantire a migliaia di famiglie un servizio indispensabile, quello della consegna in sicurezza di alimentari a domicilio. Un servizio che siamo orgogliosi di poter offrire anche al personale sanitario in tutta Italia con la distribuzione dei buoni spesa, che speriamo possano magari servire a condividere una bella cena in famiglia, quando l’emergenza sarà passata".bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Vi lavorano 2.400 persone in tutta Italia. Le sede centrale si trova a San Vito al Tagliamento (PN). A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda.
Cadoro e la spesa solidale
La spesa sospesa, che ha contagiato tutta Italia in queste ultime settimane, nasce dall'idea del caffè sospeso, ovvero pagando un caffè in più di quelli consumati alla cassa. Questa pratica si è poi trasformata nell'occasione per offrire generi alimentari di prima necessità a chi non può permetterseli. E Cadoro non ha mancato di unirsi a questa pratica virtuosa, per esprimere la propria solidarietà a chi si trova nella difficile situazione di non riuscire a effettuare la spesa alimentare.
L’azienda si è quindi attivata creando una rete di collaborazioni con diverse realtà del territorio, Onlus e associazioni che meglio di chiunque altro conoscono le famiglie che necessitano di attenzione e supporto in questo periodo.
La Spesa Sospesa, o spesa solidale che dir si voglia, è stata avviata in prima istanza in alcuni dei supermercati Cadoro. A partire dallo scorso venerdì, 10 aprile, i punti vendita coinvolti erano:
- Pordenone
- Montebelluna
- Cornuda
- Codroipo
- Treviso, Via Postumia
- Lancenigo di Villorba
Nei giorni successivi si sono aggiunti anche i punti vendita di Mestre, San Donà di Piave, Castelfranco Veneto, Mogliano Veneto, Treviso.
L’azienda sta continuando ad operare in questi giorni affinché tutta la rete vendita sia partecipe in questa azione di supporto e sostegno del territorio in cui opera.
I clienti Cadoro possono quindi partecipare alla gara di solidarietà lasciando in forma anonima, in uno spazio dedicato alla raccolta, i beni di prima necessità e a lunga conservazione da destinare ai più bisognosi.
“Laddove possibile, abbiamo deciso di avvalerci della collaborazione di Onlus e associazioni di volontariato con le quali già collaboriamo da tempo per altre iniziative di solidarietà -spiegano dall’Azienda- perché la loro rete arriva in maniera puntuale e capillare alle persone che versano in difficoltà. In altri casi abbiamo attivato nuovi rapporti comunque sempre con soggetti fortemente radicati con il territorio. Gli addetti passano in tutti questi punti vendita per il ritiro dei prodotti donati dai nostri generosi clienti, che già in altre occasioni hanno dimostrato un altruismo encomiabile”.
Anche Fabbri 1905 è parte di "Solidalitaly": 20.000 pacchi solidarietà gratuiti con le eccellenze del food italiano
Pillole di dolcezza, con un pensiero speciale ai più piccoli, per regalare una parentesi di gioia e spensieratezza in questo duro periodo di emergenza sanitaria e sociale: con questo spirito Fabbri 1905 ha prontamente aderito a "Solidalitaly", iniziativa promossa da Italia del Gusto (Consorzio nato nel 2006 su iniziativa di Giovanni Rana e che riunisce il meglio della filiera del food made in Italy) che ha realizzato 20.000 "pacchi di solidarietà" contenenti prodotti alimentari non deperibili - dalla pasta al latte, dal caffè al tonno –attualmente in fase di distribuzione a nuclei familiari selezionati a Napoli, Palermo e Crotone in collaborazione con Conad e Caritas Italiana.
L’obiettivo è fornire un aiuto reale e immediato, con prodotti di largo consumo e di alta qualità: all’iniziativa hanno infatti aderito oltre a Fabbri 1905, realtà che contribuiscono ogni giorno a tenere alta la tradizione italiana, quali, fra le altre, Amica Chips, Barilla, Bonomelli, Cannamela, Cirio, Delicius, Lavazza, Noberasco, Novi, Parmalat, Pizza Catarì, Polenta Valsugana, Ponti, Rio Mare, Riso Gallo, Sagra, San Benedetto, Santa Rosa, Santal con il supporto di Auricchio e Giovanni Rana.
Fabbri 1905, che da oltre un secolo porta le sue prelibatezze sulle tavole delle famiglie italiane (e non), ha messo a disposizione dei pacchi solidali una gamma selezionata di Sciroppi e Topping (tra cui i Minitopping Chocomenta, Gold Pistacchio, Fichi Caramellati e gli Sciroppi Arancia e Curcuma e Nocciola) con l’obiettivo di addolcire queste giornate sospese invitando le famiglie a preparare – magari con l’aiuto dei più piccoli, i più provati da questa reclusione forzata – dolci o bibite o ghiaccioli, capaci di regalaremomenti di “festa” nelle nostre case.
Sulla piattaforma www.solidalitaly.it è possibile trovare ulteriori informazioni sull’iniziativa e sui partner del progetto.
Il pensiero dell’azienda di Bologna in queste giornate complesse non dimentica chi purtroppo deve affrontare la sofferenza e l’angoscia sempre, come l’AIL, Associazione Italiana Leucemie che si occupa di patologie che colpiscono prevalentemente i giovani, il nostro futuro: 700 Colombe Fabbri all’Amarena sono “volate” prima di Pasqua dall’azienda di Bologna alle sedi AIL per favorire una raccolta fondi solidale a favore dell’associazione.
Ma il gesto che ha riempito di ammirazione la stessa società è stato quello dei dipendenti che, con grande generosità, hanno devoluto ad ANT, associazione che si occupa di assistenza domiciliare ai malati di tumore, le colombe pasquali ricevute in dono dall’azienda: “Fabbri 1905, che da sempre considera i propri lavoratori parte integrante della famiglia, è orgogliosa dei propri dipendenti per questo omaggio spontaneo che conferma come, in un momento di estrema difficoltà come quello che stiamo vivendo, si rafforzi il senso di comunità e solidarietà tra le persone, unite più che mai da un destino comune” è il commento dell’azienda.
Anche queste associazioni, infatti, sono state messe in grande difficoltà dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sia per l’aumentata pressione sulle strutture sanitarie che per il rinvio a domicilio di molti pazienti ospedalizzati.