Dop economy: l'impatto economico di DOP e IGP su territori e filiere
Il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 ci parla dell'impatto economico di Dop e Igp nei territori. Nei prossimi articoli focus dedicati alle regioni.
L’analisi del XXI Rapporto Ismea-Qualivita sull’impatto economico territoriale delle filiere del cibo e del vino DOP IGP nel 2022 mostra, per il secondo anno consecutivo, una crescita del valore per 18 regioni su 20. Tra le 107 province italiane, 84 hanno incrementato il valore delle loro produzioni a marchio comunitario e per 40 di queste la crescita viaggia a due cifre. Un valore, quello sviluppato dalla DOP economy, che “appartiene” ai territori, frutto di filiere non delocalizzabili ed espressione di un patrimonio collettivo e di un insieme di fattori ambientali, storici e culturali.
Le quattro regioni del Nord-Est, capitanate da Veneto ed Emilia Romagna, con 11 miliardi € valgono da sole il 55% del comparto, con una crescita di quasi il +6% sul 2021. In termini relativi è però il Nord-Ovest (4,3 miliardi €) a mostrare l’incremento maggiore (+12%), trainato dal Piemonte e, soprattutto, dalla Lombardia in crescita del +15%. Le regioni del Centro (1,8 miliardi €), guidate dalla Toscana, avanzano mediamente del +4%, mentre l’area “Sud e Isole” (3 miliardi €), dopo i progressi messi a segno nel 2020 e nel 2021, registra un ulteriore +3%, sintesi della dinamica particolarmente positiva di Campania (+9%), Sardegna (+19%) e Abruzzo (+9%) e della flessione della Puglia (-16%).
Fra le prime venti province per valore, ben tredici appartengono al Nord-Est e tutte, tranne quella di Siena (-1,4%), presentano valori superiori al 2021. Al top per aumenti di fatturato in termini assoluti troviamo Brescia (+153 mln €), Treviso (+142 mln €), Parma (+116 mln €), Cuneo (+91 mln €) e Mantova (+88 mln €), mentre, in termini relativi, guidano la classifica Piacenza (+12%),Udine (+10,4%), Napoli (+9,7%) e Pordenone (+9%).
Regioni. Impatto economico Dop e IGP.
Il Veneto (4,84 miliardi €) e l’Emilia-Romagna (3,97 miliardi €) si confermano prime regioni per valore economico, seguite dalla Lombardia (2,49 miliardi €), che esprime la crescita più alta del 2022 (+318 milioni € pari al +14,6%), e dal Piemonte (1,72 miliardi €). Seguono la Toscana (1,40 miliardi €) e le altre due regioni del “Nord-Est”: Friuli Venezia Giulia (1,21 miliardi €) e Trentino-Alto Adige (1,02 miliardi €). La ripartizione “Sud e Isole” cresce per il terzo anno consecutivo trainata dalla Campania (+9,4%) e dalla Sardegna (+18,8%).
Province. Impatto economico Dop e IGP.
Tra le province, si conferma al primo posto Treviso (2,2 miliardi €), seguita da Parma (1,7 miliardi €) e Verona (1,5 miliardi €). Sfiora il miliardo anche Cuneo (979 milioni €), che si colloca davanti a Brescia (878 milioni €), in crescita del +21%, e a Modena (841 milioni €). Nelle classifiche delle prime dieci province del cibo e del vino sono rappresentate 8 regioni italiane.
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