È nato Il Bosco del Molino, realizzato da Agugiaro & Figna Molini
Realizzato da Agugiaro & Figna Molini, in collaborazione con il CINSA, il nuovo polmone verde di 13 ettari e 18mila alberi è stato inaugurato in occasione della IX Giornata Nazionale degli Alberi
Dove nasce la farina, crescono 18mila alberi. A Collecchio (Parma) c’è un nuovo polmone verde: è Il Bosco del Molino che si estende su di un terreno di 13 ettari ed è realizzato dalla storica azienda Agugiaro & Figna Molini, in collaborazione con il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali).
Inaugurato in concomitanza della IX Giornata Nazionale degli Alberi, Il Bosco del Molino è destinato a divenire la nuova casa per i futuri progetti e studi dedicati all’ambiente e all’eco-sostenibilità organizzati dall’azienda in collaborazione con istituzioni, associazioni didattiche e scientifiche. Il Bosco dà dimora a 18mila alberi, fra arbusti ed essenze officinali, e permetterà l’assorbimento fino a 220.000 di kg all’anno anno di CO2, compensando le emissioni totali degli impianti dell’azienda nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano delle quattro sedi (Collecchio, Curtarolo, Magione, Rivolta d’Adda). Inoltre, sarà riprodotto il 96% della biodiversità del Bosco del Taro
Dopo il videosaluto del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonacini, il benvenuto della sindaca del Comune di Collecchio, Maristella Galli, del Presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, dell’assessore Barbara Lori, Assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale e pari opportunità della regione Emilia Romagna), la sindaca di Curtarolo (Padova), Martina Riocchio, il progetto è stato presentato da Alberto Figna, Presidente di Agugiaro & Figna, Riccardo Agugiaro, Ceo dell’azienda, l’architetto paesaggista di Lisa di Marco che ha partecipato alla realizzazione del progetto.
Il progetto visionario è scaturito dalla pulsione e dall’attenzione all’ambiente che i mugnai di Agugiaro & Figna Molini trasmettono da generazione in generazione. Il rispetto per la terra coltivabile e il suo utilizzo, rivestono una grande importanza per l’azienda molitoria che trova le sue radici nell’impegno di salvaguardare l’ambiente attraverso una serie di atteggiamenti virtuosi.
"Viviamo dei frutti della terra e per questo siamo ad essa riconoscenti", spiega il presidente Alberto Figna. "Nel DNA delle nostre famiglie (sia Agugiaro sia Figna, ndr) è insita l’attenzione profonda verso l’ambiente, la passione e una grande volontà di far bene il nostro lavoro puntando alla compatibilità fra lo sviluppo delle attività economiche e la salvaguardia del mondo agricolo".
Secondo Riccardo Agugiaro, Ceo dell’azienda, in questo delicato e complesso momento storico non è importante soltanto “compiere azioni” e assumere “atteggiamenti responsabili”, ma anche ampliare il concetto di economia circolare attraverso progetti che possano includere al loro interno altri modelli virtuosi e condivisi. Il Bosco del Molino contiene in sé vari significati e differenti messaggi: è nato dalla collaborazione fra CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali) e l’azienda molitoria ed esprime di per sé la volontà di dare una forte connotazione scientifica. Lo studio per il progetto de Il Bosco del Molino ha utilizzato tecniche relativamente nuove per l’Italia, nate e applicate negli Stati Uniti, con l’obiettivo di arrivare ad una conoscenza scientifica dettagliata del terreno. Sono state utilizzate strategie derivanti dall’agricoltura di precisione, applicando le tecniche che hanno permesso di migliorare la produttività del suolo e, nel contempo, di proteggere l’ambiente. La sua realizzazione è il frutto della condivisione di menti illuminate nello studio del suolo, nella realizzazione di progetti ambientali rispettosi dell’ambiente e della biodiversità. A partire proprio dalla sua realizzazione, durante la quale sono stati utilizzati materiali ecosostenibili: l’utilizzo della paglia per la pacciamatura (ovvero l'operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, al fine di impedire la crescita delle malerbe); le piante sono protette con materiale naturale, evitando così l’utilizzo della plastica; gli spazi fra le piante stesse sono realizzati nel rispetto delle biodiversità per permettere la sua salvaguardia e favorire il suo sviluppo. Sarà un luogo di condivisione per i dipendenti che avranno uno spazio aperto dove trascorrere il loro tempo libero, offrendo a più soggetti esterni la possibilità di utilizzarlo, condividendo i momenti di conoscenza e d’informazione che saranno organizzati al suo interno attraverso seminari, convegni, incontri.
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