Fermo pesca 2018: firmato il decreto per lo stop delle attività nell'Adriatico
Lo scorso 20 luglio è stata ufficializzata l'entrata in vigore del così detto "decreto fermo pesca", l'iniziativa voluta fortemente dal Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio che prevede uno stop delle attività di pesca in tutto l'Adriatico, dal 30 luglio al 30 ottobre in periodi diversi per ogni zona interessata.
Il decreto ancora non è stato ufficializzato con la pubblicazione in Gazzetta, ma Federpesca ha reso già note le date dei blocchi.
Proprio la Federazione di settore legata a Confindustria, quando il blocco era solo un'ipotesi, aveva espresso le sue perplessità sulla decisione del neo Ministro; secondo Luigi Giannini, presidente Federpesca, i mesi estivi sono quelli più legati alla presenza turistica sul territorio, quelli di maggior consumo di pescato e in cui la richiesta è più alta. Operare un blocco proprio in questo periodo, in presenza di richiesta da parte di turisti e avventori, non farebbe altro che favorire le importazioni a scapito dell'economia locale.
Federpesca proponeva in alternativa un altro tipo di iniziativa, ovvero il frazionamento dell'Adriatico, sempre nel medesimo periodo indicato, in modo da non creare problemi all'offerta durante il periodo estivo. Giannini chiedeva quindi, prima dell'ufficializzazione, di riflettere su un fermo che non porta risultati concreti e determina una caduta dei prezzi con ripercussioni a lungo termine sull'attività.
Per il presidente Federpesca, sarebbe opportuno non tanto un fermo quanto "una modulazione flessibile e calibrata dello sforzo di pesca nei mesi in cui si registra la riproduzione e l'accrescimento di taglia delle principali specie commercializzate e quindi già a partire dalla primavera. Nello stesso tempo serve proteggere la fascia costiera all'interno delle 4-6 miglia, quella più fragile dal punto di vista della conservazione".
Contrariamente a quanto auspicato da Federpesca il blocco entrerà in vigore ed è già palpabile lo scontento degli addetti ai lavoro. Sono stati da subito i pescatori di Manfredonia ad invitare il Ministero a ridefinire le date del blocco con motivazioni completamente in linea con quelle di Federpesca, e sottolineando, in particolar modo, che se fosse confermato il periodo di blocco dal 27 agosto al 7 ottobre per la zona, si potrebbe incorrere in grossi problemi che ricadrebbero sull'intero comparto che attende ancora la liquidazione dell’indennità giornaliera del blocco di pesca 2017.
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