Dalla famiglia del cappero una pianta funge da gastroprotettore
I ricercatori dell'Università nazionale di Tucumán, in Argentina, hanno presentato nel corso della XXXIV Conferenza scientifica dell'associazione biologica svoltasi a Tucumàn, i risultati di una scoperta che attribuisce alla Capparis atamisquea, il ruolo di gastroprotettore.
Si tratta di una pianta della famiglia del cappero, conosciuta anche come 'stecco maleodorante' a causa del cattivo odore che emana. La pianta è tipica dell'America Latina, ha rami rigidi e cilindrici, con fiori di petali bianchi raggruppati in grappoli; cresce dal Messico alla Bolivia, dal Cile all'Argentina ed è molto popolare nella tradizione culturale sudamericana.
Tradizionalmente, nella cultura sudamericana, le foglie della Capparis atamisquea sono sempre state utilizzate per lenire il bruciore di stomaco, con effetto protettivo. La medicina popolare dell'America Latina, che affonda le proprie radici in periodi ancestrali quando le piante erano la principale fonte di medicamento per potersi curare in tribù e villaggi lontani, torna in aiuto dei ricercatori odierni, mostrando loro che proprio dalla natura è possibile ricavare rimedi medicinali, fra cui i più efficaci antidolorifici e antispastici.
Le foglie della Capparis atamisquea contengono flavonoidi, che riducono i danni gastrici causati dall'etanolo. I flavonoidi sono molecole contenute in moltissime piante e all’interno di esse contribuiscono – a livello estetico – a conferire una specifica colorazione, in particolare le sfumature gialle e rosse di molti agrumi e ortaggi. Presenti principalmente nei fiori, ma anche nelle foglie e nei frutti, ne sono stati individuati ben 20.000 tipi e molteplici sono i loro benefici. I flavonoidi hanno proprietà emostatiche, antinfiammatorie, antiallergiche, cicatrizzanti e antiossidanti, proprietà grazie alla quale molte piante possono essere utilizzate con efficacia nella lotta ai radicali liberi. I risultati di questa ricerca sono stati illustrati alla comunità scientifica internazionale dopo anni di lavoro da parte dei ricercatori argentini che, partendo da una pratica popolare e tradizionale, sono risaliti, attraverso sperimentazioni, all'evidenza scientifica, mostrando tutte le proprietà curative della Capparis atamisquea.
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