Flores Cócteles chiude la stagione degli eventi con l'Indipendence Day One Night

Martedì 4 luglio l’ultima One Night della stagione primavera/estate 2023 del Flores Cócteles, tra show di flair e special drink list

3 Lug 2023 - 07:17
Flores Cócteles chiude la stagione degli eventi con l'Indipendence Day One Night
Sarà una serata spettacolare l’ultima One Night della stagione primavera/estate 2023 del Flores Cócteles di via Melloni in programma martedì 4 luglio. Nel vero senso della parola. Un appuntamento all'insegna del bartending acrobatico (del flair, insomma) e della cultura del bere miscelato in linea -quindi- con gli obiettivi dichiarati dalla proprietà del cocktail bar. “Al centro della nostra filosofia ci sono la ricerca costante di prodotti di qualità anche poco noti, lo studio di presentazioni scenografiche e l’impegno nella divulgazione della storia della mixology e dei cocktail classici”, specifica l’ideatore del progetto Sebastian Bernardez. L’INDIPENDENCE DAY ONE NIGHT Filo conduttore della serata del 4 luglio sarà la Festa dell'Indipendenza americana, che verrà celebrata non solo con una special Classic VS Twist Drink List creata dagli ospiti Cristiano Tito e Marco Borgonzola, tra i titolari del Refeel Drink & More di Milano, ma anche da momenti di emozionante spettacolo, con le esibizioni di flair (bartending acrobatico) delle due guest. Un evento sorprendente, da non perdere, organizzato in collaborazione con il milanese Idol Gin. La scelta dell'ultima guest prima della chiusura estiva non è casuale. Al contrario. Del resto, il locale Refeel in viale Sabotino 20 fa parte del gruppo Dorrego. "Cristiano e Marco sono entrati nella società del Refeel lo scorso aprile. L'invito a partecipare alla One Night conclusiva della prima stagione del Flores Cócteles, per noi, acquisisce un valore simbolico di festa d'ingresso in famiglia", spiega Sebastian Bernardez, co-fondatore della Dorrego Company insieme al fratello Alejandro e a Fabio Acampora.

IL FLAIR

Non c’è dubbio: se il flair è diventato popolare in Italia è stato grazie al successo di Tom Cruise e del film Cocktail, pellicola uscita nel 1988 in cui interpretava il ruolo di un barman acrobatico. Questa tecnica, però, ha in realtà una lunga storia. Tanto da essere icona, simbolo ed emblema della mixology americana delle origini. “Il primo manuale di ricette di drink fu pubblicato nel 1862 dal Professor Jerry Thomas, il papà del cocktail Blue Blazer. Parliamo di una miscela a base di whiskey scozzese e acqua bollente, preparata con una tecnica spettacolare che prevede persino il fuoco. Una tecnica molto vicina al concetto di flair”, chiarisce il bar manager del locale Diego Atlantico Dal passato al presente: il flair bartending fino a poco tempo fa si divideva in due tipologie, il working e l’exhibition. “Di recente, poi, è nato il craft”, puntualizza Cristiano Tito. Che aggiunge: “Il working flair è una tecnica indicata per la costruzione dei drink fatta di movimenti di bottiglie e shaker scenografici, senza la rotazione. Al contrario, l’exhibition flair prevede lanci e rotazioni di bottiglie e non è suggerito per la realizzazione di cocktail. Il craft flair è un mix delle due tecniche: ha una finalità pratica, ossia la creazione del drink, per cui si basa su movimenti più morbidi e su un rapporto virtuoso tra rapidità, qualità, effetto wow e sicurezza”.  width=

I COCKTAIL PROTAGONISTI

Il 4 luglio in drink list ci saranno Martinez, Gin Fizz e Americano in versione classica e rivisitata. Cristiano Tito e Marco Borgonzola per celebrare al Flores Cócteles la Festa dell'Indipendenza americana hanno pensato a un cocktail menù originale.Il Martinez è uno dei primi cocktail made in Usa, mentre Gin Fizz e Americano non nascono negli Stati Uniti. Tuttavia, spesso, nell’immaginario collettivo sono erroneamente associati alla miscelazione a stelle e strisce. Ed è proprio questo il motivo per cui li abbiamo voluti proporre. Per noi, infatti, divulgare la storia della miscelazione significa anche sfatare i falsi miti”, specificano i due. I CLASSICI MARTINEZ Tra i primi drink tra gli anni ’60-’70 dell’800, antenato del Martini Cocktail, si prepara con gin, maraschino, vermouth rosso e poche gocce di orange bitter. Un cocktail potente a livello di gradazione alcolica e dal gusto importante. AMERICANO Bitter Campari, vermouth e seltzer: ecco la ricetta dell'Americano che, a dispetto del nome, probabilmente è il primo cocktail italiano. In Europa, la ricetta viene riportata per la prima volta in un testo tedesco del 1913, dove però al posto del Campari viene citato il Fernet-Branca. In Italia invece la ricetta compare per iscritto soltanto nel 1920 nel libro di Ferruccio Mazzon Il barista. La guida del Barman, ma già nel 1882 ne abbiamo testimonianza nella commedia in tre atti Montecarlo, scritta da Eduardo Giraud. GIN FIZZ Il mix di gin, acqua tonica e limone nasce in epoca coloniale. I militari di sua maestà bevevano il Gin Fizz per prevenire lo scorbuto e difendersi dall’arsura. Chi lo inventò, però, è ignoto. E se in molti attribuiscono la paternità del cocktail all'ammiraglio della marina inglese Horazio Nelson, l’unica certezza è che il drink compare già nella prima edizione del manuale del Jerry Thomas edito nel 1862. Una curiosità: il Gin Fizz viene citato nel brano Rag Doll degli Aerosmith. I TWIST I twist pensati per la serata del 4 luglio sono un omaggio alla filosofia del Refeel, che ha subito una virata dopo l'arrivo della coppia. Diventati soci ad aprile 2023, Cristiano Tito e Marco Borgonzola hanno infatti le idee chiare sulla strategia per rilanciare il locale di viale Sabotino 20: rendere appetibili anche ai palati poco propensi a quel determinato gusto certi grandi classici come Negroni, Manhattan o, nel caso di drink richiestissimi come Gin Tonic o Paloma, stupire i clienti con profumi o note inaspettate. Così, le alternative all'Americano e al Martinez sono due cocktail di carattere tendenti al dolce, capaci di affascinare anche l'avventore che non ama il gusto bitter. Mentre la rivisitazione del Gin Fizz punta sull'effetto sorpresa, complici le note erbacee date dalla verbena.
ETEREO MARTINEZ
  •  Idol Gin
  • Maraschino
  • Riduzione di Barbera
  • Orange bitter
“C” FIZZ
  •  Idol Gin
  •  Soda alla verbena
  •  Acido ascorbico
AMERICANO SPLIT
  • Vermut e bitter infusi alla buccia di banana
  • Soda
CRISTIANO TITO E MARCO BORGONZOLA IN PILLOLE Cristiano e Marco -oltre ad essere soci e barman da aprile 2023 del cocktail bar Refeel Drink & More di Viale Sabotino 20 a Milano (Dorrego Company è proprietaria)- sono i fondatori della Bartender’s Road, scuola di formazione con corsi a 360 gradi per acquisire le conoscenze necessarie per costruirsi un futuro lavorativo concreto.
Flores Cócteles, via Macedonio Melloni 9, Milano | infoline 02 25062491
Profilo FB e IG: @flores.cocteles
 Apertura dal martedì alla domenica, dalle 19:00 alle 02:00
DORREGO COMPANY 
Dorrego Company crea e sviluppa format ristorativi. Nata nel 1995, guidata da Alejandro Bernardez, Fabio Acampora, Sebastian Bernardez, la Dorrego Company immagina, progetta, costruisce e gestisce lounge bar e ristoranti sempre innovativi e di rilievo. La consolidata esperienza nel settore ha permesso di portare nei locali gestiti dal gruppo una forte innovazione sia in termini di offerta enogastronomica che di layout architettonici.
Dorrego Company è proprietaria a Milano dei locali Living, Liqueur and Delight, Refeel Coffee & More e dei ristoranti Pisco Cucina di Mare, El Porteño Darsena, El Porteño Arena, El Porteño Prohibido, El Porteño Gourmet. A ottobre 2020 ha aperto il primo El Porteño Roma, nell’aprile 2022 a Milano Flores Cócteles, cocktail bar dedicato alla miscelazione classica e a dicembre 2023 a Roma El Porteño Gourmet all’interno del luxury hotel Umiltà 36 (Shedir Collection).
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