Per 6 baristi su 10 il bar all'italiana è luogo di evasione e convivialità. L'indagine promossa da Acqua Brillante
Da uno studio condotto sui baristi da Acqua Brillante, in occasione del suo tour itinerante nei bar d’Italia, emerge un quadro del modo di vivere degli italiani al bar, cosa consumano e quali sono i momenti più significativi.
Il bar all’italiana è diventato uno dei simboli del nostro paese, un luogo dove si va assiduamente con una frequentazione anche quotidiana che va dalla colazione, al pranzo fino al dopo-cena. Luogo di socializzazione, dove si scambiano chiacchiere bevendo un caffè o sorseggiando un cocktail, luogo di condivisione dove si guarda la partita insieme o si gioca a carte, ma anche dove prendere un momento per sé, leggendo un giornale o godendosi un pasto in tranquillità. Quella del bar italiano, infatti, è una storia antichissima e in continua evoluzione: da punti d’incontro per artisti e poeti dove veniva servito il caffè, a salotti in cui poter parlare di politica e letteratura fino alla concezione moderna in cui l’Italia ha saputo differenziarsi creando una tradizione unica, nota in tutto il mondo.
Per conoscere meglio questo luogo italiano per eccellenza, Acqua Brillante ha promosso uno studio condotto su un campione di 30 baristi, attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali. Acqua Brillante - l’iconica tonica nata nel 1954 - già lo scorso anno aveva infatti dato vita a un progetto volto a far conoscere la storia, la qualità e l’autenticità dei bar italiani e quest’anno, continua a dar voce alle realtà brillanti raccontando anche i valori e le abitudini di consumo dei bar italiani attraverso la voce dei baristi.
Oggi, nonostante non esista una maniera univoca di vivere il bar, sia per la domanda che per l’offerta dei bar stessi, ciò che ne accomuna ogni tipologia però è l’atmosfera di convivialità che si respira in ognuno di essi e che è l’essenza stessa dei Bar Brillanti.
Secondo i baristi intervistati, infatti, i principali valori che contraddistinguono il bar all’italiana sono convivialità e condivisione (62%), tradizione e abitudini (47%), prodotti di qualità del nostro territorio (45%), senza dimenticare svago e divertimento (40%) e socializzazione (35%). Proprio l’ultimo aspetto è confermato anche dall’indagine OPUS by Nielsen (On Premise User Study (OPUS) – settembre/ottobre 2022) secondo cui 4 italiani su 5 scelgono il bar proprio come momento di evasione e socialità.
Il Bar Brillante, come il bar all’italiana, è un luogo di aggregazione, ritrovo e svago a 360 gradi. Dal leggere il giornale alle chiacchiere tra amici o con il barista, il bar ha saputo creare con il tempo un’atmosfera conviviale, popolare e autentica trasformandosi, per molti italiani, in una seconda casa.
Ma cosa cercano i clienti quando entrano in un bar?
Oggi, soprattutto nei paesi di provincia, il bar svolge un ruolo fondamentale nelle vite degli italiani e il locale stesso diviene un appuntamento fisso, un momento di fuga dallo stress quotidiano ed una distrazione. A dichiararlo gli stessi baristi, secondo cui ciò che i clienti ricercano maggiormente nei loro locali sono proprio momenti di relax ed evasione (61%), ma anche attimi di incontro e discussione (35%) e luoghi familiari dove sentirsi a casa (50%). A tutto questo si aggiunge l’esperienza al palato, che porta i clienti a prediligere l’uno o l’altro bar in base alle proposte di food&beverage (55%) e ad una tacita garanzia di qualità e tradizione che si cela dietro ai prodotti offerti dal bar stesso (47%). E proprio la qualità e il made in Italy sono elementi essenziali per chi sta dietro al bancone. 8 baristi su 10 (81%), infatti, scelgono prodotti biologici, di qualità e di origine italiana non solo per questioni legate all’eticità ma anche perché conferiscono una caratteristica distintiva al locale grazie al posizionamento premium dei prodotti, oltre al fatto che sono sempre più richiesti dai clienti. Il made in Italy, inoltre, fa parte di una tradizione fortemente sentita nel nostro paese e che ci contraddistingue anche all’estero.Cosa consumano maggiormente gli italiani al bar?
Le proposte di food & beverage privilegiate dagli italiani al bar variano in base ai diversi momenti della giornata ma la costante che rimane è sicuramente il caffè, scelto da 8 italiani su 10 (82%). Nella prima parte della giornata, che va dalla colazione al dopo pranzo, le alternative sono poi variegate: dalle bevande a base di caffè come cappuccino, caffè-latte o macchiato (65%), a succhi e spremute (35%), the (15%) e bevande sostitutive al caffè (18%). Se si tratta di colazione, che ancora oggi è considerata dagli italiani “un rito sacro”, a padroneggiare insieme al caffè sono proposte dolci come croissant e paste dolci sfogliate (61%), torte e muffin (22%) o pasticcini (16%) mentre nella fascia del pranzo si preferiscono proposte salate dai toast ai rustici, ma queste variano in base alla tipologia di bar e alla presenza o meno di una cucina. Nella seconda parte della giornata, invece, che include il pomeriggio, l’aperitivo e il dopo cena, rimangono le bevande analcoliche come le bibite (47%), i the e le tisane (25%), spremute e succhi (32%) insieme alle proposte di cocktail (56%) – sia alcoliche che analcoliche - sempre in grado di innovarsi e seguire le tendenze del momento. Tra i trend in fatto di cocktail oggi si assiste ad un revamp del gin - grazie alla diffusione di numerose distillerie - nella sua più classica versione: il Gin Tonic. Grazie alle sue proprietà aromatiche e alla freschezza che è in grado di sprigionare, il Gin Tonic è sempre più gettonato in Italia e, insieme ad esso, anche le toniche di qualità utilizzate nella miscelazione che aggiungono gusto e frizzantezza e sanno fare la differenza nel cocktail. È il caso, per esempio, di Acqua Brillante, che grazie alla sua ricetta equilibrata e alla sua versatilità, è in grado di sposarsi alle diverse tipologie di gin.Ma quali sono le principali tradizioni dei bar?
Per oltre la metà dei baristi (56%) la tradizione del proprio locale è legata ad una particolare modalità di preparazione e consumo di bevande e pietanze o addirittura invenzioni alimentari nate nello stesso locale e che sono rimaste nel percepito dei consumatori. Il 30% invece, sostiene che la tradizione sia connessa ad una questione culturale dividendo i baristi che si definiscono “vecchio stampo” da chi, invece, rimane costantemente aggiornato e aperto alle nuove tendenze, anche internazionali, contaminandosi con altre culture senza mai perdere il legame con quei i riti tutti italiani come il caffè e brioche al mattino o il tipico “aperitivo all’italiana”. Ogni bar, dunque, è legato a tradizioni e storie differenti che hanno preso vita anche e soprattutto grazie alla personalità del barista. Chiedendo ai baristi come si identificano e qual è il loro rapporto con i clienti, il 45% si definisce “confidente e amico”, implicando una relazione genuina e positiva con i clienti; mentre il 36% si definisce riservato e poco socievole. Solo il 25% si identifica come “saggio e filosofo” in grado di avere ogni risposta e stupire i clienti diventando per questi un’ispirazione. Infine, il 41% si vede sempre “alla moda e creativo”, in grado di interpretare le ultime tendenze in ambito food&beverage ma anche di stile. In Italia è dunque possibile sentirsi a casa, semplicemente entrando nel bar dietro l’angolo. Qui sono nate storie, amicizie, momenti indimenticabili. Questi sono luoghi entrati a far parte di noi grazie all’atmosfera che sono in grado di sprigionare: sono i Bar all’italiana, deputati anche da Acqua Brillante. E ciò che li differenzia è proprio l’ambiente, fatto di autenticità e genuinità ma anche tradizione e un’origine tutta italiana, poiché nascono in Italia e hanno un forte legame con il territorio e le persone che lo abitano. Quest’anno Acqua Brillante torna con un tour itinerante da nord a sud Italia - fatto di 7 tappe – in cui racconta la vera essenza del Bar Brillante, l’atmosfera che si vive, i valori che condivide, e tutto il gusto che l’iconica tonica è in grado di dare. 7 bar Brillanti accomunati dunque dai medesimi valori ma ognuno con la propria personalità e tradizione.
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