Formazione nel mondo Horeca: il Maestro Nicola Fiasconaro rilancia l'idea di un'Accademia del Gusto a Castelbuono
Il Maestro Nicola Fiasconaro al convegno di chiusura della Mangia’s Academy - che ha visto tra i protagonisti anche il Maestro Iginio Massari - rilancia l'idea di un'Accademia del Gusto a Castelbuono
Si è tenuto all’Hotel Torre del Barone di Sciacca (AG) il convegno dal titolo “La nuova era dell’hospitality, dove la tradizione incontra l’innovazione”. Un palcoscenico prestigioso, che ha visto fra i suoi speaker d’eccezione anche il Maestro Nicola Fiasconaro. La tavola rotonda ha dato vita ad un interessante dibattito sull’evoluzione in corso nel mondo della formazione per il settore Horeca, mettendo a confronto alcuni dei nomi più rappresentativi della pasticceria e della gastronomia di alto profilo Made in Italy, primo fra tutti Iginio Massari. In collegamento video Rudy Zerbi, il Maestro cuciniere Peppe Giuffrè e Vittorio Santoro, fondatore di CAST Alimenti - la scuola di cucina che anche quest’anno ha confermato la sintonia con il Gruppo Mangia’s - che insieme a Marcello Mangia, Presidente e CEO di Mangia’s, ha dato vita, tra show cooking e interventi, a un dibattito sulle nuove frontiere della formazione in ambito di ospitalità e ristorazione, chiudendo ufficialmente l’VIII edizione della Mangia’s Academy, il percorso di alta formazione alberghiera che ha visto impegnati 400 dipendenti per tre settimane nella rinnovata proprietà del Gruppo.
“Finalmente anche in Sicilia si sta affermando una visione sempre più consapevole della nostra sovranità alimentare e della cultura mediterranea del cibo. Siamo protagonisti di un’evoluzione che richiede una formazione sempre più specifica, che ci consenta di poter contare su professionisti autoctoni, sia a livello manageriale che dell’artigianalità nei settori dell’ospitalità e della ristorazione di eccellenza Made in Sicily”, ha commentato il Maestro Nicola Fiasconaro al termine dell’evento.
Nel corso del convegno il Maestro Fiasconaro ha, inoltre, ribadito il suo impegno per la realizzazione di un’Accademia del Gusto a Castelbuono (PA), borgo medioevale dove ha sede il quartier generale dell’azienda dolciaria, candidato a Città Creativa UNESCO 2023 per la gastronomia. Un borgo medioevale che fra i suoi punti di forza vanta sicuramente la biodiversità, con prodotti tipici quali l’ape nera, il basilisco, l’olio Crastu, e la rinomata Manna, resina dolce prodotta dai frassini locali del comprensorio madonita.
“Da tempo sostengo con forza la creazione di un’Accademia del Gusto a Castelbuono, candidata a Città Creativa Unesco 2023. Un progetto per un vero e proprio polo accademico culinario, ma soprattutto, un sogno che coltivo da tempo”, prosegue Nicola Fiasconaro.
Nel corso del convegno Nicola e Mario Fiasconaro hanno presentato i dolci conventuali tipici delle Madonie: la testa di Turco, una crema di latte zuccherata e aromatizzata con cannella e limone, alternata con strati di una sfoglia realizzata con farina e uova, e lo sfoglio di Polizzi, una pasta frolla realizzata con strutto e farcita con tuma fresca, miele, cioccolato e pezzetti di cedro.
Quanto sia indispensabile coniugare innovazione ed evoluzione è stato affrontato anche dal Maestro Iginio Massari, che rivolgendosi ai professionisti del settore, ma soprattutto agli studenti in sala, ha affermato: “Questo è un incontro speciale, per il territorio e per l’avvenire dei tanti ragazzi che vi hanno preso parte: il tempo passato senza studio non verrà recuperato, bisogna emozionarsi, amare ciò che si fa. Studiate le lingue e la matematica, che è alla base della pasticceria, apprendete la storia del cibo se volete fare innovazione, che non esiste innovazione senza il passato” - e ha proseguito - “Nella società di oggi servono mani e un grande intelletto: sono due aspetti differenti tra loro ma complementari e fondamentali per creare una società positiva e propositiva, per andare sempre verso la qualità, ricordandoci che la qualità di oggi non sarà la stessa di domani e non è nemmeno più quella di ieri, perché l’essere umano si contraddistingue per la sua propensione al progresso, che gli consente di non rimanere ancorato al passato ma di vivere il proprio tempo”.
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