Il gusto dell’ospitalità: una finestra sull'Horeca aspettando Host
Il gusto dell’ospitalità, l’evento promosso da HostMilano in collaborazione con Confcommercio Milano, si è tenuto nella Veranda Liberty di Palazzo Castiglioni.
HOST - L'evoluzione del gusto contemporaneo si muove verso orizzonti sempre più complessi, dove i consumatori ricercano narrazioni sensoriali che vadano oltre il semplice acquisto. La fusione di sapori appartenenti a universi differenti, l'ibridazione creativa tra settori tradizionalmente separati e la trasformazione dell'eredità culinaria in progetti innovativi rappresentano le nuove frontiere del mercato alimentare.
Su queste dinamiche si è focalizzato Il gusto dell'ospitalità, la manifestazione organizzata da HostMilano insieme a Confcommercio Milano, che ha avuto luogo presso la Veranda Liberty di Palazzo Castiglioni, storica sede dell'associazione milanese. L'evento, realizzato con la collaborazione delle associazioni Altoga, Assofood, Epam Fipe Milano e Panificatori, ha posto sotto i riflettori i quattro pilastri fondamentali del Made in Italy alimentare – caffè, cioccolato, pasta-pizza-pane e gelato, insieme al comparto della ristorazione – esplorando la loro crescente capacità di ibridazione, fonte di contaminazioni tanto inaspettate quanto affascinanti.
L'innovazione produttuale contemporanea trae sempre maggiore linfa vitale dall'interazione tra filiere complementari: dalle combinazioni tra prodotti da forno e cioccolato, passando per dolci che sposano tecniche di pasticceria e gelateria, fino alle reinterpretazioni gourmet del caffè. Queste sinergie generano esperienze sensoriali inedite per il consumatore finale e aprono nuovi scenari commerciali per le aziende del settore.
In questo panorama, Host – evento targato Fiera Milano – si posiziona come centro nevralgico internazionale dell'ospitalità e fucina di creatività cross-settoriale. Con la presenza di oltre 1.900 espositori rappresentanti 54 nazioni, la rassegna si configura come piattaforma privilegiata per evidenziare affinità produttive, catalizzare collaborazioni e interpretare le tendenze emergenti del fuoricasa e del retail alimentare.
La funzione di aggregatore di Host si amplifica grazie alla sua attitudine nel tessere relazioni che coinvolgono enti istituzionali, organizzazioni di categoria e realtà territoriali, supportando le imprese nei processi di cambiamento in atto.
"Appuntamenti come quello di oggi – commenta Francesca Cavallo, Head of Hospitality Exhibitions di Fiera Milano – sono fondamentali per valorizzare le sinergie tra filiere e HostMilano si distingue proprio per la sua capacità di riunire mondi diversi in un sistema integrato dove innovazione, sostenibilità e collaborazione sono centrali. In futuro – conclude – vogliamo rafforzare ancora di più il legame con tutti gli stakeholder e con il territorio, così da rendere la manifestazione un punto di riferimento sempre più forte per l'ospitalità, anche oltre i giorni di fiera".
"HostMilano 2025 è un appuntamento strategico per valorizzare settori chiave come pane, caffè, gelato, cioccolato e ristorazione, eccellenze della nostra organizzazione e del nostro territorio che contribuiscono in modo decisivo alla crescita del Paese – afferma Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Confcommercio MiLoMB - Queste filiere rappresentano non solo una tradizione da difendere, ma anche un laboratorio di innovazione e di nuove opportunità di business". "Confcommercio Milano – prosegue - è da sempre al fianco delle imprese per accompagnarle in un percorso di crescita e innovazione, creando sinergie, come con Fiera Milano e HostMilano, che possano rafforzare il loro ruolo di riferimento nell'ospitalità milanese e italiana".
La vitalità di questi settori trova conferma nelle statistiche economiche. Nonostante le complessità del quadro internazionale, il primo semestre 2025 ha registrato una crescita dell'export globale dei comparti rappresentati da HostMilano pari al +2,9% (fonte ExportPlanning). Il risultato più brillante appartiene ai macchinari per gelato e refrigerazione (+8,6%), seguiti dalle macchine da caffè (+2,5%), mentre la ristorazione professionale avanza dell'1% e i macchinari per panificazione e pasticceria conquistano un +0,3%. Questi indicatori attestano la robustezza e il dinamismo di settori che mantengono il loro ruolo di traino per l'ospitalità italiana sui mercati globali.
L'analisi dei singoli comparti rivela uno scenario di sostanziale fermento. La panificazione ha prodotto nel 2024 un giro d'affari italiano di circa 13 miliardi di euro, con previsioni di crescita dei consumi dell'1,6% nonostante una tendenza di lungo termine lievemente discendente (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).
Il settore gelatiero, dove l'Italia mantiene la leadership europea, costituisce un'eccellenza globalmente riconosciuta: oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato complessivo lungo tutta la filiera e più di 600 milioni di porzioni di gelato artigianale commercializzate, con un consumo individuale di circa 2 kg annui (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).
Il primato europeo italiano si consolida anche nel comparto caffè: con oltre 556.500 tonnellate di caffè torrefatto, corrispondenti al 25% della produzione UE, il Paese si conferma il principale torrefattore dell'Unione (fonte Eurostat). Questo risultato si inserisce in un mercato mondiale valutato attorno ai 120 miliardi di dollari (fonte Mediobanca), con proiezioni di espansione continua sia per la materia prima che per le macchine da caffè, il cui valore globale raggiungerà quasi 19 miliardi di dollari nel 2025 e oltrepasserà i 25 miliardi entro il 2030 (fonte Mordor Intelligence). L'incremento del prezzo della tazzina, unito alla contrazione del potere d'acquisto delle famiglie, sta attualmente frenando la spesa quotidiana destinata dagli italiani alla colazione o alla tradizionale pausa caffè. Sebbene l'Italia figuri tra i paesi europei dove il costo della tazzina è aumentato negli ultimi anni in misura inferiore rispetto all'incremento dei costi della materia prima (dati Istat e Banca d'Italia), rimane obiettivo primario delle torrefazioni italiane quello di ritrovare un equilibrio economico/finanziario di settore tale da riuscire ad invertire questa attuale tendenza dei consumi e ridare un ruolo centrale alla bevanda più famosa e consumata dagli italiani (fonte Altoga).
La ristorazione, infine, ribadisce la sua importanza strategica attraverso un valore aggiunto superiore ai 59 miliardi di euro nel 2024. Il settore non si limita a sostenere le filiere produttive con acquisti per circa 20 miliardi di euro annui, ma genera un indotto complessivo di oltre 55,5 miliardi, trasformando ogni preparazione culinaria in una narrazione del territorio e delle sue specialità (fonte Epam Fipe Milano).
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