In Bolivia si produce una birra con la stessa pianta da cui si ricava la cocaina

Una birra aromatizzata alla coca, la pianta da cui è derivata la cocaina, è stata lanciata da El Viejo Roble a La Paz, in Bolivia

12 Giu 2024 - 14:03
In Bolivia si produce una birra con la stessa pianta da cui si ricava la cocaina

Secondo quanto riporta The drink business, El Viejo Roble, un'azienda sudamericana con sede a La Paz, Bolivia, ha recentemente introdotto sul mercato una birra aromatizzata alla coca, derivata dalla stessa pianta utilizzata per estrarre la cocaina. A motivare la produzione è stata la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di esaminare i potenziali benefici non narcotici della foglia di coca, che ha suscitato interesse tra i produttori boliviani.

Lizzette Torrez, leader di un sindacato di coltivatori di coca, ha sottolineato che questa decisione ha alimentato le speranze degli agricoltori boliviani di esportare i loro prodotti e ha espresso il desiderio che tali articoli raggiungano anche il mercato globale, un sogno condiviso fin dall'infanzia da lei e dal suo popolo.

La Bolivia, uno dei principali produttori mondiali di foglie di coca e cocaina, ha una lunga storia di utilizzo delle foglie per rituali spirituali nelle sue comunità indigene. Recentemente, con i cambiamenti legislativi, si sono visti sul mercato boliviano una serie di nuovi prodotti legati alla coca, tra cui la birra di El Viejo Roble.

Adrián Álvarez, manager di El Viejo Roble, ha sottolineato che la birra, pur conservando una leggera amarezza, acquisisce un piacevole tocco dolce grazie alla coca utilizzata come ingrediente. Attualmente, la birra è disponibile solo sul mercato locale e viene imbottigliata presso il sito produttivo dell'azienda.

Tuttavia, nonostante il desiderio di esportare i propri prodotti, le restrizioni internazionali continuano a limitare la diffusione dei prodotti aromatizzati alla coca al di fuori della Bolivia e del Perù, dove la foglia di coca è legale per uso non stupefacente. La convenzione delle Nazioni Unite classifica ancora la foglia di coca come una sostanza stupefacente, imponendo così un divieto internazionale sulla sua produzione e commercializzazione.

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