La nuova drink list di Riserva Rooftop: Napoli in un sorso
Riserva Rooftop presenta la nuova drink list allo Sky Lounge Martini, cocktail d’autore che raccontano monumenti e scorci partenopei
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - A Napoli la bellezza non vive soltanto nei luoghi celebrati dalle cartoline, ma anche nei dettagli nascosti che spesso sfuggono allo sguardo frettoloso. Una curva di colonnato, un leone di pietra, un ponte dimenticato, un varco scavato nella roccia. Sono queste le meraviglie minori, eppure potentissime, che diventano protagoniste della nuova drink list di Riserva Rooftop, presentata ieri allo Sky Lounge Martini.
Salvatore Maresca, fondatore del locale insieme a Roberto e Andrea Bianco, ha accompagnato la stampa nel viaggio di scoperta del progetto, raccontando con passione la filosofia che l’ha ispirato.
Salvatore Maresca e Michael Reale
«Non volevamo limitare il nostro lavoro all’interno del bar – ha spiegato – ma creare qualcosa capace di far uscire i cocktail fuori dai confini del locale e farli dialogare con Napoli. Questa città è un patrimonio immenso, pieno di luoghi che persino i napoletani spesso non conoscono. La nostra idea è stata di unire l’esperienza del bere con la scoperta di questi tesori, un’idea valida per i turisti quanto per i partenopei che frequentano la nostra Terrazza».
Il menu, arricchito da illustrazioni che rievocano le storiche pubblicità Martini dal primo Novecento agli anni Ottanta, diventa già di per sé un racconto visivo. «Abbiamo immaginato una copertina con Spaccanapoli che taglia la città in due, partendo dal centro antico fino ai grattacieli del Centro Direzionale – ha continuato Maresca –. È l’immagine di una Napoli che si evolve, che non smette mai di trasformarsi. E ogni drink, accostato a un monumento o a una statua, diventa parte di questo racconto».


La scelta dei luoghi è stata accurata, lontana dagli stereotipi più abusati. «Non volevamo cadere nel solito immaginario di pizza, mandolino e Pulcinella – ha sottolineato –. Abbiamo deciso di valorizzare dettagli meno conosciuti ma altrettanto affascinanti, come un angolo della cupola del colonnato di Piazza Plebiscito, uno dei quattro leoni di Piazza dei Martiri, la Grotta di Seiano, Torre Ranieri, il ponticello della Gaiola. Luoghi che possono incuriosire un turista, ma anche sorprendere un napoletano».


La drink list è così diventata una collezione, destinata a crescere di anno in anno, ampliandosi con nuovi cocktail, restituendo la forza della partnership con un brand internazionale della valenza di Martini, e nuovi scorci della città.
«Ogni stagione – ha aggiunto Maresca – racconteremo qualcosa di diverso, perché Napoli ha infinite storie da svelare. È un progetto vivo, che cambierà insieme a noi e alla città».
Accanto a Maresca, il responsabile della mixology Michael Reale ha spiegato come i cocktail siano nati dall’unione di estetica e gusto, applicando tecniche di alta cucina e pasticceria alla miscelazione. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato – è creare una mixology gourmet, capace di sorprendere il palato e allo stesso tempo raccontare un luogo».
E così il barocco del Palazzo San Felice prende forma in Essenza di sottobosco, un sorso intenso di tartufo, prugne, pere e castagna che rievoca le ombre e i chiaroscuri del monumento. La profondità della Grotta di Seiano diventa Foglia d’oro, un mix aromatico e speziato che conduce chi beve in un percorso sotterraneo. L’orgoglio dei Leoni di Piazza dei Martiri si riflette in Napule è, deciso e identitario, costruito su Gin Vesuvius e Bitter Martini al babà.
Ma il cuore pulsante della collezione resta Partenope, il cocktail ideato dal Brand Ambassador Martini Federico Volpe. Fresco e luminoso, nato dall’incontro tra Martini Floreale, Tequila, St-Germain, zenzero, succo di mela e lime, Partenope è il simbolo di un legame che va oltre il gusto.

«Con Partenope – ha detto Maresca – abbiamo scelto di fare un passo in più: ogni drink venduto contribuirà a finanziare progetti di recupero e valorizzazione dei monumenti napoletani. Ci piace pensare che ogni sorso possa trasformarsi in un piccolo gesto d’amore verso la nostra città».

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