La ristorazione domina i pagamenti digitali: quasi una transazione su due nei locali

In Italia il 47% dei pagamenti digitali avviene nella ristorazione. Crescita del 27,5% nei primi 9 mesi 2025, ma lo scontrino medio scende a 31,8 euro.

30 Ottobre 2025 - 10:28
La ristorazione domina i pagamenti digitali: quasi una transazione su due nei locali

INDAGINI E RICERCHE - L'Italia sta vivendo una vera rivoluzione nei comportamenti di spesa e la ristorazione ne è protagonista. Nel 2025 quasi un pagamento digitale su due nel Paese avviene tra caffè, bar, ristoranti, food truck, fast food e servizi di delivery: ben il 47% delle transazioni cashless si concentra in questo comparto. Un dato che fotografa un cambiamento ormai irreversibile nelle abitudini degli italiani.

Le preferenze variano sensibilmente da città a città. Aosta privilegia i pagamenti senza contanti al bar, Ancona si distingue per l'uso della carta in caffè e ristoranti, mentre Venezia emerge per le transazioni digitali nei fast food. A Trento prevalgono gli acquisti cashless di biglietti per cinema e concerti, a Trieste sono i taxi a guidare la spesa digitale. Particolarità di Potenza: ben un pagamento su dieci riguarda i parrucchieri.

Nei primi nove mesi del 2025 i pagamenti digitali crescono del 27,5% su scala nazionale, mentre lo scontrino medio cashless si attesta a 31,8 euro, registrando una contrazione del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Sono questi i risultati emersi dall'Osservatorio Consumi Cashless di SumUp, fintech specializzata nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione. L'analisi ha preso in esame i dati di spesa senza contanti nei principali settori merceologici di tutti i capoluoghi di regione, mappando dove e per cosa gli italiani scelgono di utilizzare la carta.

"Bar, caffè e ristoranti si confermano i settori in cui si concentra la maggior parte delle transazioni senza contanti, sia a livello nazionale, sia nei venti capoluoghi italiani - commenta Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l'Europa di SumUp -. Tuttavia, dall'analisi del comportamento dei consumatori nelle singole città, emergono differenze significative nell'incidenza dei diversi comparti sulla crescita del cashless: a Trento, ad esempio, prevalgono i pagamenti legati a cinema e concerti; ad Ancona quelli nei caffè e nei ristoranti; Potenza spicca per quasi un 10% di transazioni senza contanti nei saloni di parrucchieri. È un segnale chiaro di come l'abitudine a pagare con carta sia ormai trasversale a tutti i settori e sempre più radicata, indipendentemente dall'importo, dalla distribuzione geografica o dal tipo di prodotto e servizio acquistato".

I settori che crescono di più

Sul fronte nazionale, le gioiellerie guidano la crescita con un +73,4%, seguite dai bar (+37%) e dall'intrattenimento (+35,8%). Al quarto e quinto posto si posizionano i ristoranti (+35,1%) e gli alimentari (+33,2%), mentre incrementi significativi si registrano anche per food truck (+23,9%) e fast food (+20,2%). Ristoranti, bar e alimentari rappresentano anche le categorie con il maggior numero di transazioni cashless: rispettivamente 21,3%, 15,6% e 12,3% del totale, seguite dai fast food con il 7%.

Per sostenere i merchant della ristorazione in questa fase di espansione, SumUp ha introdotto SumUp Terminal, dispositivo "all-in-one" che integra POS, punto cassa e gestione ordini. Progettato per bar, ristoranti e attività in crescita, consente di accettare pagamenti, gestire comande e stampare scontrini da un unico strumento portatile, semplificando l'operatività del personale direttamente al tavolo o al bancone. Grazie alla fotocamera e alla tecnologia AI integrate, permette inoltre di digitalizzare istantaneamente menù e listini, ottimizzando tempi e processi senza rinunciare alla semplicità d'uso.

Geografia dei pagamenti digitali

La distribuzione della spesa cashless varia sensibilmente tra i capoluoghi di regione. Ad Aosta, L'Aquila e Perugia si paga digitale soprattutto nei bar: qui le transazioni senza contanti rappresentano rispettivamente il 34,2%, il 21,4% e il 19,5% del totale. Sempre nei bar si concentrano quasi due pagamenti su dieci anche a Bari, Cagliari e Genova. Ancona guida la classifica dei capoluoghi italiani dove si paga cashless principalmente in caffè e ristoranti (31,8%), seguita da Roma (29,4%), Catanzaro (28,6%), Torino (28,4%), Palermo (28,3%) e Milano (27,9%). In questo settore le percentuali di transazioni digitali sono elevate anche a Campobasso (25,1%), Bologna (22,4%) e Firenze (19,9%). A Venezia la maggior parte dei pagamenti senza contanti avviene nei fast food (14,9%), mentre Napoli primeggia per la spesa cashless nei negozi di alimentari (19,7%). Per quanto riguarda i taxi, in testa c'è Trieste (13%), mentre Trento è il capoluogo dove si acquistano maggiormente con carta biglietti per cinema e concerti: la spesa in questo settore rappresenta il 10% del totale dei pagamenti cashless in città. Infine, a Potenza le transazioni digitali si concentrano tra i parrucchieri, settore in cui avviene il 9,9% dei pagamenti senza contanti.

Rispetto al 2024, l'incremento più marcato di transazioni cashless si è verificato a Campobasso: +157,3%. Seguono Ancona, con una crescita del +105%, e Catanzaro (+70,7%). La classifica prosegue con Palermo (+69,3%), L'Aquila (+51,9%), Torino (+50,6%) e Cagliari (+46,1%). A chiusura della Top 10 ci sono Genova (+39,1%), Potenza (+37,7%) e Bari (+34,9%). Analizzando lo scontrino medio 2025, i valori più bassi - che indicano una maggiore propensione a pagare cashless anche le piccole spese - si registrano a Genova, Bologna e Cagliari: rispettivamente 23,3 euro, 24,4 euro e 27,5 euro. In tutti e tre i casi si tratta di cifre ben al di sotto della media nazionale: 31,8 euro, già in calo del 6,8% rispetto all'anno precedente.

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