La scomparsa di Gianfranco Soldera, protagonista del Brunello
Già da qualche giorno è lutto nel mondo enologico italiano. Gianfranco Soldera, uno tra i produttori simbolo del Brunello di Montalcino, considerato uno dei "puristi" del vino tipico dell'area del senese, ci ha lasciati all'improvviso a causa di un incidente stradale a seguito di un malore
Nato a Treviso nel 1937, al suo nome e a quello della sua azienda Case Basse sono legate alcune storiche riserve di Brunello: Soldera negli anni '70 passò dall'impegno nel mondo della finanza milanese a quello nel mondo del vino.
Alla vendemmia del 1975 risale il suo primo vino, mentre il primo Brunello uscì nel 1982.
Dal 2006 la scelta di continuare a produrre Sangiovese in purezza ma come Igt Toscana.
Quotatissime e ricercatissime nella fascia più alta del mercato, le sue bottiglie avevano spesso fatto discutere e diviso la critica enologica italiana. Così, del resto, le scelte drastiche connaturate al suo carattere. Una per tutte, la decisione di uscire dalla DOCG e non produrre più dal 2006 Brunello, ma un IGT Toscana Rosso che sfoggiava con orgoglio solo il brand di casa e, inequivocabile, la sua firma. Nel 2012 la sua cantina fu anche vittima di un gesto molto violento: 600 ettolitri di vino, cinque anni di produzione, furono versati nelle fogne. Le indagini alla fine rivelarono che fu un ex dipendente della cantina a compiere l'insano gesto con il risultato che fu condannato a 4 anni di reclusione.
Cordoglio da parte del Consorzio, che Soldera comunque lasciò per dissapori. Il Consorzio "esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa" del produttore. Con Soldera "abbiamo condiviso una lunga strada insieme, per poi separare i nostri percorsi - ha detto il presidente Patrizio Cencioni -, rimane intatta la stima per un produttore che ha fortemente valorizzato l'immagine del Brunello nel mondo, contribuendo alla crescita della Denominazione".
Compila il mio modulo online.