Lina – La Pizza in Teglia: le ricette di una volta incontrano l'innovazione

La pizza di Lina punta sull'autenticità e sulla qualità, senza formalismi. Valerio Esse ha studiato farine e preparazione per garantire un morso croccante unico

25 Febbraio 2025 - 12:27
Lina – La Pizza in Teglia: le ricette di una volta incontrano l'innovazione

PIANETA PIZZA - Nel cuore del quartiere Trionfale, a due passi da piazzale degli Eroi, dal novembre 2022 ha aperto un nuovo punto di riferimento gastronomico: Lina - La pizza in teglia. Questo progetto nasce dall’idea dello chef romano-pugliese Valerio Esse, classe 1990, e dal desiderio di riportare alla vita un ricordo che è anche un'emozione profonda: quello della nonna Lina. Un nome che evoca la semplicità della cucina di casa, quella che sa di genuinità e qualità.

Lina: un sogno che si avvera

L’idea di Lina nasce dall’incontro tra esperienze gastronomiche e background diversi, unendo la passione per la cucina artigianale con l’innovazione della tecnologia e l’attenzione al cliente. Lo chef Valerio Esse, che ha maturato esperienze al fianco di grandi chef internazionali come Alain Ducasse e Giorgio Locatelli, torna in Italia con un obiettivo ben preciso: creare uno spazio che fonda insieme la cucina tradizionale e l'innovazione, la qualità e la semplicità. Insieme ad altri imprenditori del mondo tech e food, Valerio dà vita a Lina, un format che punta a valorizzare la materia prima, la genuinità e l'autenticità.

Il progetto si completa con la collaborazione di Emanuele Marra, il giovane pizzaiolo che, insieme a Valerio, gestisce il laboratorio e la preparazione delle pizze in teglia, elemento distintivo di Lina. Ma Lina non è solo pizza. È un’esperienza che unisce il piacere di un piatto semplice a un ambiente che ricorda la casa: accogliente, familiare, senza formalismi.

La pizza che racconta la storia di Roma

La location scelta per Lina è altrettanto significativa: situata nel quartiere Prati/Circonvallazione Trionfale, una zona centrale e ricca di storia gastronomica di Roma. Lo spazio è piccolo e angolare, ma con un’anima che fa sentire subito a casa chiunque vi entri. Un dehor e una scalinata, tipici della tradizione romana, invitano a fermarsi e gustare un trancio di pizza, magari passeggiando tra le vie storiche del quartiere.

Lina non è solo un luogo dove mangiare, è un’esperienza che richiama la tradizione romana della pizza da passeggio. Un format che si rivolge non solo ai romani, figli delle generazioni cresciute sui "muretti", ma anche ai turisti che vogliono vivere la dolce vita in una cornice autentica. Il progetto si distingue per la qualità delle materie prime e l’attenzione ad ogni dettaglio, dalla preparazione della pizza alla creazione di un ambiente accogliente e senza fronzoli, dove ciascun cliente si sente parte di una famiglia.

Semplicità e qualità al primo posto

In un mondo di pizza gourmet, Lina si distingue puntando sull'autenticità e sul comfort food, senza formalismi. La sua pizza in teglia, croccante e gustosa, nasce da un attento studio su farine, spessore e lievitazione (36 ore) per garantire un “morso croccante” indimenticabile. Valerio Esse, chef con esperienze internazionali, ha creato un format che unisce tradizione e innovazione, con un menu che include pizze classiche e speciali stagionali.

Lina è pensata per tutti, dai turisti ai residenti del quartiere, con un prezzo accessibile (tranci da 3 a 7,50 euro). Il servizio è disponibile in loco, con 14 posti esterni, o tramite delivery. 

L'impasto è indiretto con prefermento biga e un'idratazione dell'82% circa e una lievitazione progressiva di 36 ore. Viene utilizzato un blend di tre farine del Molino Bongiovanni (integrale, tipo 0, tipo 1). Risultato? Un impasto croccante, scioglievole al morso, che fa da base ad una selezione equilibrata di condimenti, aggiunti prevalentemente a freddo.

Tra le pizze più popolari ci sono la “Nonna Lina” (ripiena con coppa di Cinta e stracchino), la “Magic Potato Winter” (con patate, cipolle, taleggio e bagna cauda), e la “Contadina” (con ciauscolo e broccoletti). Tra i fritti, tutti home made, oltre ai classici supplì e crocchette spicca la regina: l’oliva ascolana XL. Un’idea di Valerio amante delle olive ascolane che ha reso questo sfizio più grande rispetto alle classiche dimensioni, unendo il ripieno di sei olive ascolane in un unico fritto. 

Lina si distingue anche per la qualità delle materie prime, con collaborazioni con produttori locali, e offre una selezione di birre artigianali.

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