L'industria alimentare italiana celebra il Natale: dai lievitati alla pasta, i numeri della festa

Unione Italiana Food svela i numeri del Natale: 33 milioni di lievitati, pasta protagonista e una tradizione che unisce le tavole italiane.

19 Dic 2025 - 09:16
L'industria alimentare italiana celebra il Natale: dai lievitati alla pasta, i numeri della festa

INDAGINI E RICERCHE - Nel Belpaese le celebrazioni natalizie prendono avvio tra i fornelli. Tra aromi familiari, ricette tramandate e tavole capaci di unire diverse generazioni, i connazionali confermano la propria fedeltà ai grandi classici: pasta protagonista della Vigilia, panettoni e pandori come simboli delle feste per eccellenza, biscotti destinati alle colazioni lente delle vacanze, cioccolatini, praline e torroni da condividere con parenti e amici. Molti di questi alimenti vivono proprio durante il periodo natalizio la fase più dinamica dell'anno, confermandosi come autentici simboli della cultura gastronomica nazionale.

Come emerge dai dati forniti da Unione Italiana Food – l'Associazione che rappresenta 26 categorie merceologiche dell'industria alimentare italiana – questo legame profondo degli italiani con tali prodotti si traduce in una forza produttiva straordinaria. Nel 2024 l'industria nazionale ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate di pasta, 1,5 milioni di tonnellate di prodotti da forno e dolciari, oltre 380mila tonnellate di cacao e cioccolato, oltre a cifre significative in tutti i comparti che animano le festività. Un patrimonio che trova proprio a Natale la sua massima espressione.

Secondo quanto dichiara Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food, associazione di categoria aderente a Confindustria: "Le festività valorizzano il meglio della nostra tradizione alimentare. Grazie al lavoro delle aziende italiane, ricette e tradizioni nate nei territori sono diventate patrimonio nazionale e oggi anche globale, accessibili a chi, in Italia e nel mondo, sceglie il Made in Italy. Le nostre filiere e i nostri prodotti raccontano una cultura fatta di capacità produttiva, sicurezza, qualità e gusto, e il Natale è il momento in cui queste eccellenze raggiungono il loro valore simbolico più alto, unendo convivialità, identità e apertura ai mercati internazionali."

Il ruolo centrale dei consumi alimentari trova conferma nei dati NielsenIQ, che mostrano come dicembre rappresenti uno dei mesi più impattanti in termini di consumo per numerose categorie alimentari.

Panettone e pandoro guidano le tavole, ma la tradizione si rinnova

I veri simboli per eccellenza del Natale restano panettone e pandoro, i dolci che segnano il momento culminante della festa. Nel solo mese di dicembre vengono venduti oltre 33 milioni di pezzi, cifra che rappresenta il 70% dei consumi annui e dimostra il legame fortissimo tra questi prodotti e la ritualità natalizia. Per 8 italiani su 10 costituiscono infatti i veri protagonisti delle tavole, chiamati a chiudere gli abbondanti pasti delle feste. Nell'eterna sfida tra i due grandi lievitati, il pandoro conquista la preferenza della maggioranza, scelto dal 52,6% dei consumatori, mentre il 47,4% continua a prediligere il panettone.

Pur confermandosi icone indiscusse della celebrazione natalizia, panettone e pandoro stanno attraversando una nuova stagione di consumo: sempre più frequentemente escono dai confini del calendario, trasformandosi in una "dolce coccola" per il 65,4% degli italiani. Nel dettagli, il 56% ne apprezza bontà e versatilità anche nei mesi lontani dal Natale. Non stupisce quindi che 5 italiani su 10 dichiarino di averne aumentato il consumo anche prima e dopo le festività.

Panettone e pandoro si confermano anche ambasciatori dell'italianità nel mondo: nel 2024 l'export ha raggiunto 13.468 tonnellate per un valore di 113 milioni di euro. L'Europa – con Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Regno Unito – si conferma primo mercato di riferimento, seguita da Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina.

Tra i dolci tipici del periodo natalizio figura immancabilmente il torrone. Di questo speciale prodotto a base di albume d'uovo, zucchero, miele e mandorle tostate si vendono 1.600 tonnellate nel solo mese di dicembre, pari al 25% del consumo annuo, confermando la tradizione che lega questo alimento al Natale.

Cioccolato e creme spalmabili: il piacere irrinunciabile delle feste

Tra i piaceri più riconoscibili del periodo natalizio, il cioccolato occupa un posto privilegiato. Nel solo mese di dicembre si consumano 18 mila tonnellate tra tavolette e praline. Accanto al cioccolato crescono anche le creme spalmabili dolci, che raggiungono 4.900 tonnellate, spesso protagoniste delle colazioni e dei momenti di condivisione.

Praline e specialità al cioccolato si confermano apprezzate tanto sulle tavole italiane quanto sui mercati internazionali: come annunciato, le esportazioni italiane di cacao e cioccolato nel 2024 hanno raggiunto 414.940 tonnellate (+4,9%), per un valore di 2.883 milioni di euro (+17,2%), consolidando la reputazione dei dolci italiani nel mondo.

La pasta: emblema di convivialità e tradizione familiare

Simbolo dell'identità gastronomica nazionale, la pasta rappresenta una costante sulle tavole degli italiani e a Natale si conferma emblema di convivialità, condivisione e rafforzamento dei legami familiari. Ravioli, cannelloni, lasagne o primi di pesce: ogni regione custodisce le proprie tradizioni, ma al di là delle differenze territoriali esiste un filo comune che unisce tutte le famiglie italiane, ed è proprio la pasta, presente immancabilmente nei menu delle feste.

Non a caso, l'Italia è il Paese con il più alto consumo al mondo, con 23,3 kg pro capite all'anno. Nel mese di dicembre si raggiungono 1,5 kg a testa tra pasta di semola, pasta all'uovo e pasta ripiena. Si tratta di circa 15 piatti di pasta a persona, a conferma di un rapporto profondo, quotidiano e identitario che si rafforza nei momenti di gioia.

Il pesce surgelato protagonista della Vigilia

Sulle tavole della Vigilia non può mancare il pesce, con il surgelato che si afferma come una scelta pratica e coerente con la tradizione. Grazie alle sue caratteristiche di conservabilità, riduzione degli sprechi e mantenimento di gusto e valori nutrizionali, il pesce surgelato consente di organizzare la spesa in anticipo, evitando la concentrazione degli acquisti nelle giornate più affollate che precedono le feste. A dicembre se ne consumano 8.200 tonnellate, pari a una o due porzioni a testa, quantità che rispecchia il ruolo centrale di questo prodotto nei menu della Vigilia.

Biscotti e preparati per dolci: il ritmo lento delle vacanze

Oltre ai momenti trascorsi in famiglia, le vacanze di Natale sono anche sinonimo di tempo da dedicare ai propri interessi e per vivere ritmi più lenti. A scandire questi momenti più rilassati sono biscotti e basi per torte, che accompagnano colazioni senza fretta e pomeriggi dedicati alle preparazioni casalinghe.

Un'abitudine che trova riscontro nei numeri: a dicembre si acquistano 33 mila tonnellate di biscotti, ma il successo non si esaurisce con il Natale. Nel 2024 la biscotteria si è confermata il segmento più rilevante dei prodotti da forno, con una produzione complessiva di 745.410 tonnellate, pari a oltre la metà dell'intero comparto, e un valore che raggiunge 3,8 miliardi di euro, in crescita rispetto all'anno precedente (+0,6%).

Non solo prodotti finiti: cresce infatti l'interesse per le basi pronte per dolci e preparazioni da forno. I preparati per torte, con circa 200 mila confezioni vendute, rispondono a un'esigenza di creatività domestica che trova nel periodo natalizio il suo momento di massima espressione.

Compila il mio modulo online.