MUMAC ha aperto l'anno con un tour virtuale nei suoi spazi
Il MUMAC ha proposto sul proprio canale Facebook, venerdì 1° gennaio 2021, il primo virtual tour guidato dell’anno
Il MUMAC – la più grande esposizione permanente di macchine per il caffè espresso professionali – ha proposto sul proprio canale Facebook, venerdì 1° gennaio 2021 il primo virtual tour guidato dell’anno, alla scoperta dello straordinario mondo delle macchine che hanno portato l’espresso nei bar di tutto il mondo.
Macchine e curiosità, storia e costume, documenti e immagini, heritage e contemporaneità: luci accese sull’arte e la bellezza dell’industria italiana.
Condividendo lo spirito rappresentato dagli hashtag #museichiusimuseiaperti, #portechiuseluciaccese, MUMAC ha condotto i visitatori on line in un viaggio all’interno delle sei sale espositive per scoprire non solo l’evoluzione di un comparto simbolo del made in Italy ma anche il design e lo stile italiani.
Ha introdotto il tour Fabrizia Cimbali, quarta generazione della famiglia Cimbali in azienda, mentre la visita è stata condotta da Barbara Foglia, MUMAC manager, ed Enrico Maltoni, il più importante collezionista di macchine professionali per caffè al mondo.
Quando e dove nasce il caffè espresso? Che cosa si intendeva allora e cosa si intende oggi con la parola “espresso”? Nel tour si scopre per esempio che i primi “baristi” erano macchinisti “patentati”, che le prime macchine funzionavano a vapore ed erano a sviluppo verticale, che esiste un diretto legame tra macchine per caffè e design e molto altro ancora. Il tour ha preso avvio tra la fine del XIX e inizio del XX secolo: “gli albori” dell’espresso: il caffè realizzato in modo veloce ed espressamente per il cliente”. In perfetto stile liberty si incontrano le primissime macchine per caffè espresso: la Moriondo e la Pavoni Ideale. Dal fermento dei primi anni del ‘900 si viene catapultati nel primo dopoguerra, l’epoca del razionalismo, del semplice e del funzionale; nasce la prima macchina a marchio La Cimbali, “la Rapida”.
Negli anni ’50 il caffè espresso inizia a diventare un vero e proprio “cult”, con la nascita del bar e dell’espresso come lo conosciamo oggi: al banco, cremoso e per tutti. Impossibile non rimanere impressionati dall’imponente Saturno Faema del 1948, realizzata interamente in bronzo e ottone.
Il viaggio continua con l’esplosione della cultura pop e dei colori tipici degli anni ’60 - ‘70, dove l’espresso diventa componente indispensabile per ogni bar, anche di quello sotto casa. Il design sposa la tecnologia e viene concepita la Nuova Pitagora, con la quale i fratelli Castiglioni, nel 1962, si aggiudicano il premio Compasso d’Oro.
La ricerca, il design e l’innovazione degli anni ’60 e ’70 esplode, riversandosi in tutto il mondo, durante gli anni ’80 - ’90, nasce la passione per il made in Italy, l’espresso “come si fa in Italia” trionfa nel mondo.
L’ultima sala è quella dedicata al presente, al nuovo millennio. High tech, high performance, IOT, si condensano in quella che, apparentemente, è “solo” una tazzina di espresso. L’incredibile complessità di questo affascinante mondo “esplode” nella forza espressiva dell’istallazione museale che conclude la visita.
Nato del 2012 - in occasione del centenario di La Cimbali – il MUMAC è la celebrazione di un sogno, “un unicum di forma e sostanza, punto di riferimento per la diffusione della cultura del caffè” come testimonia Maurizio Cimbali, presidente del Gruppo.
La visita al MUMAC è una scommessa: quella che le macchine professionali per il caffè, possano raccontarci l’arte, il design, la tecnologia del nostro paese, con la sua e la nostra storia.
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