Niente più mascherine né green pass al ristorante!
Dal 1° maggio, per accedere a bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, pizzerie, ecc. l’utilizzo di mascherine è solo raccomandato e non più obbligatorio.
A partire dal 1° maggio, per i clienti dei pubblici esercizi non sarà più obbligatorio utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Il provvedimento, invero, prescrive una mera raccomandazione (e dunque non un obbligo) di indossare le mascherine in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. In altri termini, per accedere a bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, pizzerie, sale giochi ecc. l’utilizzo della mascherina sarà solo raccomandato, e non più obbligatorio.
Sarà invece confermato l’obbligo di indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso, tra l’altro, in sale da concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, dunque anche nel caso in cui tali eventi si svolgano nell’ambito di un esercizio di ristorazione.
Per quel che concerne i lavoratori, l’Ordinanza in commento continua a prevedere espressamente l’obbligo di utilizzare la mascherina solo per alcune categorie del comparto sanitario. Per ciò che attiene tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico è comunque raccomandato l’utilizzo dei DPI di cui sopra. Tuttavia, si evidenzia che nei prossimi giorni saranno modificati i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro tra parti sociali e Governo, che ad oggi impongono ancora l’utilizzo di suddetti dispositivi.
Sempre a partire dal 1° maggio, decade anche l'obbligo di green pass per l'accesso ai pubblici esercizi. Libero accesso per tutti i clienti, dunque, a ristoranti e bar e la fine di dispendiosi e tediosi controlli da parte dei gestori e dipendenti dei pubblici esercizi.
“Dopo 26 mesi di restrizioni e impedimenti, finalmente la vita nei pubblici esercizi torna alla normalità. Lo stop all’esibizione del Green Pass per i clienti determinerà una riduzione notevole del carico di lavoro per i gestori e i dipendenti di bar e ristoranti che fino ad oggi sono stati costretti a controllare in media 20 milioni di certificati verdi ogni giorno. Ma anche la fine dell’uso della mascherina all’interno dei locali rappresenta, soprattutto dal punto di vista psicologico, un ritorno a condizioni di lavoro normali. A questo punto, però, non si può fare il percorso a metà. Come Federazione dei Pubblici esercizi auspichiamo che anche i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro si adeguino con coerenza alle nuove disposizioni di legge eliminando l’obbligo per i dipendenti di indossare la mascherina. Saranno le imprese a valutare quale sia la scelta migliore da fare in relazione all’evoluzione del quadro dei contagi e all’organizzazione dell’attività”. Ha dichiarato Fipe-Confcommercio in una nota.
Confesercenti, nove imprese associate su dieci inviteranno i dipendenti a continuare ad usare mascherine
Di altro avviso è Confesercenti, che accoglie l'inizio di maggio e le modifiche alle indicazioni sulla sicurezza di clienti e lavoratori con prudenza. "Dopo oltre due anni di obbligo, il Primo Maggio è il primo giorno mask-free, sostanzialmente libero dalle mascherine. Ma nove imprese su dieci tra le nostre associate chiederanno ai propri dipendenti di continuare ad usarle. Una giusta precauzione e un segnale di attenzione e rispetto nei confronti non solo dei nostri clienti, ma anche dei lavoratori". "L'obbligo - prosegue l'associazione - decade ufficialmente anche per i lavoratori privati, ma abbiamo chiesto ai nostri associati di continuare a farle usare ai propri dipendenti perché vogliamo garantire massima sicurezza e prevenzione a chi lavora, in attesa di definire il prossimo 4 Maggio nuove regole con i rappresentanti sindacali".
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