Nocciole italiane, il maltempo si accanisce: produzione in calo del 20%

Il maltempo e la cimice asiatica riducono del 20% la produzione di nocciole italiane. Piemonte e Campania le più colpite, importazioni in aumento.

17 Sett 2024 - 10:46
Nocciole italiane, il maltempo si accanisce: produzione in calo del 20%

MERCATO - Il maltempo e i cambiamenti climatici hanno duramente colpito la produzione di nocciole Made in Italy. La Coldiretti segnala un calo del 20% nella raccolta nazionale, con effetti particolarmente pesanti in Piemonte, uno dei principali produttori. L’Italia, secondo produttore mondiale dopo la Turchia, vede minacciata la sua leadership in un settore che rappresenta un'eccellenza dell’agricoltura italiana. Tra i problemi principali, le condizioni climatiche avverse e l'invasione della cimice asiatica.

Il maltempo e i suoi effetti sulla produzione italiana di nocciole

La raccolta delle nocciole italiane, un vero gioiello del comparto agricolo nazionale, sta vivendo un anno difficile. Il maltempo, che ha interessato in particolare il Nord Italia, ha ridotto la produzione del 20%. La Coldiretti, principale associazione di rappresentanza agricola in Italia, ha evidenziato come il clima instabile, caratterizzato da lunghi periodi di siccità seguiti da piogge intense, abbia gravemente compromesso il raccolto 2024.

L’Italia, con i suoi quasi 100.000 ettari di noccioleti e una produzione annua di circa 100 milioni di chili, è il secondo produttore mondiale di nocciole, dietro solo alla Turchia. La nostra produzione nazionale è arricchita da tre prodotti a denominazione d'origine: la Nocciola Romana Dop, la Nocciola del Piemonte Igp e la Nocciola di Giffoni Igp, simboli di eccellenza della tradizione agricola italiana.

Calo drastico in Piemonte e Campania

Tra le regioni più colpite dal maltempo spicca il Piemonte, che da solo rappresenta circa un terzo della produzione italiana di nocciole. Qui si prevede una diminuzione del 50%, afferma Coldiretti, una cifra che preoccupa notevolmente i produttori locali. Le anomalie climatiche, unite agli attacchi della cimice asiatica, un parassita divenuto sempre più diffuso a causa dei cambiamenti climatici, hanno contribuito al disastro. In Campania, seconda regione per estensione dei noccioleti, si stima un calo del 20-30% nella raccolta. Anche in questa zona, la cimice asiatica ha causato danni significativi, portando la Coldiretti a chiedere un piano di intervento regionale per arginare il problema.

Raccolto stabile in Lazio e Sicilia

Nonostante le difficoltà generali, il Lazio, che rappresenta circa il 25% delle superfici coltivate a nocciole, ha mantenuto una produzione nella media degli ultimi anni. Dopo un 2023 segnato da un crollo dovuto al maltempo, il 2024 si è rivelato più favorevole, con raccolti che hanno rispettato le previsioni. Anche in Sicilia, altra regione produttrice, la siccità non ha danneggiato significativamente le coltivazioni, mentre sono stati efficacemente contenuti i danni causati dai ghiri, noti per essere una costante minaccia per i noccioleti.

Aumento delle importazioni di nocciole dall'estero

Il calo della produzione italiana apre la strada all'incremento delle importazioni di nocciole dall’estero. Lo scorso anno, l’Italia ha importato circa 75 milioni di chili di nocciole, di cui la metà provenienti dalla Turchia. Tuttavia, le nocciole turche sono spesso oggetto di critiche per l'elevato residuo di sostanze tossiche e per le condizioni di lavoro dei raccoglitori. Questo aumenta la necessità di tutelare la produzione nazionale, valorizzando al meglio le eccellenze locali.

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