Plastica, usa e getta e consumi: aumenta la sensibilità degli italiani?

Negli ultimi anni le azioni di sensibilizzazione e riduzione relative al tema della plastica e più in generale di tutti i prodotti e gli imballaggi usa e getta sono in continuo aumento, e la GDO ricopre un ruolo di primaria importanza.
Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail, da sempre impegnata nella lotta contro gli sprechi, proprio in virtù della sua essenza ecologica come aggregatore di volantini digitali, ha svolto una ricerca mirata a conoscere l’atteggiamento dei consumatori rispetto alle abitudini d’acquisto plastic free e la loro evoluzione nell’ultimo anno.
Gli utenti di Tiendeo confermano questa tendenza che si riflette nelle politiche green del Grande Consumo, con un numero di ricerche nell’ultimo anno per forchette, piatti e bicchieri in plastica sempre più esiguo, mostrando come le scelte dei grandi gruppi trovino corrispondenza negli interessi dei consumatori.
Oltre a questa scelta, sono da sottolineare i vari accordi per l’eliminazione di imballaggi in plastica e a favore di un utilizzo sempre più massivo di plastica riciclata. Ma non solo. Lo spirito ecologista si riflette anche nell’aumento del consumo di prodotti bio del +6,4%, conseguente a un ampliamento dell’offerta del +9% rispetto allo scorso anno, come rivelato dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.
Un’altra grande fonte di inquinamento proveniente dal mondo dei prodotti monouso sono le salviettine umide. Nella loro versione struccante e per l’igiene intima, si tratta di un bene di consumo volto a semplificare in molte occasioni il quotidiano, ma che è andato a sostituire forme meno inquinanti di pulizia della persona in nome della praticità.
Gli italiani sembrano rendersi conto dello stato in cui verte il pianeta, e per questo stanno iniziando ad attuare modifiche nelle proprie abitudini di tutti i giorni, recuperando pratiche messe da parte abbagliati da messaggi che inneggiano a ideali di comodità e rapidità. A dimostrazione di questa teoria è il dato emerso dall’analisi delle ricerche dell’ultimo anno da parte degli utenti, che vedono le salviettine umide in caduta libera con un -93% rispetto all’anno precedente. Un piccolo gesto in più verso la cura del nostro pianeta.
Retailer e consumatori prendono posizione a favore della sostenibilità
Dall’eliminazione in tempi record delle borse della spesa in plastica, compresa quella più recente che include i sacchetti di frutta e verdura, fino all’ultima decisione che vede buona parte dei gruppi di supermercati rifiutarsi di vendere piatti e bicchieri di plastica nei propri negozi, la GDO sembra intenzionata a passare all’azione e non limitarsi alle parole. A prendere posizione sono tra i retailer ci sono Lidl e Coop, che hanno deciso di eliminare dai propri scaffali posate e piatti che non siano compostabili.
Le ricerche di acqua e bibite in confezioni di plastica crollano del 57%
Dall’analisi dei dati relativi all’ultimo anno, le ricerche di acqua e bibite in confezioni di plastica su Tiendeo.it sono precipitate del 57%. Una percentuale che fa riflettere riguardo ai comportamenti dei consumatori, che da sempre hanno considerato un incentivo all’acquisto gli sconti su acqua e bevande, con l’obiettivo di fare scorte mensili. Gli italiani stanno rivolgendo il proprio sguardo a metodi alternativi alle bottiglie di plastica, soprattutto per quanto riguarda il consumo dell’acqua, con l’installazione di sistemi di depurazione oppure bevendo direttamente l’acqua del rubinetto, come promosso dallo Stato e dai comuni che vantano un’ottima qualità dell’acqua e controlli puntuali volti a garantirne la composizione.
Basta con le salviettine umide
Un’altra grande fonte di inquinamento proveniente dal mondo dei prodotti monouso sono le salviettine umide. Nella loro versione struccante e per l’igiene intima, si tratta di un bene di consumo volto a semplificare in molte occasioni il quotidiano, ma che è andato a sostituire forme meno inquinanti di pulizia della persona in nome della praticità.
Gli italiani sembrano rendersi conto dello stato in cui verte il pianeta, e per questo stanno iniziando ad attuare modifiche nelle proprie abitudini di tutti i giorni, recuperando pratiche messe da parte abbagliati da messaggi che inneggiano a ideali di comodità e rapidità. A dimostrazione di questa teoria è il dato emerso dall’analisi delle ricerche dell’ultimo anno da parte degli utenti, che vedono le salviettine umide in caduta libera con un -93% rispetto all’anno precedente. Un piccolo gesto in più verso la cura del nostro pianeta.
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