“Porte aperte ai Luppoli”, Angelo Poretti apre le porte alle famiglie dei dipendenti e alla stampa

Un evento che chiude simbolicamente le celebrazioni del mese del luppolo, ingrediente fondamentale e che contraddistingue da sempre il Birrificio Angelo Poretti

17 Ottobre 2023 - 11:05
“Porte aperte ai Luppoli”,  Angelo Poretti apre le porte alle famiglie dei dipendenti e alla stampa

Lo scorso sabato, 14 ottobre, il Birrificio Angelo Poretti di Carlsberg Italia ha aperto le porte a famiglie e amici dei dipendenti e alla stampa per una giornata dedicata alla scoperta delle bellezze storico-artistiche del Birrificio, tra arte, tecnologia e innovazione.

Gli ospiti hanno avuto l’occasione di scoprire sia la storia del Birrificio, fondato da Angelo Poretti nel 1877 e ampliato nei primi anni del Novecento con elementi architettonici in stile Jugendstil, che l’attività di produzione delle birre del Birrificio Angelo Poretti, che nascono dalla sapiente combinazione delle diverse varietà di luppoli tra le 300 provenienti da ogni parte del mondo e una varietà di luppolo coltivata in Italia. Si tratta del Cascade, di origine americana, che oggi è coltivata anche nel nostro Paese da Italian Hops Company, prima azienda italiana impegnata dal 2014 nella produzione e commercializzazione di luppolo, con la quale è attiva una collaborazione dal 2018. L’accordo tra Birrificio Angelo Poretti e l’azienda modenese Italian Hops Company è stato antesignano del cambiamento che oggi sta avvenendo nel settore birraio italiano per sviluppare e sostenere una filiera italiana del luppolo di qualità, sostenibile e trasparente. Un impegno crescente negli anni che si è tradotto nell’estensione a tutta la gamma di birre dell’utilizzo del luppolo italiano, a partire dal 2023. Quest’anno, infatti, la gamma è stata rinnovata, perfezionando le ricette, fra cui spicca la 9 Luppoli IPA che sta riscuotendo crescente successo nel mercato.

La visita è partita dalla Sala Cottura, cuore pulsante della produzione e dell'intero Birrificio, per proseguire nel parco in cui si trova Villa Magnani, dimora liberty del nipote del Fondatore Angelo Magnani, e concludersi presso il Negozio del Birrificio.

A fare gli onori di casa, Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia, Nicola Ladanza, Supply Chain Director di Carlsberg Italia e Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia.
In questa giornata di celebrazione di ‘Porte aperte ai luppoli’, siamo lieti di aver ospitato in questo luogo suggestivo, tra arte, sostenibilità e innovazione, le famiglie e gli amici dei nostri dipendenti e la stampa che ringrazio per aver partecipato con grande curiosità e interesse. Si tratta di una conferma del profondo radicamento del Birrificio Angelo Poretti nella storia e nel tessuto sociale del territorio”, ha commentato Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia.
Il management dell’azienda ha avuto occasione di ripercorrere la storia del Birrificio Angelo Poretti e l’arrivo di Carlsberg in Italia che dal 2008 ha investito oltre 58 milioni di euro per il rinnovamento tecnologico del Birrificio, sia nell’ottica della sostenibilità che della tutela del patrimonio artistico.

L’azienda oggi conta oltre 260 persone tra dipendenti e agenti che lavorano negli uffici di Milano, presso il Birrificio di Induno Olona e su tutto il territorio nazionale, con un buon livello di gender equality: il 50% del board, infatti, è costituito da donne che rappresentano oltre il 30% della popolazione aziendale; 4 su 8, inoltre, ricoprono incarichi manageriali.
Il piano di crescita di Carlsberg Italia si declina nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della società, come confermano i dati della dodicesima edizione dell’ESG Report in cui sono rendicontate le performance di sostenibilità nei pilastri su cui si basa la strategia di Gruppo “Together Towards ZERO and Beyond”, ovvero: zero emissioni di CO2, zero spreco d’acqua, zero impronta agricoltura, zero rifiuti da imballaggio, zero consumo irresponsabile e zero incidenti sul lavoro.
Nel 2022 Carlsberg ha ottenuto ottimi risultati in tutti gli indicatori di impatto ambientale con un taglio del consumo specifico di CO2 dell’10,6% rispetto al 2021 (44,4% rispetto al 2015) e raggiungendo il target di riduzione del consumo specifico di acqua (-37,2% rispetto al 2015). L’azienda, inoltre, continua a generale valore condiviso attraverso il contributo economico e sociale, con + 67% di posti di lavoro indiretti generati nel 2022 rispetto al 2021 e l’ampliamento dei programmi di formazione, sicurezza sul lavoro, benessere dei dipendenti e leadership inclusiva, e la diffusione della cultura di consumo responsabile di alcol.
Per l’azienda, mettere al centro comunità e sostenibilità significa anche investire in innovazione tecnologia, un’area in cui spicca il sistema di spillatura di Carlsberg, DraughtMaster, con fusti in PET e senza CO2 aggiunta.

Carlsberg Italia
Con oltre un 1,3 milioni di ettolitri prodotti, Carlsberg Italia è attualmente il terzo produttore nazionale di birra e vanta un portafoglio di marchi, nazionali e internazionali, apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, come Birrificio Angelo Poretti, Tuborg, Grimbergen, 1664 Blanc, Brooklyn Brewery, Carlsberg e Kronenbourg. Oltre 260 persone tra dipendenti e agenti lavorano negli uffici di Milano e presso il birrificio di Induno Olona (VA) e su tutto il territorio nazionale. Carlsberg Italia opera direttamente sul canale della Grande Distribuzione / Distribuzione Organizzata e dei Clienti Speciali e, attraverso l’attività svolta da Carlsberg Horeca srl, società controllata al 100% da Carlsberg Italia, sul canale Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Cafè) dove serve sia grossisti indipendenti (IW) sia punti vendita diretti.
Il sistema di spillatura DraughtMaster di Carlsberg Italia
Nel 2011 Carlsberg Italia ha avviato una rivoluzione nel mercato della birra alla spina, sviluppando e lanciando la tecnologia DraughtMasterTM, il nuovo sistema di spillatura che utilizza fusti in PET, al posto dei tradizionali fusti in acciaio, senza CO2 aggiunta. Questa tecnologia garantisce maggiore freschezza del prodotto, perché non necessita di CO2 aggiunta per la spillatura, e consente una durata fino a 1 mese dall’apertura del fusto, riducendo gli sprechi. DraughtMaster è il perfetto connubio tra innovazione e sostenibilità, perché i fusti in PET sono più leggeri (fino al 43% in più rispetto a quelli d’acciaio), facili da cambiare, poco ingombranti e possono essere direttamente smaltiti nella raccolta differenziata della plastica. Inoltre, ogni 60 litri di birra spillata in fusti DraughtMaster™ (in 3 fusti da 20 litri) non vengono immessi nell'atmosfera 25 kg di CO² pari a quanti ne assorbe un albero in un anno.

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