Riparte a Milano il Master in Filosofia del cibo e del vino
Raccontare il cibo e formare comunicatori sui temi dell'enogastronomia è questo l’obiettivo del Master in Filosofia del cibo e del vino giunto alla sua terza edizione.
Riparte dall'11 gennaio 2019 (deadline per l’iscrizione: 30 novembre) grazie alla collaborazione tra la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, la Redazione Cucina del Corriere della Sera, l’Italian Signature Wine Accademy (ISWA) – che raccoglie sette tra le più significative aziende vinicole italiane (Allegrini, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Masciarelli, Planeta e Villa Sandi) – e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, oltre a una serie di aziende partner tra le più importanti nel settore agroalimentare (come Molino Quaglia e Agriform) e nel settore commerciale (come Eataly).
Le 360 ore di lezione saranno tenute da più di trenta docenti, tra i quali: Massimo Donà (Filosofia del vino) e direttore del Master, Andrea Tagliapietra (Filosofia del cibo), Francesco Valagussa (Estetica e filosofia della forme simboliche), Angela Frenda (Raccontare il cibo e il vino), Massimo Cacciari (Cibo e politica), Gianni Moriani (La costruzione dell’identità italiana in cucina), Alberto Capatti (Storia della cucina), Luciano Ferraro (Degustare e raccontare il vino e i distillati ), Giampaolo Gravina (Le parole del vino), Sandro Sangiorgi (La vite e la vinificazione), Nicola Frasson (Introduzione alla degustazione del vino) e molti altri.
Le lezioni si terranno il venerdì e il sabato (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Il percorso sul tema della nutrizione è affidato ai responsabili del Progetto Eat (dedicato all'alimentazione sostenibile), portato avanti dal Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation. Tra le materie di insegnamento, filosofia, etica, antropologia, geografia dei territori, marketing e foodwriting. "L’obiettivo - scrive Massimo Donà nella sua introduzione - è duplice: fornire competenze approfondite della materia (cioè conoscere a fondo quello di cui si parla) e, accanto a questo, apprendere gli strumenti per creare un avvincente storytelling (esigenza sempre più sentita dalle aziende) che comprenda anche le strategie comunicative più appropriate".
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