Scattano da giugno le sanzioni per chi non accetta pagamenti con carte e bancomat
Viene anticipata a giugno l'entrata in vigore dell'obbligo di accettare pagamenti elettronici, pena una sanzione amministrativa. Una misura unilaterale, che mira solo a colpire anziché incentivare esercenti e professionisti.
Il Consiglio dei ministri ha approvato l'anticipo delle sanzioni previste per gli esercenti e i professionisti che non accettano pagamenti con il pos. Inizialmente si prevedeva una scadenza fissata al primo gennaio, ma la nuova data ufficiale è ora il 30 giugno. Da quel giorno, gli esercenti che non dovessero accettare pagamenti con carte di credito e di debito incorreranno in una sanzione amministrativa fissa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata.
La misura fa parte del “pacchetto” di norme fiscali inserite in un decreto di attuazione di alcuni obiettivi del Pnrr approvato dal Consiglio dei ministri, e riguarda chiunque offra prodotti o servizi al pubblico.
Una misura unilaterale, che mira solo a colpire anziché incentivare esercenti e professionisti nell'accettare i pagamenti elettronici.
Di questo avviso è anche Confcommercio che commenta così la notizia:
“La diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo”.
Anche Confesercenti è dalla parte degli esercenti: "Si rafforzi la lotta all’evasione fiscale e al sommerso in genere, ma lo si faccia senza creare ulteriori aggravi per imprese e professionisti. Percorrere la strada dell’obbligo e delle sanzioni vuol dire non solo limitare la libertà d’impresa, ma anche introdurre un ulteriore aggravio per le attività economiche, che metterà in difficoltà le attività del commercio e dei servizi più piccole e caratterizzate da margini molto stretti, come i distributori carburanti, i tabaccai, i bar, proprio nel momento in cui la ripartenza della spesa delle famiglie nei negozi è messa a rischio da inflazione e incertezza".
Nel testo non c'è l'attesa semplificazione della lotteria degli scontrinima è stato inserito l'obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario, quelle ad esempio, che hanno optato per la flat tax. Fino al 2024, però, sono esonerate quelle fino a 25mila euro di reddito.
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