Slow Wine Fair 2025: le conferenze in programma

Gli incontri in cui riflettere su attualità, sfide e futuro del mondo del vino a Slow Wine Fair, dal 23 al 25 febbraio a BolognaFiere.

13 Febbraio 2025 - 11:24
Slow Wine Fair 2025: le conferenze in programma

EVENTI - Dal 23 al 25 febbraio, BolognaFiere ospita Slow Wine Fair, la fiera internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. Durante la manifestazione, avranno luogo una serie di incontri dedicati al mondo del vino, affrontando temi di attualità, sostenibilità e innovazione. Tra conferenze su packaging eco-friendly, alternative ai tappi di sughero e l’evoluzione del mercato vinicolo internazionale, esperti e produttori si confrontano su sfide e opportunità del settore. Spazio anche alla biodiversità con i Presìdi Slow Food e alle nuove tendenze, come il riutilizzo delle bottiglie e il vino sfuso. La manifestazione si propone come punto di riferimento per professionisti e appassionati, promuovendo un approccio più consapevole alla produzione e al consumo del vino.

La Sala Reale Mutua, cuore dei dibattiti dedicati a packaging, amari e strumenti di resilienza

Dalle scatole in cartone riciclato, che proteggono il vino riducendo l’impatto ambientale, alle capsule in carta, che sostituiscono il metallo con un’alternativa più green: nella Sala Reale Mutua, Sostenitore Ufficiale di Slow Food Italia e advisor assicurativo dell’associazione della chiocciola, oltre che main partner dell’evento, domenica 23 febbraio alle 15:30, la conferenza Carta, forbice o sasso? Carta! mette in luce queste soluzioni alternative e il loro ridotto impatto ambientale. Un confronto che coinvolge tutti gli attori della filiera: un produttore di scatole di cartone, un’azienda vinicola pioniera nell’uso della carta al posto delle capsule e un ente certificatore che garantisce la sostenibilità di questi materiali.

Nell’incontro di domenica 23 alle 17:30 si focalizza l'attenzione su un altro protagonista del packaging primario del vino: il tappo. Il tappo di sughero è sempre stato convenzionalmente l’elemento più utilizzato e apprezzato per conservare i vini nel tempo. Ma è sempre la scelta migliore? In Tappo che vai, vino che trovi… ci si interroga sul significato di sugherete sostenibili, sulle alternative al sughero – dai tappi a vite ad altre possibilità – e sui diversi impatti ecologici di ognuno.

Dopo il grande successo del World Amaro Day, evento nato nel 2024 con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’amaro italiano, il mondo dei produttori, delle associazioni e degli appassionati si riunisce nuovamente nell’incontro Vero Amaro Italiano di lunedì 24 febbraio alle 15, per valorizzare questo prodotto unico e lavorare alla seconda edizione dell’evento. Intervengono Micaela Pallini, presidente di Federvini e CEO di Pallini, antica distilleria romana; Francesco Vena, amministratore delegato di Lucano 1894, promotore del World Amaro Day, e Gabriele Castelli di Federvini. Modera l’incontro Edoardo Schiazza, presidente di Amaroteca.

Per favorire la prevenzione e rafforzare la resilienza e la continuità produttiva delle aziende di fronte a calamità naturali, lunedì 24 febbraio alle 13, insieme a Reale Mutua Assicurazioni, si parlerà di cambiamenti climatici e delle principali criticità che sempre più spesso impattano sulla produttività delle aziende e sul mercato, analizzando le informazioni più importanti per comprendere questa nuova realtà.

La filiera del vino in Emilia-Romagna ha una storia virtuosa da raccontare e si riferisce a un progetto che da anni impegna diversi vignaioli e aziende del territorio regionale: il Riutilizzo dei prodotti della vinificazione per la qualità del suolo, nell’ottica di miglioramento della qualità dei vini DOP dell'Emilia-Romagna e della produzione di energia. Nell’incontro di martedì 25 alle 11, si raccontano questi processi di riutilizzo e i benefici sia economici sia agronomici che hanno apportato all’enologia emiliano-romagnola.

Nell’ultimo incontro, martedì 25 alle 13, si svolgerà la presentazione di uno strumento editoriale per comunicatori, tecnici e operatori del settore, realizzato con il supporto di associazioni vitivinicole, in vista del Regolamento UE 2117/2021, che dal 2023 impone l’elenco ingredienti in etichetta. L’ebook Gli Ingredienti del Vino, gratuito e di facile consultazione, illustra gli additivi enologici autorizzati e viene abbinato al racconto dell’attività delle associazioni del vino in campo internazionale e all’importanza del Codex Alimentarius, creato da FAO e OMS nel 1963, riferimento per sicurezza alimentare e commercio internazionale.

Intervengono Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia; Alberto Cugnetto, enologo viticolo, ordinario dell’Accademia di Agricoltura di Torino, socio di UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino) e membro del gruppo innovazione di OICCE; Stefano Sequino di Consorzio DOC Delle Venezie, UGIVI; Simone Giacosa, enologo e professore associato di Enologia presso DISAFA dell’Università di Torino, ed Elisabetta Romeo-Vareille, Senior Policy Officer di Unione Italiana Vini (UIV).

L’Arena Demeter: storie di comunità, soluzioni sostenibili e sfide del futuro

Il primo incontro dell’Arena Demeter è dedicato a uno dei temi principali di questa edizione: Vite dimenticate e recupero delle varietà autoctone. Domenica 23 febbraio alle 16, i vignaioli biodinamici Demeter impegnati nella cura e nel recupero delle varietà locali raccontano l’importanza di questo tipo di agricoltura, contro il rischio di erosione genetica e l’estinzione dei genotipi minori e ormai rari. L’incontro offre uno spunto di riflessione sull’evoluzione tecnica della viticoltura legata alla meccanizzazione e sulla crescente sofisticazione con l’utilizzo degli additivi nei processi di vinificazione.

Oltre alle buone pratiche in vigna, produttrici e produttori della Slow Wine Coalition stanno esplorando soluzioni innovative anche sul tema del packaging. Tra difficoltà da affrontare e percorsi da cui trarre ispirazione, gli incontri Che packaging hai? Storie di comunità che cambiano, in programma domenica 23 alle 18 e martedì 25 alle 11:30, sono dedicati alla condivisione di alcune esperienze della rete.

Guardando al futuro del settore vitivinicolo, è importante considerare anche i mercati esteri che hanno un peso notevole nell’economia del vino. Ad oggi, secondo i dati dell’Osservatorio Federvini in collaborazione con Nomisma, i vini italiani esportati negli Stati Uniti corrispondono al 29% delle esportazioni totali, per un valore di 939 milioni di euro nel primo semestre del 2024 (in aumento sia in valore che in volume del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023).

I numeri, però, non devono ingannare e necessitano di essere raccontati e interpretati. Lunedì 24 febbraio alle 11:30, in Il vino degli italiani negli USA: stato dell’arte, aspettative e paure, si farà chiarezza insieme ad alcuni esperti del settore. I produttori italiani devono infatti far fronte a licenze federali e statali, regole che cambiano da Stato a Stato, dazi, mode e gusti in continua evoluzione, oltre alla crescente competizione con le cantine americane.

Approfondiscono questi aspetti Mirella Menglide, International Senior Trade Analyst presso l’Italian Trade Commission dell’Agenzia ICE a New York; Giuseppe Lo Cascio, co-founder e managing partner di Lucidity Wine; Luca Venturelli, Account Director di Colangelo & Partners e Alessio Piccardi, fondatore e amministratore delegato di Fieramente.

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