Solidarietà nel food & beverage: per un Natale più buono
Fondazione Ronald McDonald inaugura la Family Room a Niguarda: il contributo di Inalca
Padiglione 14, secondo piano, Blocco Nord: è qui che ha preso forma la Family Room Ronald McDonald presso l’Ospedale Niguarda, un progetto che nasce dal bisogno di creare un luogo accogliente e confortevole all’interno dell’ospedale, per permettere alle famiglie dei piccoli pazienti di trovare ristoro durante le lunghe ore passate in reparto, senza mai allontanarsi dai propri bambini. L’accordo fra Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald e l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e il contributo di varie aziende, tra cui Inalca (Gruppo Cremonini), ha permesso la realizzazione della terza Family Room in Italia, dopo quelle di Bologna e Alessandria. La nuova Family Room è un’area di 268 mq ed è collegata direttamente ai reparti di pediatria. Si discosta dall’ambiente ospedaliero ed è curata nei minimi dettagli per ricreare spazi familiari caratteristici della quotidianità domestica: dal mobilio, ai colori delle pareti, dalle decorazioni alla calda illuminazione, tutto concorre a renderla una vera e propria “casa” all’interno del l’ospedale. Vi sono aree comuni, come cucina e living, zone più raccolte dedicate allo smart working per permettere ai familiari di non abbandonare il proprio lavoro, stanze da letto dove potersi riposare, aree relax dove stare insieme e dedicarsi ad attività ricreative insieme ai volontari della struttura. “Abbiamo conosciuto la Fondazione Ronald McDonald fin dagli inizi dell’attività in Italia, nel lontano 1999, e da allora siamo stati vicini alla Fondazione condividendone i valori e le finalità”, spiega Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato del Gruppo Cremonini. “La Family Room realizzata all’interno dell’Ospedale di Niguarda offre un supporto importante e indispensabili alle famiglie dei bimbi e rendono più umana ed accettabile l’esperienza della malattia. Per questo siamo orgogliosi di aver partecipato alla sua realizzazione e ringraziamo le persone della fondazione Ronald McDonald per il loro impegno e per averci dato una ulteriore opportunità di contribuire ai bisogni della collettività”.Inalca è la società del Gruppo Cremonini leader in Europa nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, salumi e snack, con i marchi Inalca, Montana, Manzotin, Italia Alimentari, Fiorani e Ibis. Nel 2019 ha registrato ricavi totali per oltre 2,24 miliardi di Euro. La società, con più di 6.800 dipendenti, ha 8 aziende agricole, 16 stabilimenti in Italia specializzati per tipologia di prodotto (produzione di carni bovine, salumi, snack e gastronomia pronta), 25 piattaforme distributive e 5 stabilimenti all’estero, con una presenza importante in Russia e in vari paesi africani. Oltre il 40% del fatturato della produzione deriva dalle attività estere.
Grana Padano: una confezione in omaggio ai donatori di plasma iperimmune
Il Consorzio Tutela Grana Padano scende in campo a sostegno della raccolta di plasma iperimmune da pazienti guariti dal Covid 19, promossa dall’ASST di Mantova. I donatori, infatti, riceveranno come ringraziamento per il loro gesto di solidarietà una confezione di Grana Padano DOP. “L’uso compassionevole del plasma iperimmune, integrato dai farmaci scelti dagli specialisti dell’ospedale di Mantova, ha guarito molti pazienti gravi colpiti da Covid 19, comprese donne in gravidanza – ricorda Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Grana Padano – e numerose sacche sono state inviate ad altri presidi sanitari in tutta Italia. La seconda ondata ha accresciuto il fabbisogno di plasma ricco di anticorpi, ma la banca del sangue ha bisogno di essere costantemente rifornita. I produttori ed i lavoratori della filiera del Grana Padano fanno quindi proprio l’appello lanciato dall’ASST di Mantova a chi è guarito: telefonate al servizio Iperplasma e mettetevi a disposizione. La vostra donazione potrà salvare una vita e con l’omaggio di una confezione di Grana Padano Riserva vi lascerà il sapore meraviglioso di un gesto di grande solidarietà”. “Ringrazio il Consorzio Tutela Grana Padano nella persona del Direttore – aggiunge Massimo Franchini Direttore del Servizio Trasfusionale del Poma – per il supporto alla promozione della donazione di plasma iperimmune. Mai come oggi è necessario raccogliere il plasma dai pazienti guariti dal Covid-19, per poter dare una concreta e valida terapia ai numerosi malati gravi ricoverati nel nostro Ospedale.” Per donare il plasma, è necessario contattare l’ASST al numero del servizio dedicato 0376 201409 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, oppure inviare una mail all’indirizzo iperplasma@asst-mantova.it.Da Bofrost 300.000 euro a Telethon per la lotta alle malattie genetiche rare
300 mila euro per sostenere i ricercatori italiani in prima fila nella lotta alle malattie genetiche rare. È la cifra record che Bofrost donerà alla Fondazione Telethon: per l’ottavo anno consecutivo la più importante azienda italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate si è impegnata a dare il proprio contributo alla Maratona Telethon coinvolgendo nell’azione di solidarietà i propri collaboratori e i clienti. La cifra raccolta, infatti, è frutto della vendita di alcuni prodotti speciali natalizi e delle donazioni volontarie raccolte fra clienti nei mesi di novembre e dicembre (che è possibile effettuare ancora fino a fine 2020). "Mai come in questo periodo è chiaro quanto importante sia la ricerca, per un futuro migliore – spiega l’amministratore delegato di Bofrost Gianluca Tesolin –. La collaborazione tra Bofrost e Fondazione Telethon continua ormai dal 2013. Il coinvolgimento dei nostri clienti e dei nostri collaboratori, che hanno un ruolo fondamentale nel promuovere la raccolta fondi fra le famiglie italiane servite da Bofrost, è cresciuto di anno in anno e quello con Telethon è diventato per tutti un appuntamento importante. Ringrazio tutti per l’impegno e la generosità che ci hanno permesso, quest’anno, di destinare la cifra più alta di sempre ai ricercatori che ogni giorno si impegnano con passione nella loro missione". Una catena di solidarietà che ha fatto sì che da San Vito al Tagliamento (PN), dove ha sede Bofrost, in otto anni sia arrivato a Telethon oltre un milione di euro. La raccolta fondi si chiuderà il 31 dicembre ma la consegna simbolica della donazione di Bofrost avverrà durante la maratona televisiva di sabato 19 dicembre su Rai 1. "Riteniamo che ogni azienda debba essere attenta all’ambiente dove opera aiutando e supportando iniziative che hanno un importante impatto sociale – conclude Tesolin –. Per fare questo è importante trovare un partner serio e affidabile come Fondazione Telethon, la cui serietà ed efficacia sono comprovate. In questo modo è possibile raggiungere grandi risultati su temi importantissimi che riguardano tutti noi, come il progresso scientifico e la tutela della salute".bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Vi lavorano 2.400 persone in tutta Italia. Le sede centrale si trova a San Vito al Tagliamento (PN). A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda. www.bofrost.it
Il panettone di Paolo Barrale e J Contemporary Japanese Restaurant per l'Ospedale Cardarelli di Napoli
È firmato dallo chef Paolo Barrale il panettone creato per J Contemporary Japanese Restaurant che sarà in vendita da lunedì 14 dicembre, in edizione limitata, per raccogliere i fondi destinati all’ospedale Cardarelli di Napoli. La collaborazione dello chef Barrale con il Gruppo J ha portato alla creazione di una limited edition di panettoni dalla ricetta inedita creata ad hoc dallo chef, che unisce pregiato cioccolato al lampone e thè matcha, in un dolce che richiama sentori e profumi orientali, in perfetto stile J Contemporary Restaurant. Burro e uova fresche, farina di frumento, lievito naturale, miele, pasta di limone, scorza di limone verdello e aroma di vaniglia in bacca sono gli ingredienti per l’impasto, mentre per la glassa di copertura sono state selezionate mandorle grezze e farina di mandorle.La donazione per la sala parto
L’intero ricavato della vendita dei panettoni, grazie alla collaborazione con il professore Claudio Santangelo Direttore del Reparto di Ostetricia e Ginecologia della Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli, sarà donato alla sala parto della UOC di Ostetricia e Ginecologia della struttura ospedaliera. “Ci è parso giusto e doveroso in vista del Natale poter aiutare, seppur in minima parte, e ringraziare una struttura a noi vicina e così impegnata nell’emergenza sanitaria di questi mesi terribili. Abbiamo pensato che forse anche un piccolo gesto per alleviare l’attesa delle partorienti e un aiuto nella prevenzione delle malattie oncologiche ginecologiche, possa dare un segnale di solidarietà, proprio perché sono proprio le donne, le mamme e i loro nascituri la vera speranza per il nuovo anno.” Così hanno spiegato la scelta del reparto del Cardarelli i giovani imprenditori campani del Gruppo J. Il panettone J by Paolo Barrale è prodotto all’interno dell’azienda Perrotta ed è in vendita su prenotazione chiamando il numero 081 5800543. La consegna avviene tramite il delivery interno del J Contemporary Japanese Restaurant per l’intera città di Napoli e provincia.Il Gruppo J
Il Gruppo JCo nasce nel 2007 con il primo locale a Portici, in provincia di Napoli, il Gravina 13, un punto di riferimento del clubbing. JCo è nato dall’idea di quattro soci, Francesco Morante, Francesco De Vita, Mario ed Eduardo Fernandes. Quattro giovani imprenditori provenienti da esperienze e settori differenti che hanno unito energia ed expertise per realizzare e portare al successo diversi concept di ristorazione. È del 2014, la decisione di espandere l’attività, sempre a Portici, con l’apertura del primo J contemporary, un’offerta di ristorazione asiatica di alto livello, seguita dal secondo ristorante J nella city di Napoli, a ridosso del centro storico, nel 2016 e dal J a Sorrento l’anno successivo, con lo spazio sul rooftop del settimo piano dell’Hilton Sorrento Palace. Nel 2018, invece, la nascita di Sushi and Co., dettata dall’esigenza di offrire nella città partenopea, accanto al J, un format più easy e dinamico di cucina giapponese rivisitata, con aggiunta di servizio take away. Ancora nella città di Portici, l’inaugurazione del secondo punto Sushi and Co. a fine 2020. In via Depretis a Napoli, infine, risiede il quartier generale del Gruppo, che oltre agli uffici amministrativi comprende anche il laboratorio gastronomico Leftside e il magazzino centralizzato Hub, dedicato al deposito delle risorse, per garantire una gestione dei beni monitorata e puntuale.Paolo Barrale
Paolo Barrale, classe 1973, origini siciliane, nato e cresciuto nel pastificio di famiglia a Cefalù, città dove si è diplomato all’Istituto Alberghiero. Dal diploma in poi, esperienze importanti in cucine prestigiose, come quella de La Pergola al Rome Cavalieri, dove ricopre l’incarico di Chef de Partie entremetier e Patissier sotto la guida di Heinz Beck o quella alla Torre del Saracino di Gennaro Esposito Nel 2005 approda a Sorbo Serpico a capo della brigata di cucina del Marennà, ristorante di Feudi di San Gregorio, in cui rimane fino al 2018. Nel mentre, nel 2014, viene eletto Ambasciatore dello Stoccafisso, grazie alle sue ricette a base di Stoccafisso di Norvegia. Barrale è un cuoco completo, che parte dalle materie prime e che non disdegna la tradizione, forgiato dalle ferree regole della cucina francese e dalla cucina classica, non ha però timore di reinterpretare ed evolvere la propria, in una costante ricerca e in una crescita tecnica senza sosta.Natale di solidarietà per OP Armonia: 400 panettoni ai sanitari, 20 mila mascherine ai consumatori e sinergia con la ristorazione
Natale di solidarietà per la Op Armonia. L'Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli, leader nell'ortofrutta italiana, donerà 400 panettoni "gourmet" a base di DolceClementina® agli operatori sanitari in servizio al Centro Covid di Eboli, all'Usca e al centro operativo del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica (118) di Battipaglia. I panettoni, realizzati artigianalmente dal pizzaziolo campano Valentino Tafuri (già "giovane pizzaiolo dell'anno" per il Gambero Rosso e nella guida L’Espresso) sono preparati con uno dei prodotti di punta dell'azienda: la DolceClementina®, selezione Gourmet di frutti provenienti esclusivamente dalla costa jonica calabrese, lucana e pugliese, tra le zone più vocate d'Italia per la coltivazione di questo frutto. Accanto a questa iniziativa OP Armonia ha anche lanciato un'iniziativa rivolta ai consumatori, realizzando una mascherina di qualità, in doppio tessuto, cotone e Tnt, sanificata e lavabile, chiamata "DolceClementina". Tali dispositivi di protezione, oltre ventimila, verranno distribuite gratuitamente nei cestini di clementine in vendita nelle catene della grande distribuzione organizzata in tutta Italia. "Volevamo mostrare la nostra riconoscenza in particolare a chi in tutti questi mesi ha affrontato ritmi di lavoro massacranti per far fronte all'emergenza pandemica, mettendo a rischio la propria salute - spiega Marco Eleuteri, Ad della OP Armonia - Abbiamo pensato di farlo donando a ogni operatore in prima linea un panettone artigianale realizzato con uno dei nostri prodotti Premium di maggior successo. Un dolce originale che abbiamo affidato alle mani esperte di Valentino Tafuri, giovane pizzaiolo campano, grande conoscitore dell'arte della lievitazione dunque insinergia con un operatore della ristorazione, altro settore particolarmente colpito dalla crisi". Valentino Tafuri, infatti, nonostante il rallentamento forzato della propria attività principale a causa delle restrizioni imposte dal Covid (la nota pizzeria Tre Voglie di Battipaglia), come la maggior parte dei colleghi ha fatto di necessità virtù, e da questo incontro è continuata la proficua sinergia tra produttori agricoli di qualità e mondo della ristorazione. "Abbiamo avuto un'occasione inattesa - continua Marco Eleuteri - dare vita a una partnership originale e collaborare con un professionista esperto, il tutto nell'ottica di dar vita a nuove opportunità reciproche. Me lo auguro di cuore perché i grandi chef italiani realizzano i prodotti straordinari ogni giorno partendo da materie prime che solo l'agricoltura italiana è in grado di fornire, e questo panettone ne è la riprova". OP Armonia. La Op Armonia è una Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli con sede a Battipaglia (Sa) e associa 80 agricoltori dislocati nel Centro-Sud d'Italia, per un totale di 1.500 ettari di coltivazioni. Cento i dipendenti diretti all'attivo e oltre 600 quelli dell'indotto, l'azienda distribuisce i propri prodotti nelle maggiori insegne distributive sia in Italia che nei Paesi del Centro e Nord Europa, con una percentuale di export del 25% sul fatturato totale, completamente dedicata alle produzioni biologiche. Come nasce il panettone alla DolceClementina® Valentino Tafuri racconta la ricetta originale nata dalla collaborazione con OP Armonia. Per prima cosa, parto con la lavorazione delle clementine privandole dalla buccia che vado congelare per 24 ore, poi le lascio in acqua corrente per altre 48ore per eliminare l'amaro. In seguito vengono bollite e inizia il processo di canditura che dura 9 giorni. Mentre tutta la polpa della frutta viene spremuta e con l’aggiunta di amido, zucchero, rum e miele, vado a creare la base aromatica del panettone. Dopo tre rinfreschi di lievito madre, si parte con la realizzazione del primo impasto, ottenuto dall’unione di tuorli d’uovo di galline allevate a terra e burro di Normandia, il tutto unito da farina italiana. Dopo 18 ore di lievitazione si procede al secondo impasto, che nasce con l’aggiunta di farina di "tipo 1" e dopo un'ora di impastatura si passa all'aggiunta delle scorze di frutta candite, pasta di clementine artigianale e vaniglia.Rentokil Initial Italia a sostegno della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus
Negli ultimi mesi ci siamo dovuti adattare ad una quotidianità diversa e il modo di vivere e di rapportarsi con gli altri è stato significativamente cambiato dall’arrivo del COVID-19. La difficile situazione scatenata dalla pandemia ha significato anche l’interruzione di molte attività benefiche e di supporto a persone in condizione di disagio sociale ed economico e a comunità che si dedicano alla cura di categorie svantaggiate.
Non è questo il caso della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Onlus Italia che durante i mesi del primo lockdown e in questa seconda ondata di contagi non si è mai fermata ed è scesa in campo in maniera concreta e tempestiva - anche in modalità smart working - supportando i reparti di terapia intensiva di 26 ospedali in 21 città di 10 Regioni ed aiutando con il progetto di prossimità territoriale SOS Spesa oltre 43.000 persone tra case-famiglia e comunità per minori, famiglie e anziani soli e in povertà in tutta Italia.
La Fondazione Francesca Rava dal 2000 aiuta l’infanzia e l’adolescenza in condizioni di disagio in Italia, in Haiti e nel mondo. L’aiuto ai bambini, direttamente o tramite il sostegno alle mamme e i nuclei familiari, avviene tramite adozioni a distanza, progetti e programmi di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale, la sensibilizzazione sui diritti dei bambini, la diffusione della cultura del volontariato, la risposta alle emergenze umanitarie. I principali settori in cui opera sono l’assistenza sanitaria, l’istruzione, l’accoglienza ai bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno, con risposte immediate e programmi di empowerment a medio - lungo termine.
La Fondazione Francesca Rava ha lavorato molto per un progressivo ritorno alla normalità in presenza nei mesi di settembre ed ottobre, anche grazie al contributo di Rentokil Initial Italia, azienda leader mondiale in disinfestazione e servizi per l’igiene, che ha dato un aiuto concreto attraverso la disinfezione e sanificazione degli spazi non solo della Fondazione, ma anche di alcune comunità per minori, famiglie e anziani soli e in povertà.
“Rentokil Initial è da sempre impegnata a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso servizi che consentano loro di vivere in luoghi sani, igienizzati e sicuri per la salute” - commenta Elena Ossanna, Amministratore Delegato di Rentokil Initial Italia. – “La pandemia ha cambiato il modo di concepire gli spazi e ci ha spinti a maturare una sensibilità nuova nei confronti degli ambienti di lavoro e delle loro condizioni d’uso. Siamo stati al fianco di Fondazione Francesca Rava nella ripartenza subito dopo il primo lockdown e continuiamo a dare il nostro supporto ai progetti in corso. A dimostrazione di questo impegno abbiamo scelto i doni natalizi della Fondazione Francesca Rava a supporto del progetto SOS Spesa: La spesa per chi ha bisogno. Coinvolgeremo anche i nostri migliori clienti e fornitori nel progetto, donando loro la partecipazione a questa importante iniziativa di supporto per le persone e le famiglie in difficoltà. Siamo davvero fieri di poter dare il nostro contributo a tutela di un’Associazione come la Fondazione, dedicata a sostenere costantemente chi è in condizioni di disagio e difficoltà, trasformando un momento critico in positività e collaborazione”.
Rentokil Initial Italia, infatti, sostiene SOS Spesa – La spesa per chi ha bisogno, il progetto della Fondazione Francesca Rava volto a donare la spesa a famiglie in difficoltà, anziani soli o ai bambini di case famiglia. Grazie all’aiuto di tantissimi volontari del programma “Noi non siamo indifferenti, noi facciamo la differenza” e al sostegno di aziende come Rentokil Initial, la Fondazione Francesca Rava ha già aiutato più di 43.000 persone consegnando generi alimentari, mascherine, gel disinfettanti e dispositivi per attività didattiche.
"Ringraziamo di cuore Rentokil perché ci ha permesso di rientrare nella nostra sede dopo mesi di smart working e di tornare a lavorare insieme, e che adesso ci supporta anche in questa nuova situazione di emergenza”, dichiara Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus, che aggiunge: “Durante l’emergenza sanitaria non ci siamo mai fermati, ma ci sono mancate le relazioni umane che ci permettono di affrontare le difficoltà e di continuare ad impegnarci per aiutare famiglie e bambini in difficoltà a causa della pandemia, che ha causato una grave emergenza sociale ed economica. Il supporto di Rentokil Initial nel sanificare i nostri ambienti e nel sostenere i nostri progetti ha un impatto molto importante per il lavoro di dipendenti e volontari, e per aiutare speranza e salute di intere comunità".
La scelta di supportare la Fondazione Francesca Rava, come altre Fondazioni e Associazioni di volontariato, rientra nella più ampia missione di Rentokil Initial di aiutare le persone a vivere meglio, creando spazi confortevoli e protetti, in cui ciascuno possa sentirsi sicuro e a proprio agio e senza preoccupazioni per la propria salute.
L’iniziativa, inoltre, si inserisce nell’ambito del programma di Corporate Social Responsibility – Share The Love - che l’azienda ha in essere da tempo e che è rivolto, in particolare, al controllo e alla riduzione dell’impatto delle attività produttive sull’ambiente e alla sua salvaguardia.