Trentino Alto Adige e Lucania, vendemmia con numeri record
Alto Adige e Basilicata si preparano per una vendemmia di qualità.
Quella altoatesina sarà particolarmente buona, sia per i rossi come Lagrein, Cabernet e Merlot, che per i bianchi che crescono più in alto dove la temperatura è più bassa.
E per raccogliere l'uva destinata sempre più a produzioni che guardano alla qualità rispetto alla quantità, in Trentino si ricorre sempre più spesso alla manodopera straniera, con un crescente numero di profughi, provenienti soprattutto dal Bangladesh.
In Trentino la vendemmia 2018, in pieno svolgimento, annuncia un incremento di oltre il 20% in quantità, una quantità superiore del 20-25% rispetto a quella dell'anno scorso, quando le uve raccolte ammontavano a 983 mila quintali, in calo, a causa degli eventi meteorologici avversi, rispetto al 2016.
Quest'anno, stando alle stime nazionali e locali, si dovrebbero superare di nuovo gli 1,1 milioni e avvicinarsi a 1,2 milioni di quintali. Crescono così anche le remunerazioni: in base ai dati della Commissione uve e graspati della Camera di Commercio su acconti e saldi di quest'anno riferiti alla vendemmia 2017, l'uva Pinot Grigio doc, che da sola è un terzo della raccolta, si attesta come valori massimi sui 130 euro al quintale, stabile sull'anno precedente. Lo Chardonnay invece, un quarto della vendemmia totale, cresce del 9,5% a 104 euro al quintale.
In Lucania, invece, la vendemmia sarà di buona qualità, stimata tra il 10 ed il 20 % in più rispetto allo scorso anno. Secondo la Coldiretti il caldo di settembre ha ottenuto un doppio risultato: ha allungato le vacanze ed ha salvato la vendemmia.
Una bolla di calore che ha permesso di incrementare il turismo nelle località costiere e sui laghi con la possibilità anche di assistere al ritono della raccolta dell'uva o passeggiare nei boschi alla ricerca di porcini.
"Quanto alla vendemmia la metà di settembre - dice il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto - rappresenta il clou per il taglio dei grappoli con il sole dopo la pioggia che consente ai vigneti di beneficiare dell'apporto idrico, di asciugarsi, di aumentare il quantitativo di succo presente negli acini e di incrementare i contenuti zuccherini: una buona premessa per il vino in cantina".
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