Corre l'inflazione. Ecco i prodotti alimentari più cari
L'analisi sui rincari dei prodotti agroalimentari diffusa da Coldiretti fa eco alla lista dei prodotti alimentari più cari stilata da Assoutenti
Di fronte agli aumenti dei prezzi del carrello torna la lista della spesa in 4 famiglie su 10 (38%) ma si va anche a caccia delle promozioni (38%), si guarda con più attenzione anche al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e soprattutto si taglia il superfluo (48%) a tavola. È così che Coldiretti presenta la sua analisi sui rincari dei prodotti agroalimentari e sulle strategie adottate per farvi fronte.
A sostenere l’accelerazione della crescita dei prezzi oltre all’energia – sottolinea la Coldiretti – sono anche gli alimentari cresciuti in media del 7,1% per effetto di aumenti generalizzati di tutti i prodotti.
I dati Assoutenti registrano i rincari del comparto alimentare: oltre all’olio di semi, per il quale occorre spendere il 70,2% in più, si registrano pesanti aumenti anche per il burro (+22,6%), farina (+18,6%), pasta (+16,6%), ma costano molto di più anche il pollo (+13,8%), le uova (+12,3%) i gelati (+11,2%).
Tra i comportamenti virtuosi segnalati dagli italiani spicca la riduzione degli sprechi che riguarda ben il 68% delle famiglie. Un impegno che al valore economico aggiunge anche quello etico ed ambientale in un Paese come l’Italia dove in media nella spazzatura – sottolinea la Coldiretti – finiscono quasi 31 chili all’anno di prodotti alimentari per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili da smaltire. Sulle tavole degli italiani – continua la Coldiretti – sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – prosegue la Coldiretti – la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.
L'aumento dei costi, comunque, ha colpito duramente l'intera filiera agroalimentare. Si parte dalle campagne, dove più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività.
I rincari di maggio 2022 (fonte: Assoutenti)
Alimentari- Olio di semi +70,2%
- Burro +22,6%
- Farina +18,6%
- Pasta +16,6%
- Pollo +13,8%
- Uova +12,3%
- Frutti di mare +11,5%
- Gelati +11,2%
- Verdura fresca +11%
- Patatine fritte +10,4%
- Pane +9,6%
- Riso +9,6%
- Latte conservato +9,1%
- Pesce fresco +8,6%
- Acqua minerale +7,9%
- Succhi di frutta +7,9%
- Zucchero +7,7%
- Olio d’oliva +7,6%
- Latte fresco +6,8%
- Salse e condimenti +6,8%
- Frutta fresca +5,9%
- Caffè +5,4%
- Carne bovina +5%
- Birra +3,5%
- Energia elettrica +73,5%
- Gas +66,3%
- Gasolio per riscaldamento +47,5%
- Condizionatori d’aria +8,6%
- Macchine da caffè, bollitori +8,3%
- Frigoriferi, freezer +7,5%
Turismo e ristorazione
- Alberghi, motel, pensioni +14,1%
- Pacchetti vacanza internazionali +8,6%
- Fast food e servizi di ristorazione take away +5,2%
- Ristoranti e bar +4,6%
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