Donne della ristorazione: memoria e futuro nel Premio Anna Dente
La seconda edizione del Premio Anna Dente celebra le professioniste della ristorazione con riconoscimenti, testimonianze e il progetto del futuro Museo
PREMI E RICONOSCIMENTI - Ieri 3 novembre le Officine Farneto hanno accolto la seconda edizione del Premio Internazionale Anna Dente "Ostessa", iniziativa voluta da Angela Ferracci e realizzata dall'Associazione Culturale Anna Dente insieme a REDORI - Rete Donne della Ristorazione Italiana, all'interno del programma Excellence Food Innovation. La risposta del pubblico è stata significativa, a dimostrazione di quanto il progetto riesca a toccare corde profonde: si tratta di uno spazio dove il ricordo si intreccia con le storie individuali e la riflessione culturale trova espressione nel desiderio reale di dare riconoscimento e visibilità alle professioniste del settore enogastronomico.
Una cerimonia ricca di voci e simboli
L'incontro ha visto alternarsi racconti personali, brevi contributi del Comitato Scientifico e gesti dal forte valore simbolico. Angela Ferracci ha dato inizio alla premiazione ricordando con affetto la madre Anna Dente, la sua capacità di accoglienza e la serietà con cui svolgeva il proprio lavoro, rivolgendo il pensiero anche a tutte le donne che hanno saputo fare propria quella lezione professionale e portarne avanti i valori. Il Comitato Scientifico - formato da personalità come il giornalista Bruno Gambacorta, la prof.ssa Giovanna Frosini, il prof. Tommaso Lucchetti, con il coordinamento scientifico di Diana Babic - ha messo in luce l'importanza storica e culturale dell'evento, presentato dalla giornalista Manuela Zennaro.
Tra i passaggi più intensi della serata, la consegna del riconoscimento alla Donna dell'Imprenditoria nella ristorazione, assegnato a Stefania Moroni (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano), e il premio alla memoria dedicato ad Aimo Moroni. Particolare emozione hanno suscitato le dichiarazioni dello chef Ernesto Iaccarino, insignito del premio speciale "Amici di Anna", che ha raccontato come Anna Dente lo "aveva quasi adottato come nipote". Lo chef del Don Alfonso ha aggiunto: «Ci sentivamo molto spesso. Il nostro è stato un confronto continuo, che mi ha molto arricchito. Ci sono persone che entrano nelle nostre vite e lasciano un segno indelebile. Anna è stata una di quelle». Durante la manifestazione è stato anche presentato ufficialmente il progetto del Museo delle Donne della Ristorazione - Anna Dente, un archivio con finalità di ricerca pensato per custodire attrezzi, divise, ricette e testimonianze delle figure femminili che hanno costruito la ristorazione italiana.
Storie, mestieri e prospettive future
La serata ha fatto dialogare sguardi diversi, esperienze personali e competenze professionali, offrendo al pubblico un insieme di linguaggi e testimonianze concrete: dalle tradizioni delle botteghe artigiane ai percorsi imprenditoriali, dalle tesi di ricerca al giornalismo specializzato, fino all'impatto internazionale delle professioniste che rappresentano l'eccellenza italiana nel mondo.
Angela Ferracci ha riassunto il senso della serata con queste parole: «Questa premiazione è la prova che una memoria può diventare progetto: non celebriamo soltanto il passato, ma l'impegno quotidiano di queste donne che continuano a far vivere le comunità attraverso il cibo». Diversi premiati hanno colto l'occasione per riportare l'attenzione su questioni concrete: il riconoscimento del lavoro usurante svolto nelle cucine, le politiche per la conciliazione tra vita professionale e privata, una maggiore presenza nei media e la necessità di percorsi formativi specifici.

Angela Ferracci
I riconoscimenti per il Premio Internazionale Anna Dente “Ostessa” 2025
Sezione “Amici: Riconoscimento Speciale per l’amicizia con Anna Dente”
Giada Desideri
Luca Ward
Benito Morelli
Federica de Denaro
Aimo Moroni (premio alla memoria)
Nadia Giuntoli Moroni (Premio Speciale “Ostessa Mater”)
Ernesto Iaccarino
Premi principali - Premio Internazionale Anna Dente “Ostessa” 2025
Ecco la lista formattata:
Donna dell'imprenditoria nella ristorazione: Stefania Moroni - Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano.
Donna Chef / Patronne: Sara Scarsella - Sintesi, Ristorante Ariccia (1 stella Michelin).
Donna di Sala: Carla Scarsella - Sintesi, Ristorante Ariccia.
Donna Chef della Pizza: Sara Longo - Pizza Chef, Roma.
Donna della Pizza "comunitariocentrica": Federica Mignacca - Scuola Italiana Pizzaioli, Torino.
Donna della Norcineria: Daniela Rapa - Macelleria Rapa dal 1951, Monteporzio Catone (Roma).
Donna della Macelleria: Antonella Pompili - Macelleria Rapa dal 1951, Monteporzio Catone (Roma).
Donna dell'imprenditoria nella ristorazione e nel cerimoniale: Sabrina Morelli - Benito al Bosco, Velletri.
Donna Chef della tradizione e delle star: Daniela Morelli - Benito al Bosco, Velletri.
Donna ambasciatrice della cultura enogastronomica italiana in Francia: Alessandra Pierini - Parigi.
Donna della Pasticceria: Federica Pucciariello - Aleph Rome Hotel by Hilton.
Donna del Vino: Sara Checchelani - Sommelier, Ristorante Materia Prima, Pontinia (Latina).
Donna dell'Olio: Irene Guidobaldi - Azienda Olio Flaminio Matigge, Trevi (Perugia).
Donna Chef dell'arte e del gusto: Jolanda Lanero - Ristorante L'Alice Innamorata, Noli (Savona).
Ostessa custode della gastronomia locale e della cucina monastica: Ermetina Mira - Hotel Ristorante San Giacomo, Monteprandone (Ascoli Piceno).
Ostessa custode degli antichi saperi gastronomici: Alessia Morabito - Modena.
Ostessa Custode della Romanità gastronomica: Roberta Pepi del Ristorante da Robertino - Roma
Ostessa custode delle materie prime: Fabrizia Mirci - Ristorante Fontana Vecchia, Frascati.
Donna Chef tradizione e innovazione: Naomi Spaziani - Lady chef Lazio, Ferentino (Frosinone).
Donna Chef del gusto e della poesia: Catia Ciofo - Perugia.
Donna della letteratura enogastronomica: Alessandra Guigoni - antropologa culturale, autrice dell'Enciclopedia enogastronomica della Sardegna (IED Cagliari).
Donna narratrice del cibo: Gemma Gaetani - food writer, La Verità, Roma.
Donna dell'arte bianca: Verdiana Gordini e Associazione delle Mariette - Forlimpopoli.
Donna manager della cultura gastronomica: Laila Tentoni e Fondazione Casa Artusi - Forlimpopoli.
Donna dell'arte bianca: Francesca Grosso e Associazione Sfogline Bologna e provincia - Bologna.
Donna della lingua, dei testi e della cultura gastronomica per la ricerca scientifica: Giovanna Fròsini - Coordinatrice nazionale Atliteg, Università per Stranieri di Siena.
Donna della divulgazione scientifica sulla lingua del cibo: Monica Alba - ricercatrice Atliteg, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Donna Chef per la ristorazione di quartiere: Ornella De Felice - Fase Osteria, Roma.
Donna Chef ricerca e innovazione: Flavia Ercoli - Ristorante Futura, Roma.
Donna dell'organizzazione e marketing enogastronomico del territorio: Irene Fossa - Parma.
Donna della consulenza enogastronomica: Manuela Mancino - food hunter, Roma.
Donna della cultura dell'associazionismo gastronomico: Sonia Re - giornalista e direttore generale APCI, Milano.
Donna della storia e cultura gastronomica (tesi di laurea in Scienze Gastronomiche - Università di Parma): Benedetta Mostratisi - Domodossola (Verbania).
Donna artista e custode della storia del cioccolato: Paola Cabalà - L'Officina del Cioccolato / Pasticceria Grandazzi, Domodossola (Verbania).
Donna artista e custode della storia del cioccolato: Alessandra Cabalà.
Donna artista e custode della storia del cioccolato: Cristiana Cabalà.
Donna del giornalismo enogastronomico: Giusy Ferraina - direttrice Radio Food; autrice di Pizza (re)connection.






