Enoturismo: primato dell’Italia, destinazione ideale per gli appassionati
Studi e ricerche confermano il primato dell’Italia in tema di enoturismo: Bounce, IPSOS e Google Destination Insights mostrano i numeri che la pongono in cima alla classifica delle mete preferite.
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L’Italia è da sempre considerata una meta ambita e sognata dai viaggiatori per le bellezze paesaggistiche, la ricchezza del patrimonio artistico e culturale, la straordinaria varietà delle destinazioni; più di ogni altra realtà è associata a qualità della vita, creatività e inventiva, suscitando un forte desiderio di scoperta.
Nel 2019, prima dell’avvento della pandemia, secondo i dati dell’ENIT, l’Agenzia Nazionale per il Turismo, è stato il terzo paese più visitato al mondo con 94 milioni di presenze, e questo grazie anche ad una tendenza in atto nel settore che ha accresciuto il suo potenziale attrattivo.
La dimensione enogastronomica sta infatti diventando una componente determinante nella scelta dei viaggiatori: piatti e prodotti tipici rappresentano un nuovo asset di riferimento, e il Belpaese ne ha ovviamente tratto enorme vantaggio potendo mettere al centro dell’offerta turistica Made in Italy altri suoi elementi di eccellenza, primo fra tutti il vino.
Studi e relative evidenze di questo primato non mancano, anche a valle dell’esplosione dell’emergenza sanitaria e della crisi del comparto a livello globale, che ha visto un drastico ridimensionamento soprattutto delle presenze straniere.
A quanto pare i cambiamenti indotti dalla pandemia non hanno intaccato ma consolidato la tendenza a prediligere vacanze orientate dalle proposte enogastronomiche.
Gli italiani, che hanno abbracciato il turismo di prossimità a causa delle restrizioni agli spostamenti internazionali, continueranno il loro viaggio alla riscoperta del territorio nostrano e delle sue eccellenze. Gli stranieri, in attesa di una ripresa della mobilità che non è ancora piena, continueranno a sognare le nostre destinazioni come viaggio ideale.
In ogni caso l’enoturismo si candida a divenire un volano per l’Italia che dovrà prepararsi a cogliere appieno questa grande opportunità, di fronte ad un pubblico sempre più consapevole e attento alle tematiche della sostenibilità, pronto a premiare i territori in prima linea nella difesa dell’ambiente, contribuendo con la sua presenza alla valorizzazione delle risorse locali.
Le basi del primato dell’enoturismo italiano secondo Bounce
La società internazionale Bounce ha elaborato una analisi delle destinazioni enoturistiche effettuando una valutazione in base al suo “Wine Lovers Index”. L’indice prende come riferimento fattori quali il consumo e la produzione di vino, il numero di vigneti, i tour delle cantine, il costo medio di una bottiglia di vino, elementi cui gli appassionati danno grosso peso e che quindi incidono nella pianificazione della vacanza perfetta. Il massimo punteggio è stato riconosciuto all’Italia per diversi motivi. In primo luogo ha pesato la sua ricchezza ampelografica: non esiste paese al mondo che abbia una varietà di autoctoni eguagliabile (400 secondo lo studio): ogni regione esprime i suoi vitigni unici, offrendo un ventaglio di proposte che possono incontrare i gusti più disparati. A pesare sul risultato finale è anche il primato nella produzione (0,82 lt per persona) ottenuto secondo Bounce grazie ad una solida tradizione vitivinicola che parte da molto lontano (4.000 anni di esperienza), ad un clima, quello mediterraneo, particolarmente favorevole, e alla fertilità dei suoli. Queste componenti sono alla base della produzione di grossi quantitativi mantenendo alta la qualità. Al secondo posto della ricerca si classifica il Portogallo grazie al maggior numero di tour enologici e al primato per i consumi, mentre al terzo posto c’è la Spagna con la più alta superficie vitata.Italia destinazione enoturistica più desiderata e ricercata: i dati di IPSOS e Google Destination Insights
L’Italia è il paese più desiderato dal punto di vista turistico per la qualità della vita, l’ottimismo, la creatività e la capacità di inventiva del suo popolo. Secondo l’indagine di IPSOS a fare la differenza è proprio l’offerta enogastronomica che insieme a moda e arte è considerata espressione del Made in Italy all’estero: il Belpaese è infatti primo tra le mete più golose nel mondo (49% degli intervistati), seguito a distanza da Francia (22%) e Giappone (16%). E sulla attrattività della nostra penisola arrivano conferme anche dall’analisi di Google Destination Insights: l’Italia è in cima alla lista delle mete gourmand nelle tendenze di ricerca su Google e registra un interesse in crescita: tra gennaio e ottobre 2021 la ricerca di tour enogastronomico segna un +39%, mentre quella relativa alle cantine mostra un altro +30%. Ma Google avverte: se da un lato il turismo di prossimità rappresenterà un trend sempre più consolidato a livello globale, nell’organizzazione di una vacanza ad essere messa al centro sarà anche la sostenibilità, considerata valore molto importante dall’83% dei viaggiatori, resi sensibili al tema dalla pandemia. La scelta della destinazione diventa quindi una sorta di riconoscimento ai territori e alle aziende che operano per uno sviluppo armonico, nel rispetto della tradizione e della cultura locali, creando laddove possibile, anche nuove opportunità di lavoro.
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